CNH svela il piano strategico al 2030: crescita, margini e innovazione al centro

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Durante l’Investor Day tenutosi al New York Stock Exchange, CNH ha annunciato il nuovo piano strategico che guiderà l’azienda fino al 2030. Una roadmap ambiziosa, fondata su tre pilastri chiave: rafforzamento della leadership di mercato, ottimizzazione dei margini operativi e accelerazione degli investimenti tecnologici, in particolare nel campo dell’Intelligenza Artificiale e dell’automazione per l’agricoltura di precisione.

Obiettivi chiave: leadership globale e margini migliorati

Il piano di CNH mira a consolidare la posizione del gruppo tra i primi due operatori in tutti i principali mercati internazionali. Tra gli obiettivi strategici più rilevanti:

Secondo il CEO Gerrit Marx, “la strategia che abbiamo presentato oggi dimostra che abbiamo un percorso chiaro per raggiungere i nostri obiettivi. Ci impegniamo a realizzare una forte crescita, parallelamente ai nostri obiettivi di efficienza dei costi”.

Tecnologia e AI al centro dell’agricoltura del futuro

Elemento centrale del piano strategico è l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nelle soluzioni per l’agricoltura. La piattaforma Precision Tech di CNH si distingue per un’offerta all’avanguardia che include:

“L’Intelligenza Artificiale è davvero la base. È l’elemento abilitante che ci consente di sviluppare l’automazione e offrire soluzioni intelligenti”, ha sottolineato Jay Schroeder, Chief Technology Officer di CNH.

Dazi e scenari globali: “nessun impatto drammatico”

Interpellato sulle tensioni geopolitiche e i dazi, Marx ha parlato di un “periodo di incertezza”, ma ha rassicurato gli investitori: “Eravamo ben preparati, per noi non è un impatto drammatico”.

5 Location in Italia per ogni tipo di evento

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In Italia, la bellezza dei paesaggi, l’arte e la cultura millenaria offrono un panorama perfetto per eventi indimenticabili. Che si tratti di incontri aziendali, conferenze, matrimoni o celebrazioni private, ecco cinque location che si distinguono per fascino, servizi di eccellenza e cura dei dettagli.

Castelfalfi, Toscana: un borgo medievale tra vigneti e uliveti

Nel cuore della Toscana, Castelfalfi rappresenta il connubio perfetto tra storia e natura. Questo borgo medievale immerso tra vigneti e ulivi secolari offre un'esperienza autentica, capace di trasportare gli ospiti in un'atmosfera incantata e suggestiva. L’antica Rocca, la pittoresca chiesa di San Floriano e il Parco Mediceo fanno di Castelfalfi una location unica, ideale per matrimoni fiabeschi, team building e celebrazioni private. Le boutique lungo la strada principale offrono prodotti d’eccellenza del Made in Italy, mentre un team di esperti event planner cura ogni dettaglio per eventi che lasciano il segno. Castelfalfi è senza dubbio la scelta migliore per chi cerca autenticità e raffinatezza, in una cornice che esprime tutta la magia della Toscana.

La caratteristica che contraddistingue Castelfalfi è quella di racchiudere in un unico luogo moltissime location che permettono di organizzare diverse situazioni in un unico momento senza doversi spostare. La sua capacità di unire paesaggio, cultura e servizi di altissima qualità in un solo luogo lo contraddistingue. 

Villa Balbianello, lago di Como: eleganza e romanticismo sull'acqua

Per chi desidera un evento esclusivo e raffinato, Villa Balbianello è una scelta insuperabile. Situata sulle rive del Lago di Como, questa villa storica del XVIII secolo offre una vista mozzafiato sul lago e sui monti circostanti. Con i suoi giardini lussureggianti e le terrazze panoramiche, è una location perfetta per eventi di lusso, matrimoni e celebrazioni private. Villa Balbianello è accessibile solo via barca, un dettaglio che aggiunge un tocco di magia all'esperienza. 

Castello di Rivoli, Piemonte: arte e prestigio nel cuore delle Alpi

Per chi è in cerca di una location che combini storia e arte contemporanea, il Castello di Rivoli in Piemonte è una scelta di grande impatto. Ex residenza reale dei Savoia, questo castello barocco, situato a pochi chilometri da Torino, è circondato dalle Alpi, offrendo un panorama spettacolare. Sede del Museo d'Arte Contemporanea, è l’ideale per eventi che uniscono arte e cultura, come conferenze, cene di gala e ricevimenti. Con i suoi maestosi saloni e un contesto che valorizza l’arte moderna, il Castello di Rivoli offre un’atmosfera ispirante.

