Tajani: “Italia pronta a contribuire alla ricostruzione dello Stato palestinese”

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Durante il suo intervento al Festival Nazionale dell’Economia Civile di Firenze, il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha ribadito la volontà dell’Italia di partecipare attivamente alla fase di ricostruzione dello Stato palestinese e delle aree colpite dalla guerra. L’occasione sarà la conferenza internazionale prevista in Egitto, dove il nostro Paese porterà il proprio contributo materiale e diplomatico.

La dichiarazione arriva in risposta all’appello del Patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, che ha evidenziato la necessità di creare reti di economia civile per garantire pace e sviluppo una volta concluso il conflitto. Tajani ha sottolineato il ruolo della comunità cristiana in Medio Oriente come elemento di pace e stabilità, e l’importanza di coinvolgerla nei progetti di ricostruzione.

Il ruolo dell’economia civile nella pace

Il Festival ha rilanciato il modello dell’economia civile come strumento capace di promuovere una crescita inclusiva e sostenibile. Tajani ha elogiato in particolare le cooperative italiane, protagoniste del settore agroalimentare e attive anche nelle aree interne più svantaggiate, dove riescono a generare benessere e sviluppo sociale.

Secondo il ministro, questo approccio può essere applicato anche alla ricostruzione in Palestina, favorendo progetti che uniscano sviluppo economico e coesione sociale. “Crescita non per pochi privilegiati, ma per tutti”, ha ribadito nel Salone dei Cinquecento.

Banche di prossimità e dibattito sugli extraprofitti

Nel suo intervento Tajani ha affrontato anche il tema della tassazione degli extraprofitti bancari, attualmente al centro della discussione durante la stesura della manovra di bilancio. Ha ricordato la differenza tra le grandi banche e le BCC (banche di credito cooperativo) e banche popolari, evidenziando come queste ultime svolgano un ruolo essenziale nel supporto alle piccole e medie imprese, erogando credito e favorendo investimenti locali.

Il ministro ha avvertito che una tassazione indiscriminata rischierebbe di penalizzare proprio gli istituti di prossimità, vitali per l’economia territoriale. “Due anni fa abbiamo evitato che la tassa sugli extraprofitti colpisse le BCC e le banche popolari; dobbiamo continuare a sostenerle”, ha concluso.

AP e LaPresse rinnovano la partnership fino al 2029: continuità e nuove sfide nel giornalismo globale

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Associated Press (AP) e LaPresse hanno ufficializzato il rinnovo della loro collaborazione pluriennale, estendendo l’accordo fino al 2029. La decisione conferma la volontà comune di garantire un giornalismo indipendente, affidabile e di qualità in un contesto mediatico sempre più competitivo e in rapida trasformazione.

Un’alleanza che dura da oltre 20 anni

AP e LaPresse collaborano dal 2007 in un rapporto che affonda le sue radici in oltre due decenni di cooperazione. Grazie a questo nuovo accordo, LaPresse continuerà a essere distributore esclusivo dei contenuti AP in Italia e Spagna, mentre l’agenzia statunitense diffonderà attraverso i propri canali globali le notizie prodotte da LaPresse.

Daisy Veerasingham, Presidente e CEO di AP, ha sottolineato come la collaborazione rappresenti un modello di fiducia e credibilità nel panorama giornalistico internazionale:
“AP e LaPresse lavorano fianco a fianco da oltre 20 anni per garantire al pubblico informazioni indipendenti e basate sui fatti. Non vediamo l’ora di scrivere insieme il prossimo capitolo di questa importante partnership”.

La visione di LaPresse

Marco Maria Durante, Presidente di LaPresse, ha ribadito l’importanza storica e strategica di questo accordo:
“AP non è soltanto un cliente o un fornitore, ma un vero partner. Insieme abbiamo affrontato sfide comuni, dai bandi pubblici in Italia e in Europa fino alla creazione di nuovi progetti. Estendendo anche la distribuzione esclusiva alla Spagna e collaborando in mercati come Portogallo e Sud America, puntiamo a massimizzare le opportunità di crescita”.

Durante ha inoltre ricordato le origini di LaPresse, fondata nel 1994 con radici che risalgono al 1938 con Publifoto Notizie, sottolineando come la nuova intesa guardi al futuro senza dimenticare una tradizione consolidata nel campo dell’informazione.

