Ma possibile che gli sport minori acquistino dignità soltanto alle Olimpiadi?
SPORT MINORI OLIMPIADI - Ma possibile che gli sport minori riescono ad emergere solamente durante le Olimpiadi? In un'estate in cui, pur sull'onda dell'entusiasmo per la vittoria dell’Italia agli Europei, si fa un gran parlare degli stipendi sempre più alti dei giocatori e si levano voci sull’eventualità di inserire il concetto di salary cap e di calmierare le percentuali dei procuratori, gli italiani si ritrovano a far colazione davanti alle immagini degli atleti azzurri impegnati nei Giochi Olimpici di Tokio. Si celebrano medaglie storiche, ma di alcune delle quali non se ne riparlerà per altre quattro anni.
Dai salari con cifre da capogiro alla ricerca di più sostegni possibili
A ogni nuova olimpiade si rinnova la medesima considerazione.. ma possibile che gli sport meno conosciuti rimangano sempre figlio di un dio minore? Se alcune discipline riescono a ottenere anche fuori dalle competizioni a cinque cerchi una buona visibilità, grazie anche alle eccellenze dei loro campioni, per altri sport sembra impossibile ottenere quel riconoscimento, quel sostegno di cui hanno assoluta necessità.
Dietro l’exploit di un atleta in una olimpiade ci sono anni di enorme impegno, sacrifici e rinunce che, nel caso di chi pratica sport meno appetibili dagli sponsor e dalla grande comunicazione diventano ancora più grandi. La famiglia e le Forze Armate che sovente li inseriscono nei propri gruppi sportivi garantendogli almeno la possibilità di allenarsi in modo adeguato, sono i principali motori di questo mondo che rimane spesso lontano dagli occhi del pubblico, se non in occasione dei grandi eventi o in caso di vittorie eccezionali.
Per rendere gli sport minori importanti anche al di fuori delle Olimpiadi basterebbe poco
Possibile che non ci sia nel nostro Paese la possibilità di dare una visibilità e un sostegno concreto a tutti gli sport in maniera costante? Pur rispettando gli interesse economici e le leggi del mercato, non si può trovare il modo di far conoscere e magari invitare alla pratica le nuove generazioni tutti gli sport che vivono silenziosi nelle palestre delle piccole città?
Io provengo dal mondo del calcio, lo sport privilegiato per eccellenza. Ho portato la mia passione anche nel mio lavoro, ideando portali virtuali che lo vedessero protagonista. Ma l’idea di allargare anche agli sport minori la possibilità di essere protagonisti anche del mondo virtuale mi affascina incredibilmente. Le possibilità di sviluppare idee e progetti in questo senso sono infinite, se fossimo in grado di trovare i giusti canali e veicolare i giusti investimenti.
Tanto si potrebbe fare per creare una vera cultura dello sport che manca nel nostro Paese e che comunque non è paragonabile a quella dei paesi anglosassoni, Stati Uniti in Primis, che consentono ai migliori sportivi non solo di allenarsi ma di frequentare grazie allo sport le migliori Università.
Saranno anche sport minori ma alle Olimpiadi la gioia di medaglie è per tutti la stessa
Lo Sport, senza bisogno di scomodare motti latini o decoubertiniani, è sicuramente un grande maestro di vita. Ti richiede rigore e disciplina ma è anche balsamo per lo spirito. Ti mostra chi sei e cosa puoi raggiungere con l’impegno, ti insegna a superare i tuoi limiti e le tue paure ma anche ad accettare le sconfitte ed esserne comunque fiero.
E se tutti abbiamo gioito davanti al tuffo di Donnarumma che ha parato l’ultimo rigore regalando il titolo europeo all’Italia, l’immagine di Maria Centracchio con il suo sorriso ferito e le mani provate dalla fatica che stringevano un bronzo più prezioso dell’oro, ci ha fatto davvero tremare il cuore. Per non parlare poi degli storici e splendidi ori ottenuti da Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, che nel giro di dieci minuti hanno compiuto un’impresa che rimarrà per sempre negli occhi e nel cuore di tutti gli italiani.
Le Olimpiadi sono un esempio anche di sostenibilità, per saperne di più clicca qui.