Masseria Torre Maizza, Puglia: l’autenticità del sud

Per un evento dal sapore mediterraneo, Masseria Torre Maizza in Puglia rappresenta la perfetta combinazione di lusso e autenticità. Situata tra uliveti secolari e vicina alle spiagge pugliesi, questa masseria di lusso offre un'esperienza indimenticabile per gli ospiti, con servizi personalizzati che includono cene sotto le stelle e degustazioni di prodotti locali. Le ampie sale interne e gli spazi esterni immersi nella natura offrono la cornice ideale per eventi privati e matrimoni intimi, in cui gli ospiti possono godere della calda ospitalità pugliese.

Palazzo Doria Pamphilj, Roma: maestosità storica nella Capitale

Nel cuore di Roma, Palazzo Doria Pamphilj è uno dei più antichi e prestigiosi palazzi nobiliari della città. La sua maestosità e le opere d'arte presenti all’interno, tra cui capolavori di Caravaggio e Velázquez, rendono ogni evento qui un’esperienza straordinaria. Il palazzo è ideale per eventi di grande impatto visivo come cene di gala, congressi internazionali e ricevimenti aziendali. Ogni sala è affrescata e arredata con eleganza, per offrire un ambiente di grande prestigio. 

Fiera Didacta Puglia: innovazione e prospettive economiche per il futuro della scuola italiana

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Dal 16 al 18 ottobre 2024, Bari ha ospitato la prima edizione pugliese della Fiera Didacta Italia, evento di riferimento per l’innovazione scolastica e punto d’incontro tra aziende, istituzioni e operatori del settore educativo. La Fiera del Levante si è trasformata in un centro di dialogo con un’area espositiva di oltre 12.000 metri quadrati, dedicata a tecnologie, materiali didattici, arredi e soluzioni avanzate per il mondo della scuola. L’obiettivo della manifestazione è stato duplice: non solo esplorare come le nuove tecnologie possano supportare l’educazione, ma anche indagare il loro impatto economico e il potenziale ritorno sugli investimenti.

Il successo di Didacta edizione Puglia

L’introduzione di tecnologie avanzate nella didattica rappresenta, infatti, un’opportunità economica significativa per le scuole italiane. Non solo si prevede una crescita nella spesa pubblica e privata destinata a infrastrutture e dispositivi tecnologici, ma anche un miglioramento dell’efficienza e della qualità dell’istruzione. L'innovazione digitale in ambito educativo stimola infatti la nascita di nuovi modelli di apprendimento, creando scenari di sviluppo economico e opportunità di occupazione, in particolar modo in settori legati alla formazione STEM, coding e robotica.

Le aziende tecnologiche alla Fiera Didacta edizione Puglia: Advepa, Mr Digital e Deltacom

Tra le realtà protagoniste, aziende come Advepa, Mr Digital e Deltacom hanno presentato soluzioni che mirano a rendere l’educazione più dinamica, immersiva e inclusiva, contribuendo al contempo a incrementare il valore economico del settore educativo.

Advepa

Specializzata nella creazione di ambienti 3D immersivi, Advepa si è presentata a Didacta con il progetto Advepa Educational, in collaborazione con Google for Education. Questa piattaforma permette agli studenti di entrare in un ambiente 3D che simula un campus scolastico, accessibile tramite PC, visori e smartphone. Advepa Educational si rivolge alle scuole italiane non solo come strumento formativo, ma anche come modello di business innovativo: la creazione di una piattaforma proprietaria rappresenta infatti una forma di investimento a lungo termine, capace di generare risparmi sulle strutture fisiche e di fornire un’esperienza formativa arricchita dall’intelligenza artificiale.

Il sistema si integra con i dispositivi Chromebook, ottimizzando così la spesa dedicata ai device scolastici, riducendo la necessità di supporti fisici per l’istruzione e permettendo agli studenti di apprendere in un ambiente gamificato. L’utilizzo del 3D per percorsi di formazione orientati al lavoro, come i progetti di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), rappresenta inoltre una risorsa strategica per le scuole, che possono così dotarsi di strumenti al passo con il mondo del lavoro e incentivare collaborazioni con realtà produttive locali.

MR Digital

Presente con una gamma di proposte didattiche per coding, robotica e inclusione, MR Digital si è distinta per l’organizzazione di oltre 40 workshop, offrendo una panoramica delle nuove frontiere tecnologiche applicate all'istruzione. I corsi di MR Digital soddisfano pienamente i decreti ministeriali 65 e 66, promuovendo un’educazione attiva e interattiva, che riduce il divario digitale e prepara le nuove generazioni ad affrontare le sfide del mercato del lavoro. L’investimento delle scuole nelle tecnologie proposte da MR Digital permette non solo di adeguarsi agli standard educativi internazionali, ma di accedere a fondi e bandi pubblici per l’aggiornamento delle strutture educative. Il ritorno economico si riflette in un incremento di finanziamenti governativi per progetti STEM e, a lungo termine, in una riduzione della disoccupazione giovanile, grazie a competenze avanzate già acquisite in ambito scolastico.