Leadership nei mercati italiano e spagnolo

Il rinnovo dell’accordo si inserisce in un momento delicato per il settore dei media, caratterizzato da sfide globali e profondi cambiamenti. Nonostante ciò, AP e LaPresse confermano la loro posizione di leadership nei mercati italiano e spagnolo, mantenendo un dialogo aperto e costruttivo. Entrambe le agenzie considerano questo passo come un investimento strategico per affrontare le sfide del futuro e continuare a offrire contenuti di qualità a livello internazionale.

Energies and Transition Confartigianato 2025: caro energia e sostenibilità per le PMI

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Dal primo al 3 ottobre a Domus de Maria, in provincia di Cagliari, si terrà la 21esima edizione della convention annuale "Energies and Transition Confartigianato High School". L’evento, promosso da Confartigianato in collaborazione con i suoi Consorzi energia (Caem, CEnPI, Multienergia), riunisce circa 150 manager e vertici delle Associazioni territoriali e nazionali della Confederazione. Al centro del confronto vi saranno i temi cruciali del caro energia, la transizione energetica e l’impatto sui micro e piccoli imprenditori italiani, oltre a fonti rinnovabili e nucleare, strategie di risparmio, e innovazione sostenibile.

Costi energetici e competitività delle micro e piccole imprese

Confartigianato fotografa una situazione critica: il caro energia grava pesantemente sulla competitività del sistema produttivo nazionale. Nel 2024 il costo dell’elettricità per i settori a prevalenza di micro e piccole imprese ha raggiunto 8,8 miliardi di euro, con oneri superiori di 1,6 miliardi rispetto alla media europea. Inoltre, l’investimento in tecnologie a minor impatto ambientale è diminuito, passando dal 25,2% al 24,7%, a causa della riduzione delle risorse finanziarie dovuta alle politiche monetarie restrittive.

Il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, denuncia uno squilibrio nel carico degli oneri di sistema, assai più pesante per le PMI rispetto alle grandi aziende, fenomeno che mina la competitività delle imprese artigiane, motore del Made in Italy. Granelli chiede al Governo un intervento urgente con la fiscalizzazione degli oneri di sistema, l’eliminazione dei sussidi incrociati e un rafforzamento dei controlli sul mercato energetico.

Interventi istituzionali e tematiche affrontate

All’evento sarà presente il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, oltre a rappresentanti delle istituzioni come il presidente della Commissione Attività Produttive Alberto Gusmeroli e il senatore Matteo Renzi. Tra i relatori figurano esperti di geostrategia, cambio climatico, energia nucleare e rinnovabile, università e mondo produttivo. Si discuterà inoltre della carenza di personale qualificato in ambito green e dell’aumento dei consumi elettrici per alimentare l’intelligenza artificiale.

Un piano per una transizione green accessibile

Nel corso della convention, Confartigianato ribadirà il proprio impegno verso un modello di transizione energetica sostenibile, efficiente e equo attraverso il brand Confartigianato Imprese Sostenibili. Dopo il Forum di giugno e prima della Settimana per l’Energia e la Sostenibilità, in programma a ottobre su tutto il territorio nazionale, l’appuntamento in Sardegna rappresenta una tappa fondamentale per favorire la crescita e la competitività delle micro e piccole imprese italiane nel solco della sostenibilità ambientale.

Monaco Smart & Sustainable Marina Rendezvous 2025: il futuro dei porti turistici è sostenibile

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Accelerare la transizione ecologica, ridurre l’impatto ambientale e costruire porti turistici sostenibili: sono questi i temi al centro della quinta edizione del Monaco Smart & Sustainable Marina Rendezvous, in programma il 21 e 22 settembre 2025 allo Yacht Club de Monaco.

Investitori e innovatori a confronto allo Yacht Club de Monaco

L’evento, organizzato da M3 Monaco con il supporto di partner come Bombardier, MB92 Group e Yacht Masters, ha riunito investitori, architetti, gestori di marina e produttori per discutere strategie concrete a sostegno della nautica di nuova generazione.

