Vinitaly: il business del vino incontra la passione degli enologi

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Vinitaly è la fiera del vino più importante in Italia, che si tiene ogni anno a Verona. Questo evento attira migliaia di appassionati del vino da tutto il mondo, che si incontrano per scoprire le novità del settore, degustare i migliori vini italiani e incontrare i produttori di vino di tutto il paese. La 55^ edizione si tiene dal 2 al 5 aprile e porta con sé importanti novità. 

Vinitaly: il motore del business del vino in Italia

“Si tratta di un risultato storico, frutto di un roadshow globale senza precedenti che ha coinvolto i principali player istituzionali della promozione del made in Italy. Un deciso cambio di passo, in termini di investimenti e organizzazione, fortemente voluto dalla nuova governance con l’obiettivo di accrescere la competitività di Vinitaly in Italia e nel mondo”.

I risultati a cui si riferisce il presidente di Veronafiere SpA, Federico Bricolo riguardano i numeri che è arrivata a toccare l'edizione 2023 di Vinitaly prima ancora di iniziare. "Sono oltre 1000 i “superacquirenti” esteri di vino italiano da 68 Paesi già accreditati: +43% rispetto al 2022, dagli Usa all’Africa, dall’Asia - con il grande ritorno della Cina e Giappone - al Centro e Sud America fino al Vecchio Continente tutto rappresentato e alle Repubbliche eurasiatiche". Con questi numeri la 55esima edizione "dovrebbe superare il consuntivo 2022 di Vinitaly che si chiuse con 25mila buyer stranieri da 139 Paesi, il 28% degli 88mila operatori totali arrivati a Verona".

La storia del Vinitaly

La fiera si svolge all'interno di una vasta area espositiva, dove i produttori di vino allestiscono i loro stand e presentano i loro prodotti. Si possono trovare vini di tutti i tipi e provenienti da ogni regione italiana, dal Chianti al Barolo, dal Prosecco al Brunello di Montalcino. Inoltre, la fiera ospita anche numerosi eventi, come degustazioni, seminari e incontri con esperti del settore.

Il Vinitaly è una grande opportunità per i produttori di vino italiani di mostrare i loro prodotti a un vasto pubblico internazionale. La fiera rappresenta un'importante vetrina per i vini italiani e aiuta a promuovere il made in Italy nel mondo. Grazie al Vinitaly, molti produttori di vino hanno avuto la possibilità di esportare i loro prodotti in tutto il mondo e di farsi conoscere a livello internazionale.

La fiera non è solo un'occasione per i produttori di vino, ma anche per gli appassionati del settore. Durante la fiera, infatti, si possono partecipare a degustazioni guidate, seminari e incontri con esperti del settore, che offrono preziosi consigli su come degustare e apprezzare il vino al meglio. Inoltre, la fiera è anche un'opportunità per incontrare altri appassionati del vino e scambiarsi idee e opinioni sulle novità del settore.

Rappresenta un evento imperdibile per tutti coloro che amano il vino e che vogliono scoprire le ultime novità del settore. Grazie alla sua lunga tradizione e alla sua reputazione internazionale, la fiera è diventata un punto di riferimento per il mondo del vino italiano e rappresenta un'importante occasione per promuovere la cultura del vino nel mondo.

Vinophila, il primo Expo virtuale dedicato al mondo del vino

Tempo di lettura: 4 minutiVINOPHILA - Già prima della pandemia, ma con maggior ragione dopo, abbiamo cominciato a trasferire la nostra vita online. Questo ci porta a dipendere da essa e a chiedere un suo continuo aggiornamento e miglioramento, per rendere l'esperienza di internet più reale possibile. Una delle cose che fino ad ora mancava era la possibilità di essere in rete e poter condividere anche uno spazio con cui poter interagire e poter compiere virtualmente tutto quello che possiamo fare nella vita reale. A dare una soluzione a ciò è intervenuto Mark Zuckerberg e la sua idea di metaverso e c’è chi già fa delle prove, come Vinophila, il primo Expo virtuale dedicato al mondo del vino.

Il metaverso

Chi segue un po’ le notizie relative ai grandi colossi informatici, o segue il mondo fantascientifico, avrà già sicuramente sentito parlare del termine “Metaverso”. Ma andiamo a spiegare di cosa stiamo parlando e di ciò che attualmente si sta muovendo intorno a questo concetto. La parola è composta dal prefisso “meta” che significa “oltre” e da “universo”. La paternità di metaverso è da attribuirsi a Neal Stephenson, che usa questo termine nel suo romanzo fantascientifico Snow Crash, del 1992. Il romanzo è ambientato in un mondo parallelo dove le persone possono interagire tra di loro e con lo spazio circostante attraverso avatar rappresentanti se stessi. Dagli anni novanta ad oggi il termine è stato più volte ripreso, specialmente nel settore dei videogiochi come Fortnite, ma è stato Mark Zuckerberg a dare una prospettiva più reale al mondo virtuale.