Deltacom

Con oltre 20 anni di esperienza, Deltacom ha presentato alla fiera un’offerta completa per la progettazione di laboratori digitali, robotici e scientifici. Grazie a una struttura interna dedicata alla ricerca e sperimentazione, Deltacom supporta le scuole nella creazione di ambienti didattici all’avanguardia, proponendo laboratori per stampa 3D, robotica, realtà aumentata e virtuale. Deltacom non si limita alla fornitura di attrezzature, ma affianca le scuole nella gestione delle risorse, migliorando l’efficienza degli investimenti in tecnologia educativa. L’implementazione di questi laboratori comporta anche benefici finanziari a lungo termine. I laboratori infatti non solo favoriscono l’apprendimento, ma possono essere utilizzati per collaborazioni con aziende locali e stage, trasformando la scuola in un hub di innovazione a disposizione del territorio.

L'Avv. Massimiliano Sammarco e l'Avv. Paolo Di Donato avviano una collaborazione strategica nei mercati internazionali

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Sammarco e Di Donato! Il primo del Foro di Roma ha lavorato per più di 20 anni all’estero così stringendo legami con professionisti locali istituzionali e non e maturando esperienza nella gestione e pianificazione fiscale del commercio internazionale tra Latinoamerica, Usa, Gran Bretagna ed Europa. Professionista apprezzato e stimato collabora, tra le altre, al tavolo tecnico permanente del Foro delle PMI Latinoamerica-Italia dell’ IILA. Componente Commissione Diritto Europeo ed Internazionale, Commissione Diritto Tributario ( gruppo Fiscalità Internazionale ) e Commissione Diritto Agroalimentare del Consiglio Ordine Avvocati di Roma. Il secondo, Di Donato, giovane Avvocato del Foro Di Isernia, ha maturato grande esperienza in campo aziendale e nella Pubblica Amministrazione. Già referente per gli Affari Legali e Contenzioso di multi-utilities di importanti Studio Legali, è’ specializzato in Diritto dell’Energia e Transizione Energetica, recupero e gestione del credito. Oggi, come avvocato, si distingue per la sua analisi attenta ai dettagli e la profonda conoscenza del settore.

I due Professionisti, convinti che le partnership strategiche siano strumenti indispensabili per la crescita e l'innovazione nel panorama dinamico del business moderno, hanno deciso di fare squadra a supporto delle Piccole e medie imprese che rappresentano gran parte del tessuto imprenditoriale italiano e che si affacciano sui mercati internazionali. In questa dinamica questo accordo rafforzerà anche i servizi per le imprese straniere che vogliono investire in Italia.

Yacht Club de Monaco e Astir Marina Vouliagmeni: una collaborazione per la Sostenibilità nello Yachting

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La collaborazione tra lo Yacht Club de Monaco (YCM) e Astir Marina Vouliagmeni segna un nuovo capitolo nello sviluppo dello yachting sostenibile e di lusso. Dopo l’inaugurazione del porto turistico in Grecia lo scorso maggio, i rappresentanti di Astir hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU) con lo YCM, con l’obiettivo di ottenere la prestigiosa certificazione ‘La Belle Classe Destinations by YCM’. Questa certificazione, istituita nel 2011, stabilisce uno standard di eccellenza per la qualità delle strutture, dei servizi e degli eventi offerti, ponendo le basi per una rete esclusiva di yacht club e porti turistici di alto livello a livello globale.

Un passo verso l’eccellenza internazionale

La certificazione ‘La Belle Classe Destinations by YCM’ non è solo un simbolo di qualità, ma un impegno a rispettare e promuovere il carattere unico di ogni destinazione. Attraverso questo accordo, Astir Marina Vouliagmeni si impegna a raggiungere standard che riflettano un’esperienza d’élite per armatori e appassionati di yachting, promuovendo al contempo la sostenibilità.

Aleco Keusseoglou, Presidente della Société d’Exploitation des Ports de Monaco e della Société Monegasque Internationale Portuaire (SMIP), ha sottolineato l’importanza strategica di questa partnership: “L’accordo è pienamente in linea con uno dei due assi per lo sviluppo delle nostre attività internazionali, vale a dire esportare la nostra competenza supportando ed essendo associati a porti turistici di alto livello. Siamo lieti di compiere questo passo con Astir Marina Vouliagmeni, che condivide i nostri valori e la nostra visione.”