I lavori sono stati inaugurati dai discorsi di Céline Caron-Dagioni, ministra dei Lavori Pubblici, dell’Ambiente e dello Sviluppo Urbano di Monaco, e di Belinda Balluku, vicepremier e ministra delle Infrastrutture e dell’Energia dell’Albania.

I temi delle sessioni: sostenibilità, business e innovazione

Tre le sessioni principali dell’iniziativa, tutte focalizzate sulle sfide chiave per i marina del futuro:

A seguire, i riflettori si sono accesi sul SEA Index, lo strumento ambientale sviluppato dallo Yacht Club de Monaco per misurare e ridurre l’impatto degli yacht, con aggiornamenti sugli ultimi progressi e il coinvolgimento dei porti certificati.

Workshop e focus sulle tecnologie green

Il programma è stato arricchito da workshop e tavole rotonde, che hanno approfondito temi come il finanziamento delle startup del settore, l’adattamento dei marina alle esigenze di equipaggi e imbarcazioni moderne, oltre allo sviluppo di combustibili sostenibili.

José Marco Casellini, CEO di M3 Monaco, ha dichiarato: “Non siamo più in fase di progettazione, ma di attuazione. Il futuro dello yachting sostenibile si costruisce qui e ora”.

Un concetto ribadito anche da Bernard d’Alessandri, segretario generale dello YCM: “Il Rendezvous non è una vetrina, ma un laboratorio collettivo. Monaco diventa un punto di incontro per trasformare idee in infrastrutture concrete”.

Gli International Smart & Sustainable Marina Awards

L’evento si è concluso con gli International Smart & Sustainable Marina Awards, che hanno premiato le iniziative più innovative e promettenti nel campo della sostenibilità dei porti turistici.

Un riconoscimento che ribadisce come il Mediterraneo – e in particolare Monaco – stia tracciando la rotta per una nautica più responsabile e centrata sulle persone.

Risultati BYD luglio 2025: vendite in crescita e nuove sfide per l’Europa

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BYD (Build Your Dreams) continua a correre. I dati diffusi dall’azienda cinese leader nel settore dell’auto elettrica confermano una chiusura positiva per il mese di luglio 2025, con un incremento delle vendite sia nel comparto full electric che in quello ibrido plug-in. Questo consolidamento rafforza la posizione del marchio nel panorama automobilistico mondiale, dove si candida come primo competitor dei colossi tradizionali.

I risultati arrivano in un momento cruciale per il settore, segnato da incertezze normative e da un rallentamento della domanda in alcuni mercati maturi. Nonostante questo scenario, BYD dimostra resilienza ed espansione, registrando quote di mercato in crescita soprattutto in Asia e nell’Europa emergente.

L’Europa al centro della strategia

Durante la IAA Mobility 2025 di Monaco di Baviera, Alfredo Altavilla – Special Advisor European Market di BYD – ha sottolineato le priorità del marchio: rinnovare il parco circolante e accelerare la transizione energetica. Secondo Altavilla, l’Europa deve ancora sviluppare una strategia coerente per accompagnare la rivoluzione elettrica, e le sole misure a breve termine non bastano a sostenere la domanda.

In quest’ottica, BYD ha deciso di investire direttamente con campagne di incentivo rivolte ai clienti, accessibili a chi rottama veicoli fino a Euro 5. Una mossa che mostra la volontà del costruttore di radicarsi nel mercato europeo senza attendere esclusivamente i programmi comunitari o nazionali.

Criticità e prospettive verso il 2035

Altavilla ha ribadito come la deadline per lo stop ai motori endotermici nel 2035 rischi di appesantire il settore se non accompagnata da strumenti concreti. BYD, da parte sua, chiede un’apertura verso soluzioni intermedie come plug-in hybrid e veicoli a range extender, utili per agevolare i consumatori e dare tempo all’infrastruttura di ricarica di diffondersi.

La mancanza di chiarezza normativa e il calo della fiducia dei consumatori sono i principali ostacoli a un percorso ordinato verso la mobilità sostenibile. Secondo le analisi, senza una revisione del Green Deal europeo il mercato auto rischia di contrarsi del 40% rispetto ai livelli del 2017 entro il 2035.