Il CEO di Facebook ha affermato di voler dar vita a “un internet incarnato, in cui invece di limitarsi a visualizzare contenuti, ci sei dentro”. L’idea è quella di avere accesso ad un luogo virtuale in cui però poter sperimentare tutte le occasioni che si presentano nella vita reale, come se vi fossimo fisicamente. Ad interagire per conto nostro sarà però un avatar, o nella versione più aggiornata, la nostra stessa proiezione olografica. Nell’immaginario del suo ideatore moderno il metaverso rappresenta il “big step” della rivoluzione digitale.

L’economia del metaverso

Nel progetto di Zuckerberg sarà “una visione che comprende molto aziende, l’intero settore”. Tutti potranno abitare questo luogo, ma nessuno lo possederà. Accessibilità a interoperatività saranno le parole chiave che guideranno il metaverso. Tutti potranno creare, sviluppare contenuti ed essere presenti compresi musei, biblioteche, piazze, giardini, negozi. Per poter rendere l’esperienza ancora più immersiva Zuckerberg nel 2014 ha acquistato il produttore di device VR Oculus per 2 miliardi di dollari. Così facendo vuole cercare nel tempo di rendere il costo di questi dispositivi più economico e accessibile. Oltre a questo, le notizie dicono che Facebook stia investendo 5 miliardi all’anno per dare vita a tutte le tecnologie necessarie a questo progetto. Ma per il suo CEO i ricavi, una volta che il metaverso sarà online, non arriveranno dalla vendita dei dispositivi, ma dalla partecipazione di più persone possibili, che condivideranno la propria economia con quella del metaverso.

Per essere un metaverso completo deve, infatti, essere integrato con un’economia funzionante. A questo aspetto stanno puntando i massimi vertici del settore crypto che vogliono usare questo strumento per separare definitivamente la finanza tradizionale dalla blockchain. I partecipanti potranno portare con se’ nello spazio alternativo i propri beni e tutti gli acquisti fatti sia dentro che fuori, come app, vestiti, accessori e molto altro.

Vinophila

Si chiama Vinophila ed è il primo Expo virtuale dedicato al mondo del vino e dell’agroalimentare: una piattaforma 3D immersiva dove è possibile svolgere direttamente dal proprio computer o smartphone tutte le attività che si fanno normalmente in una fiera: visitare stand; incontrare produttori; richiedere materiale o campioni; ottenere l’accesso ad una degustazione; partecipare a seminari ed eventi; avviare trattative commerciali. Ma tutto questo sarà possibile farlo da remoto, tramite un Avatar, senza muoversi dal proprio ufficio o dal luogo in cui ci troviamo in quel momento.

A lanciare Vinophila è una startup triestina, Labhornet, cui partecipano diverse realtà del mondo del vino, guidata da Lorenzo Biscontin, manager e docente universitario, con una lunga esperienza internazionale dell'agroalimentare di eccellenza. Ad affiancarli in questo progetto c’è Advepa Communication e la sua esperienza decennale nel campo delle fiere e dalla tecnologia immersiva 3D.

Le parole degli addetti ai lavori

“Vinophila va nella direzione della convergenza tra ambito fisico ed ambito digitale in un’unica realtà. Si tratta dell’idea di metaverso che tanto ha fatto discutere recentemente e che nella visione di Labhornet è un concetto logico prima ancora che tecnologico” - Afferma Lorenzo Biscontin

“Non ci sono soltanto le manifestazioni fieristiche – aggiunge l’AD di Labhornet -: pensiamo alle centinaia di eventi legati all’agroalimentare che possono convogliare sul territorio un numero limitato, ad esempio, di buyer o opinion-maker: con Vinophila questi eventi possono essere rilanciati nel mondo, su una platea molto più vasta di operatori commerciali, giornalisti e semplici appassionati, moltiplicando la visibilità ed i risultati economici”.

Un futuro lontano ma non così troppo

Ancora siamo lontani dalla visione completa di metaverso che Zuckerberg ha presentato, ma non così tanto quanto si potrebbe pensare. Nel mondo sono molte le tecnologie che presentano similitudini e che hanno già imboccato la strada per farsi trovare pronti nel momento in cui il metaverso farà ufficialmente il sui ingresso nel mercato. Tra questi c’è Advepa Communication, e a spiegarlo e Rossano Tiezzi, direttore commerciale dell'azienda:

“Advepa da sempre si prefigge lo scopo di anticipare i tempi e offrire i migliori servizi ai propri clienti. Oggi la trasformazione digitale vede il mercato proiettato verso il Metaverso: Advepa Communication ne fa già parte e Vinophila ne è un esempio”.