Sostenibilità e crescita economica

Oltre a elevare il prestigio di Astir Marina, la collaborazione con YCM contribuirà anche allo sviluppo economico locale, creando posti di lavoro e promuovendo il turismo legato allo yachting. La partnership non solo rafforza l’attrattività della destinazione per i proprietari di yacht, ma stimola anche l'economia della regione attraverso il turismo di lusso.

“Stiamo ampliando la nostra rete di destinazioni eccezionali, offrendo ai proprietari un’esperienza armoniosa che rispetta la bellezza naturale e soddisfa i più alti standard del nostro settore,” ha dichiarato Bernard d’Alessandri, Segretario Generale dello YCM.

Il supporto della Expertise Monegasca

Il desiderio di Astir Marina di beneficiare dell’esperienza monegasca è stato chiaro fin dall'inizio del suo progetto nel 2019. Il porto turistico ultramoderno, che si propone di offrire servizi premium e strutture avanzate, ha da subito attirato l’attenzione della Société Monegasque Internationale Portuaire (SMIP), che ha fornito supporto sin dalla fase di progettazione e pianificazione delle infrastrutture.

Il progetto ha anche suscitato l'interesse del Presidente dello YCM, S.A.S. il Principe Alberto II, che ha seguito con attenzione lo sviluppo della futura clubhouse dello yacht club di Astir Marina. Durante una visita ufficiale nel Principato di Monaco, Penny Zaglaridou, CEO di Astir Palace Vouliagmeni e Astir Marina, insieme a Konstantinos Mitsios, Direttore dello Sviluppo di Astir, ha organizzato un incontro di lavoro con Bernard d’Alessandri e Aleco Keusseoglou per discutere del design e dell’architettura della futura sede dello yacht club.

Un futuro di lusso sostenibile

Con questa partnership, lo Yacht Club de Monaco e Astir Marina Vouliagmeni confermano il loro impegno a ridefinire lo yachting di lusso, integrando innovazione, sostenibilità e rispetto per l'ambiente. L’obiettivo comune è chiaro: creare una rete di destinazioni esclusive che offra un’esperienza senza pari per gli armatori, garantendo al contempo uno sviluppo economico e ambientale sostenibile.

Questo accordo, che unisce l'eccellenza monegasca con la bellezza della Grecia, segna una tappa fondamentale nel promuovere una visione globale dello yachting, in cui lusso e rispetto per la natura si fondono per offrire un’esperienza unica e irripetibile.

A rischio il futuro di aziende di dispositivi medici e la stabilità del SSN

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PMI Sanità, l’associazione che rappresenta quasi 200 aziende italiane del settore dei dispositivi medici, ha lanciato un grave allarme. A rischio ci sono ben 4mila imprese che forniscono ospedali e strutture sanitarie di strumenti essenziali come siringhe, garze, valvole cardiache e protesi. In particolare, 2mila di queste aziende rischiano di fallire a causa della tassa chiamata “payback”, una misura che rischia di compromettere la sopravvivenza del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).

Secondo Gennaro Broya de Lucia, presidente di PMI Sanità, il problema è urgente: “Abbiamo solo due mesi di tempo per evitare questa catastrofe”. Il “payback” prevede che le aziende del settore debbano coprire gli sforamenti del tetto di spesa sanitaria fissato dallo Stato per le Regioni, una cifra che ammonta a ben 6 miliardi di euro. Questi costi vengono suddivisi tra le aziende in base al fatturato e non all’utile, il che significa che molte imprese sono costrette a pagare somme che superano persino il loro stesso guadagno.

Il peso insostenibile del payback

La tassa “payback” è stata introdotta come sistema per controllare la spesa sanitaria, originariamente nel settore farmaceutico, ma dal 2022 è stata estesa anche a quello dei dispositivi medici. Tuttavia, secondo Broya de Lucia, il sistema è iniquo e insostenibile per le piccole e medie imprese (PMI), che costituiscono la maggioranza del mercato dei dispositivi medici in Italia.

Le aziende più piccole, con fatturati annui di 5 milioni, potrebbero ritrovarsi a dover pagare fino a 4 milioni di euro di “payback”. Questa situazione mette in pericolo non solo 200mila posti di lavoro, ma anche la continuità delle forniture sanitarie indispensabili per la salute dei cittadini.

La richiesta urgente di una franchigia

PMI Sanità ha chiesto al governo di introdurre una franchigia per sterilizzare gli effetti della tassa per gli anni passati (2015-2021) e rivedere il tetto di spesa delle Regioni. Broya de Lucia ha proposto di alzare il limite al 7,3% rispetto all’attuale 4,4%, per rendere sostenibile il sistema. Inoltre, l’introduzione di una franchigia, ossia l’esenzione dal payback per le aziende sotto una certa soglia di fatturato, potrebbe evitare il fallimento di almeno 2mila imprese.