Gamma e nuovi lanci

Parallelamente ai risultati finanziari, BYD conferma la propria espansione di prodotto. Negli ultimi 15 mesi la gamma destinata all’Europa è cresciuta, e altri lanci sono previsti entro la fine del 2025. L’obiettivo è presidiare tutti i segmenti di interesse per il consumatore europeo, dai veicoli più accessibili alle auto premium, mantenendo una presenza solida grazie ad investimenti diretti.

Accuse di Violazione della Privacy su ITA Airways: reclamo al Garante da parte di ex Dipendenti

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Alcuni ex dipendenti di ITA Airways hanno presentato un reclamo formale all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, accusando la compagnia aerea di presunte violazioni della privacy sul posto di lavoro. Secondo quanto emerge dai resoconti, la società – partecipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e guidata dall’Amministratore Delegato Fabio Lazzerini e dal presidente Antonino Turicchi – avrebbe monitorato senza consenso la corrispondenza aziendale di alcuni lavoratori. Lo riferisce Dagospia.

I Contorni della contestazione

Nell’istanza indirizzata al Garante, gli ex dipendenti sottolineano che ITA Airways avrebbe svolto attività di controllo sistematico sugli strumenti informatici aziendali. Questa condotta avrebbe permesso alla società di accedere e monitorare le comunicazioni interne dei dipendenti, senza una previa informativa chiara né adeguati accordi con le rappresentanze sindacali o i diretti interessati.

Focus sul monitoraggio aziendale

Le possibili Conseguenze per ITA Airways

L’accaduto potrebbe portare a pesanti ripercussioni legali e reputazionali per ITA Airways. L’eventuale conferma di una violazione delle normative vigenti in materia di privacy, specialmente il Regolamento UE 2016/679 (GDPR), esporrebbe la compagnia non solo a sanzioni pecuniarie, ma anche a una perdita di fiducia da parte dei dipendenti e della clientela.

BYD conquista luglio 2025: record di immatricolazioni e ingresso nella top 20 in Italia

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Nel mese di luglio 2025, BYD firma un risultato storico nel mercato automobilistico italiano, entrando per la prima volta nella top 20 dei marchi più venduti. Con 2.268 immatricolazioni complessive (passenger car e LCV) e una quota di mercato dell’1,7%, il brand cinese supera competitor storici come Alfa Romeo, confermando una crescita costante iniziata a fine 2024.

Un traguardo raggiunto a soli sei mesi dall’avvio dell’anno, con un incremento percentuale a tre cifre rispetto allo stesso periodo del 2024, e sostenuto da un’espansione capillare sia in Italia che in Europa.

Numeri da record: BYD leader nei veicoli elettrificati

Performance nel comparto passenger car

Nel solo settore passenger car, BYD ha immatricolato 1.967 veicoli a luglio (quota 1,7%). Nel cumulato annuo, le 11.531 immatricolazioni valgono all’azienda l’1,2% del mercato, consolidando una crescita senza precedenti.

Il marchio primeggia nel segmento NEV (New Energy Vehicles: PHEV + BEV) con una quota del 13,4% a luglio e dell’11% nel cumulato.

PHEV e BEV: il dominio continua

Crescita trasversale nei diversi canali di vendita

BYD non si distingue solo per i volumi, ma anche per la penetrazione in canali strategici:

Leadership nei veicoli commerciali elettrici

Nel segmento LCV BEV (furgoni elettrici), BYD conferma la propria leadership con 301 unità immatricolate a luglio e una quota mensile del 33,5%. Da inizio anno, il brand mantiene la prima posizione con 1.607 unità e una quota del 31,1%.

Prospettive: nuovi modelli in arrivo

L’azienda ha annunciato un’intensa offensiva di prodotto nell’ultimo trimestre del 2025, con l’obiettivo di ampliare la gamma e consolidare la leadership nei veicoli elettrificati.

Anche a livello europeo, BYD continua a registrare tassi di crescita sostenuti nei mercati chiave, grazie al rafforzamento della rete e di una strategia commerciale orientata a innovazione e sostenibilità.

Torino, Bontempo confermato Presidente dei Consulenti del Lavoro

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Il Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino ha rinnovato la fiducia a Fabrizio Bontempo, confermandolo all’unanimità presidente per il triennio 2025–2028. Un risultato che testimonia la coesione della categoria e la volontà condivisa di proseguire il percorso avviato negli ultimi anni.