In caso contrario, se il governo non interviene, il rischio è il collasso del sistema sanitario nazionale e di un intero comparto industriale. PMI Sanità attende un incontro con il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ma intanto ha già posto le proprie istanze all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni.

Un sistema al limite del collasso

Il futuro del settore dei dispositivi medici e la sostenibilità del SSN sono in bilico. Se entro ottobre non si troverà una soluzione, migliaia di aziende rischiano di scomparire. Il tribunale amministrativo del Lazio, che ha già sospeso temporaneamente l’applicazione della tassa, potrebbe presto emettere una sentenza definitiva, aprendo una nuova fase di incertezza per tutto il settore.

Per PMI Sanità, la soluzione non può essere rimandata: “Solo introducendo una franchigia e adeguando i tetti di spesa ai reali fabbisogni del sistema sanitario potremo evitare la paralisi di un intero comparto e tutelare la salute dei cittadini”.

Lettori in crescita e sfide per le piccole case editrici: il mercato editoriale italiano

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“Nel 2023, aumenta lievemente la quota di lettori di libri, pari al 40,1% della popolazione di 6 anni e più (39,3%, nel 2022). Tra questi, il 43,7% legge fino a 3 libri l'anno, mentre i “lettori forti” (12 o più libri letti in un anno) sono il 15,4%. La lettura di libri è soprattutto prerogativa dei giovani (fascia d’età 11-24 anni) e delle donne”. Lo riportano i dati Istat, ma questo cosa vuol dire per l’Editoria e per le piccole case editrici come Male Edizioni di Monica Macchioni

Mercato editoriale: i dati del 2023

Per quanto riguarda l’editoria italiana, AIE, Associazione Italiana Editori, riporta che:

"Le vendite dell’editoria trade in Italia nel 2023 sono state pari a 1,697 miliardi di euro a prezzo di copertina, in crescita dello 0,8% rispetto all’anno precedente (più 14,1% sul 2019). Le copie sono state invece 111,85 milioni, in flessione dello 0,7% sull’anno precedente (più 12,6% sul 2019)”. 

Nel report riporta anche un confronto con altre nazioni

“La crescita del mercato trade in Italia nel 2023 (più 0,8%) è simile a quella registrata in Francia e Regno Unito (più 1%), mentre la Germania cresce del 2,9%. Gli Usa (dato di ottobre) arretrano dello 0,2%. Se guardiamo invece al confronto tra inflazione e crescita del prezzo dei libri in tutta Europa, secondo i dati Eurostat nel 2022 la prima è stata del 9% e la seconda del 3%”.

Il caso del Salone del Libro

Questi dati farebbero pensare che in Italia non si legge. Ma come ha detto Linus nel suo intervento da mediatore al Salone del Libro con l’autore Joel Dicker, “vista le difficoltà di movimento che si hanno al Salone del Libro, dovuti al quantitativo di gente presente, si fatica a credere che in Italia non si leggano libri”. E in effetti i numeri fatti registrare dalla fiera del libro di Torino 2024 confermerebbero le affermazioni del conduttore. Come si legge sul sito dell’evento infatti: 

“Cinque giorni con 222.000 persone che hanno incontrato ospiti da tutto il mondo e case editrici in un’atmosfera di gioia e partecipazione, per tracciare parole nuove, sguardi sul mondo e per festeggiare l’appartenenza a una grande e variegata comunità di lettrici e lettori.

I numeri dell’edizione: 137 mila mq espositivi, oltre 800 stand, 51 sale e 180 laboratori, oltre 2.000 eventi al Lingotto e 650 sul territorio con il Salone Off”.

Contributo social

Sempre sul report stilato dal Salone del Libro si fa però riferimento a un altro aspetto: il contributo dei social

“Su Instagram e TikTok più della metà dei follower ha meno di 34 anni: nella community di TikTok, un utente su tre non ha più di 24 anni. 

Sono quasi 90mila le persone che dai tre social sono arrivate al sito salonelibro.it e solo su Instagram si è registrato un aumento di oltre il doppio di clic rispetto all’edizione precedente (55mila). Le visualizzazioni dei video su Instagram e TikTok sono state circa 40 milioni, le visite ai due profili circa 500mila. Le persone raggiunte dalle IgStories sono state 5,3 milioni. Su Instagram @salonelibro ha una community di 185.000 follower, con un aumento di 20.000 follower solo dal lancio di Vita Immaginaria. Anche su TikTok il Salone si conferma un punto di riferimento per le appassionate e gli appassionati di libri. I TikTok Book Awards, per la prima volta in Italia, sono stati un momento fondamentale per questa comunità: la cerimonia di premiazione in Auditorium è stata trasmessa in diretta e vista da oltre 100.000 spettatrici e spettatori unici”.

Ma queste views si tramutano poi in acquisti e successivamente in letture, o i libri rimango a tempo infinito inTBR? 

Le piccole case editrici: l’esempio di Male Edizioni di Monica Macchioni

Un altro aspetto importante da sottolineare sul Salone del Libro che si ricollega alla situazione del mercato editoriale è emerso al termine del Festival. La fiera da spazio sia ai grandi colossi dell’editoria che ai più piccoli che sperano di sfruttare questa occasione per farsi conosce. Ma la maggior concentrazione dei visitatori è sempre intorno agli stand delle grandi case editrici le cui pubblicazioni sono facilmente reperibili nella stragrande maggioranza delle librerie sparse per l’Italia. 

Tra coloro che rischiano di essere soffocate dalla grande distribuzione sono case editrici come Male Edizioni. La produzione di Monica Macchioni si impegna a dare voce ad autori che esprimono prospettive uniche, originali e inaspettate. Con una forte attenzione alla passione e alla professionalità, la casa editrice sviluppa contenuti che spaziano dalla politica internazionale all'inchiesta, dalla narrativa ai romanzi, dai manuali ai saggi.

La missione di Male Edizioni è quella di ascoltare attentamente storie che altrimenti potrebbero rimanere inascoltate e pubblicarle con coraggio, dando vita a opere che sconvolgano lo status quo e parlino direttamente ai cuori dei lettori.

L'obiettivo della casa editrice è creare contenuti significativi e stimolanti, capaci di ispirare i lettori a pensare in modo diverso e a mettere in discussione le convenzioni.

Male Edizioni non era all’interno del centro fiere Lingotto di Torino, ma ha trovato un suo spazio alla Fiera del Libro di Francoforte

Intelligenza artificiale e diritti d'autore: navigare nel panorama giuridico

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L'integrazione dell'Intelligenza Artificiale (IA) nel campo del copyright ha dato origine a importanti dibattiti sulla proprietà dei diritti per le opere generate da AI. Contemporaneamente, sorgono questioni critiche relative al l'uso legale dei dati necessari per la formazione di sistemi di IA. Le recenti decisioni giuridiche stanno contribuendo a definire un quadro normativo in evoluzione, che affronta le complesse intersezioni tra tecnologia e diritto.

Proprietà dei diritti

Problema: la creazione di contenuti mediante IA generativa solleva interrogativi su chi detenga il diritto d'autore.
Punto chiave: determinare quando l'uso di AI costituisce una violazione del diritto d'autore.
Deep Dive: tradizionalmente, il copyright è attribuito a persone fisiche o giuridiche. L'assenza di un autore umano nel l'IA generativa complica la questione della proprietà. Nella legge tradizionale sul diritto d'autore, un autore deve essere una persona fisica o giuridica in grado di detenere diritti. Con le opere generate dall'IA, non esiste un chiaro creatore umano, il che solleva questioni significative su chi, se non chiunque, possa rivendicare la proprietà.

Formazione e utilizzo dei dati

Problema: i dati utilizzati per formare l'IA possono includere opere protette da copyright.
Punto chiave: l'uso di tali dati per la formazione potrebbe costituire una violazione del diritto d'autore.
Approfondimento: la giurisprudenza e gli studi legali devono ancora stabilire chiaramente se l'uso di opere protette da copyright per la formazione costituisca una violazione, e se le opere derivate dall'IA violino i diritti originali. Il nocciolo della questione sta nel fatto se l'uso di queste opere per la formazione di un sistema AI sia considerato un uso corretto o una violazione del copyright. Le attuali interpretazioni giuridiche variano e sono ancora in fase di sviluppo orientamenti chiari.

Originalità delle opere generate dall'IA

Problema: un'opera generata da AI può essere considerata originale?
Punto chiave: attribuzione del l'autore - IA, sviluppatore di IA o contributo dei dati di formazione.
Originalità: per essere considerata originale, un'opera deve riflettere un livello minimo di creatività.
Attribuzione: Diverse possibilità:

La questione del l'originalità e della paternità delle opere generate dal l'IA rimane controversa. Tradizionalmente, l'originalità richiede un minimo di creatività, tipicamente attribuita a un essere umano. Con l'IA, questo criterio diventa difficile da applicare.