Le priorità del nuovo mandato

L’ufficio di presidenza sarà composto da Roberto Pizziconi (Segretario) e Stefania Russo (Tesoriere), mentre nel Consiglio figurano Simone Cenni, Massimiliano Fico, Claudio Larocca, Paola Natoli, Stefania Vettorello e Claudia Viale. Il Collegio dei Revisori sarà guidato da Laidi Kertusha, affiancata da Giuseppina Giaccone e Gianluca Bongiovanni.

«Il Consiglio dell’Ordine sarà sempre più un riferimento per un mercato del lavoro fondato su legalità, sicurezza e innovazione», ha dichiarato Bontempo, sottolineando l’impegno a rafforzare la formazione professionale e il supporto alle imprese.

Tra le iniziative principali figura il progetto GenL – Generazione Legalità (genl.eu), dedicato agli studenti delle scuole superiori, che integra educazione civica, tecnologia e formazione per promuovere la cultura della legalità nel mondo del lavoro.

Commissione di certificazione e risoluzione delle controversie

Il Consiglio potenzierà la Commissione provinciale di certificazione e conciliazione, per garantire la regolarità dei contratti e favorire la risoluzione rapida delle controversie. Un presidio concreto di legalità a tutela di lavoratori e imprese.

Formazione continua e sicurezza sul lavoro

Saranno attivati nuovi percorsi formativi su temi come diritto del lavoro, digitalizzazione, intelligenza artificiale, sostenibilità e welfare. Grande attenzione sarà riservata anche alla sicurezza sul lavoro, con iniziative di prevenzione rivolte a professionisti e aziende.

Collaborazioni istituzionali e presidio del territorio

Il Consiglio rafforzerà la collaborazione con enti locali e nazionali, Regione Piemonte, ITL, INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, Camera di Commercio, Università e Scuole, per progetti condivisi su legalità, sicurezza e inclusione lavorativa.

Tutela della professione e contrasto all’abusivismo

L’Ordine si impegnerà ad applicare rigorosamente la Legge 12/1979 e il Codice Deontologico per tutelare il ruolo sociale e giuridico dei Consulenti del Lavoro e contrastare l’abusivismo professionale.

Roma ricorda il giudice Vittorio Occorsio: commemorato il 49º anniversario dell’attentato

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Si è svolta oggi, 10 luglio 2025, in via Mogadiscio a Roma, la cerimonia in memoria del magistrato Vittorio Occorsio, assassinato in un attentato terroristico neofascista il 10 luglio 1976. A 49 anni dalla sua morte, il ricordo di Occorsio continua a rappresentare un baluardo di legalità, impegno civile e lotta contro il terrorismo.

Il giudice fu insignito della Medaglia d’oro al valor civile per il suo instancabile lavoro contro le organizzazioni eversive e criminali che minacciavano le istituzioni democratiche del Paese.

La cerimonia in via Mogadiscio

Alla presenza delle più alte autorità civili e militari, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha deposto una corona di fiori nel luogo dell’agguato. Tra gli intervenuti: Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Giovanni Melillo, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo; Claudio Domizi, Comandante della Scuola Ufficiali Carabinieri e Susanna Occorsio, figlia del magistrato.

Erano inoltre presenti rappresentanti del CSM, del Copasir, del DIS, dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, tra cui il Vicepresidente del CSM Fabio Pinelli, il Presidente del Copasir Lorenzo Guerini, il Capo del DAP Stefano Carmine De Michele e i generali Giuseppe La Gala e Bruno Buratti.

Le parole dei magistrati al Tribunale di Roma

La commemorazione è proseguita nel primo pomeriggio, alle ore 13, presso l’Aula Occorsio del Tribunale di Roma, dove numerosi magistrati del distretto hanno ricordato il collega. Tra gli interventi: il Prefetto di Roma Lamberto Giannini, il Procuratore generale della Cassazione Pietro Gaeta, i vertici della Corte d’Appello e della Procura di Roma, tra cui Giuseppe Amato e Francesco Lo Voi.

Toccanti le parole di Susanna Occorsio, figlia del giudice, e della giovane magistrata Roberta Lomurno, che ha raccontato come la figura di Occorsio sia stata fonte d’ispirazione nel suo percorso di formazione.

Verso il 50º anniversario: mostre, convegni e progetti per le scuole

Nel corso delle celebrazioni, gli storici Stefano Palermo e Miguel Gotor, insieme a Michele di Sivo, ex sovrintendente dell’Archivio di Stato di Roma, hanno presentato in anteprima le linee guida per le iniziative del 50° anniversario nel 2026. Tra queste:

Il programma sarà curato da un comitato d’onore promosso dalla Fondazione Vittorio Occorsio Ets, che da anni si impegna nella diffusione dei valori costituzionali e nella tutela della memoria.

Lo speciale su Rai Storia

In serata, Rai Storia trasmetterà in prima visione lo speciale “Costituzione di memoria”, realizzato nell’ambito del progetto “La giustizia adotta la scuola”, giunto alla sua quinta edizione. Un racconto emozionante per mantenere viva la memoria e i principi per cui Vittorio Occorsio ha dato la vita.

Fondazione Lilly investe per formare giovani ricercatori e innovare la sanità italiana

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La Fondazione Lilly lancia il piano decennale “30x30” per sostenere 30 dottorati di ricerca in altrettante università italiane e guidare la trasformazione del Servizio sanitario nazionale

Un investimento strategico nel capitale umano della sanità

Ammonta a oltre 1,5 milioni di euro l’investimento stanziato dalla Fondazione Lilly per l’Italia per formare una nuova generazione di ricercatori capaci di innovare il sistema sanitario nazionale nei prossimi decenni.

Il programma, denominato “30x30”, prevede il finanziamento di 30 dottorati di ricerca in 30 università italiane nel corso di dieci anni. L’iniziativa punta a creare competenze avanzate su temi strategici:

Il piano è stato presentato ufficialmente a Roma, nella suggestiva cornice del Chiostro del Bramante, durante un evento che ha unito istituzioni, imprese e mondo accademico, impreziosito dall’esibizione della cantante Noemi.

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Una rete di collaborazione internazionale e formazione avanzata

Secondo Federico Villa, direttore generale della Fondazione Lilly, si tratta di un “investimento nel talento italiano e nel capitale umano dei giovani ricercatori nell’area delle politiche sanitarie”. L’obiettivo è dotare i futuri professionisti degli strumenti necessari per rinnovare un sistema sanitario che deve diventare sempre più equo, accessibile e sostenibile, esportando le buone pratiche italiane anche a livello internazionale.

Ogni dottorato sarà arricchito da collaborazioni con le sedi Lilly nel mondo, per creare una classe dirigente capace di operare sia in Italia che all’estero.

Il vicepremier Antonio Tajani, intervenuto alla presentazione, ha sottolineato l’importanza di formare giovani medici e ricercatori che possano “rappresentare un modello positivo anche in altri Paesi, dall’Africa al Sud America”, diventando ambasciatori delle eccellenze italiane nel mondo.

Le prospettive per il futuro della ricerca sanitaria

Il presidente della Fondazione Lilly, Elias Khalil, ha evidenziato come il sistema sanitario italiano sia sotto pressione e necessiti di innovazione per affrontare le sfide dei prossimi 50 anni. “Abbiamo deciso di puntare sui giovani talenti italiani che resteranno nel Paese per fare ricerca sul nostro sistema sanitario”, ha spiegato Khalil.

Tra il 2025 e il 2028, le attività del piano saranno coordinate da un advisory board composto da rappresentanti accademici, istituzionali e industriali. Il board avrà il compito di:

La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato come la collaborazione tra pubblico e privato sia la chiave per un ecosistema dell’innovazione realmente efficace: “Il partenariato pubblico-privato unisce università, enti di ricerca e imprese creando farmaci sempre più personalizzati e percorsi di cura a misura di persona.”

Il piano “30x30” si candida così a diventare un modello virtuoso di formazione avanzata e innovazione sociale, in grado di rafforzare il Servizio sanitario nazionale e promuovere il ruolo dell’Italia come punto di riferimento internazionale nella ricerca sanitaria.