Precedenti giuridici

Stati Uniti

Punto chiave: le opere generate da IA non godono di protezione del diritto d'autore.
Motivazione: Il tribunale distrettuale di Washington, d'accordo con l'U.S. Copyright Office, ha confermato che solo gli esseri umani possono essere considerati autori ai sensi della legge statunitense sul diritto d'autore. La legge sul diritto d'autore è stata adottata nel giugno del 2001. Pertanto, un'opera generata da AI non può essere protetta dal diritto d'autore (Thaler v. Perlmutter, n. CV 22-1564 (BAH), 2023 WL 5333236 (D.D.C. agosto. 18, 2023)).
Ulteriore informazione: La corte ha stabilito che il diritto d'autore richiede l'input creativo umano diretto; quindi, le opere create interamente da AI non sono ammissibili alla protezione. Secondo la legge degli U.S.A. (e di molti altri paesi aderenti alla Convenzione di Berna), solo le opere originali create da un autore umano sono protette dal diritto d'autore.

Italia

Caso: Cass. civ. , Sez. I, Ordinanza, 16/01/2023, n. 1107
Punto chiave: misurare il contributo creativo umano nel processo generativo di un'opera digitale.
Logica: se l'artista ha gestito, istruito, corretto e utilizzato consapevolmente l'IA.
Deep Dive: la sentenza implica che se c'è un contributo artistico significativo nel processo creativo, l'opera può essere protetta dal diritto d'autore.
Riflessione sul diritto attuale: le leggi sul diritto d'autore devono adattarsi alle nuove tecnologie.

Implicazioni future

Quadro giuridico chiaro e aggiornato: è urgente la necessità di un quadro giuridico che affronti le questioni emergenti in materia di IA e diritti d'autore.
Possibili soluzioni: proposte di riforma della regolamentazione per riconoscere e regolamentare adeguatamente le opere generate dall'IA.

Conclusione

Man mano che l'IA continua a progredire, è essenziale che il panorama giuridico evolva di pari passo. Le sfide poste dall'IA nel contesto del diritto d'autore evidenziano la necessità di leggi chiare e aggiornate che possano affrontare efficacemente queste nuove realtà tecnologiche. Promuovendo un ambiente legale che accoglie i progressi dell'IA, possiamo garantire che i diritti di tutti gli stakeholder siano protetti e promuovere l'innovazione e la creatività.

FONTE: BSF - Boies Schiller Flexner Italia

Progressi significativi verso la parità di genere

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Nonostante i notevoli progressi compiuti verso la parità di genere, le donne sono ancora oggi sottorappresentate nei consigli d'amministrazione delle imprese. Secondo l'Istituto europeo per la parità di genere, nel 2024 le donne rappresentavano in media il 35,1% dei membri del consiglio delle maggiori società quotate e solo l'8,4% degli amministratori delegati (CEO). Questa sottorappresentanza persiste nonostante le ampie prove che la presenza delle donne nei consigli di amministrazione migliora la governance aziendale, i risultati del team e la qualità del processo decisionale.

Il principio della parità di genere a livello comunitario

Nell'Unione europea, la parità di genere è un diritto fondamentale sancito dall'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE ed è anche un principio generale del diritto comunitario. Uno dei contributi più significativi dell'UE è stato quello di integrare la parità tra i sessi, anche sul posto di lavoro, come previsto dall'articolo 8 "Parità tra donne e uomini" del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Ciò significa che una prospettiva di genere deve essere integrata nella preparazione, attuazione e monitoraggio delle misure legali, azioni e programmi. L'UE garantisce che le sue azioni promuovano la parità di genere e gli Stati membri non possono intraprendere azioni contrarie a questo principio.

La strategia dell'UE per la parità di genere 2020-2025 stabilisce obiettivi politici per compiere progressi sostanziali verso un'Europa in cui vi sia parità di genere entro il 2025. Un obiettivo chiave è quello di raggiungere la parità di partecipazione in tutti i settori del l'economia, affrontando l'equilibrio di genere nel processo decisionale e nella politica.

In base al quadro giuridico europeo attuale, le imprese sono tenute a divulgare informazioni sulla loro politica di genere. Per essere precisi: (i) la direttiva sul reporting non finanziario (NFRD) obbliga le società a rendere note, nella loro dichiarazione di governo societario, le proprie politiche sulla diversità in relazione ai propri organi amministrativi, dirigenziali e di vigilanza; (ii) la direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD) specifica che le politiche sulla diversità devono includere un riferimento al genere.

La direttiva "Donne a bordo"

Dopo 10 anni di negoziati, la direttiva sull'equilibrio di genere nei consigli d'amministrazione è stata adottata il 22 novembre 2022. Il suo obiettivo è facilitare l'accesso di donne qualificate ai consigli di amministrazione delle società quotate, al fine di promuovere il principio della parità di opportunità tra uomini e donne nei consigli in cui la rappresentanza femminile è carente e migliorare la governance aziendale. È ampiamente riconosciuto che la presenza di donne nei consigli d'amministrazione migliora il governo societario, in quanto mentalità più diverse e collettive migliorano i risultati del team e la qualità del processo decisionale (considerando 12 della direttiva).

Gli Stati membri devono garantire che il genere sottorappresentato occupi almeno il 40% dei posti di direttore non esecutivo (articolo 5.1(a)) o almeno il 33% di tutti i posti di direttore, sia esecutivi che non esecutivi (articolo 5.1(b)). Se uno Stato membro applica la direttiva solo agli amministratori non esecutivi, deve comunque fissare obiettivi minimi individuali per migliorare l'equilibrio di genere tra gli amministratori esecutivi (articolo 5.2). Per evitare che il genere sotto rappresentato superi l'altro e crei un nuovo squilibrio, il genere meno rappresentato non deve superare il 49%. La direttiva non intende promuovere una preferenza automatica e incondizionata, ma dare priorità a candidati di pari livello appartenenti al genere sottorappresentato per evitare discriminazioni basate sul sesso. Eccezioni sono possibili in casi eccezionali giustificati da una valutazione obiettiva.

La direttiva si applica alle grandi società quotate, escluse le micro, piccole e medie imprese, definite come quelle che impiegano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuale non supera i 43 milioni di euro.

Le società quotate dovranno fornire alle autorità competenti informazioni annuali sulla rappresentanza di genere nei loro consigli d'amministrazione. Se gli obiettivi non sono stati raggiunti, essi devono spiegare come intendono raggiungerli. Queste informazioni saranno pubblicate sui siti web delle società per garantirne la facile accessibilità.

Per garantire l'effettiva applicazione di tali norme, la direttiva impone agli Stati membri di adottare sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive. Le sanzioni possono comprendere ammende o la possibilità per gli organi giudiziari di annullare o dichiarare nulla e priva di effetti la decisione di selezione che ha violato le disposizioni nazionali adottate ai sensi dell'articolo 6.

Termine di scadenza della direttiva

Entro il 28 dicembre 2024, gli Stati membri devono attuare la direttiva e le grandi società quotate devono raggiungere uno degli obiettivi fissati entro il 30 giugno 2026.

Inoltre:

Le informazioni fornite in questo articolo sono solo a scopo informativo generale e non costituiscono, né intendono costituire, consulenza legale.

Articolo scritto da Madalina Stoican, Junior Associate e Natalia Bagnato, partner di BSF - Boies Schiller Flexner Italy

𝐇𝐨𝐰 𝐭𝐨 𝐠𝐞𝐭 𝐚𝐰𝐚𝐲 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐬𝐭𝐞𝐚𝐥𝐢𝐧𝐠 𝐀𝐫𝐭 𝐢𝐝𝐞𝐚𝐬

Tempo di lettura: 2 minuti

"Gli artisti buoni prendono in prestito, i grandi artisti rubano" - attribuito a Pablo Picasso

Scopri i concetti chiave di fair use, plagio, copyright e marchio commerciale, e impara come influenzano l'uso dell'arte e delle idee creative.

Plagio nell'arte: cos'è e quali sono le conseguenze

Definizione: Il plagio nell'arte consiste nel copiare il lavoro, lo stile o le idee di un altro artista e presentarle come proprie.

Esempi:

Conseguenze:

Cos'è il fair use?

Definizione: Il fair use permette l'uso limitato di materiale protetto da copyright senza permesso per scopi come critica, commento, notizie, insegnamento, ricerca o studio.

Fattori Chiave:

Differenze tra plagio e fair use nell'arte

Plagio:

Fair Use:

Imitazione vs. ispirazione nell'arte

Imitazione:

Ispirazione:

Copyright e personaggi di finzione

Copyright: Protegge le opere originali di autori, inclusi lavori letterari, drammatici, musicali e artistici.

Personaggi di Finzione: Possono essere protetti da copyright se sono sufficientemente distintivi.

Ambito di Protezione: Include l'espressione specifica del personaggio, non solo l'idea.

Durata: Vita dell'autore più 70 anni (varia a seconda della giurisdizione).

Marchio e personaggi di finzione

Marchio: Protegge i brand, inclusi nomi, loghi e altri identificatori usati nel commercio.

Personaggi di Finzione: Possono essere marchiati se identificano la fonte di beni o servizi.

Esempi: Mickey Mouse, Harry Potter.

Ambito di Protezione: Copre l'uso nel merchandising e nel branding.

Durata: Indefinita, finché il marchio viene usato e difeso.

Sommario

Il plagio nell'arte è una questione etica e legale, mentre il fair use è una difesa legale. Distinguere l'imitazione dall'ispirazione è cruciale per l'integrità artistica. I personaggi di finzione possono essere protetti sia dalle leggi sul copyright che dai marchi.

Punti Chiave:

FONTE: Beatrice Russo di BSF - Boies Schiller Flexner Italy