Il calcio tra criptovalute e metaverso

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DAVIDE MOSCARDELLI IL BARBAVERSO - Il calcio è da sempre attento a seguire l’andamento del mercato per aumentare l’engagement dei tifosi. È stato anche uno dei primi mondi a interessarsi attivamente alla blockchain con criptovalute, NFT e Fan Token. Inoltre è presente da tempo nel mondo virtuale e dei videogame. Ora è pronto ad una nuova rivoluzione con Davide Moscardelli e i suoi format direttamente dal metaverso ‘Il Barbaverso’ e ‘Il Barbaflash’. 

Il calcio va a braccetto con il Web3

Il web3 con la blockchain ha molteplici opportunità di implementazione e di utilizzo nel mondo del calcio e dello sport in generale. Diversi club, leghe e atleti si sono dimostrati disposti ad abbracciare la tecnologia della blockchain in modi diversi: chi vendendo spazi pubblicitari a società crypto, chi, soprattutto alcuni club, accettando semplicemente di apparire in una pubblicità o di mettere i loghi di società crypto sulle maglie della loro squadra. Questa entrata extra in particolare nel 2017 si è rivelata molto efficiente. 

A questo si aggiungono le nuove esigenze dei titosi. I fan, soprattutto nell’era degli sport di fantasia, sono sempre alla ricerca di più contenuti, di un margine maggiore e di “chicche” che possano aiutarli a dimostrare il loro fandom tra amici. Mentre molti club non lo farebbero mai, una piattaforma in abbonamento che ospita aggiornamenti interni, metriche proprietarie, media visivi e altre forme di contenuti incentrate sulla squadra, potrebbe facilmente convincere i tifosi irriducibili a pagare decine di euro per accedervi. 

Ottenere questi risultati economici è diventato sempre più difficile nell’era del ciclo di notizie sportive gratuite ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette: tuttavia, le piattaforme blockchain a pagamento anche con token di utilità, piene di contenuti unici e non replicabili, potrebbero separare ulteriormente il vero fan dagli imitatori.

Il fenomeno dei Fan Token

Alcuni concetti interessanti della blockchain includono la ricompensa per i tifosi per aver interagito con i siti dei club, per la loro condivisione dei contenuti e dei post di gradimento, per l’accumulazione di gettoni unici che possono essere scambiati con merce o altri premi di valore. insomma, una sorta di programma di fidelizzazione per i tifosi sportivi. 

I club possono anche organizzare concorsi su piattaforme blockchain, legando identificatori unici ai tifosi che possono acquistare i biglietti per gli eventi del club e, di conseguenza, partecipare a concorsi o omaggi. 

Inoltre, i club possono utilizzare una piattaforma blockchain per ricompensare i tifosi che, per esempio, illustrano un avatar originale di Twitter per l’account del club, con gettoni riscattabili per il merchandising e altri gettoni legati al club.

Tutto questo è possibile grazie all’utilizzo dei Fan Tokens. Si tratta appunto di criptovalute, facenti parti della categoria degli utility token, che permettono ai tifosi sportivi di accedere ad una serie di beni e servizi capaci di influenzare le decisioni della squadra da cui sono emessi. I tifosi possono acquistare Fan Token grazie a criptovalute appropriate che però non è necessario possedere in quanto ad effettuare lo scambio ci pensa l’app di gestione competente. 

I benefici dei Fan Token per le società sportive

Per quanto riguarda il club essi rappresentano una sorta di “azioni” acquisite da un tifoso, che però non portano a modifiche in ambito societario e della proprietà del club. L’acquisto di Fan Token non comporta anche l’acquisizione di quote finanziarie ma solo di servizi particolari di cui può valersi il possessore. In questo modo le squadre non sono costrette a farsi carico anche degli oneri finanziari che azioni reali comportano. 

i Fan Token permettono di averi ricavi in tempo rapidi senza dover fare i conti con il sistema bancario. Nel mondo del calcio i maggiori club europei hanno riscosso circa 175 milioni di euro solo nel 2021. Ma non sono privi di rischi. Essendo criptovalute, come le “monete madri” non hanno un valore fisso, ma soggette a fluttuazioni. Questo comporta rischi specialmente per i tifosi acquirenti, che potrebbero ritrovarsi a perdere tutto nel giro di pochissimo tempo. Le perdite possono protrarsi per molto tempo o per poco, essere altamente significative o meno. Tra dicembre 2020 e gennaio 2021 si è già assistito ad una situazione del genere con i fan token di Roma e Juventus che hanno perso rispettivamente il 76.6% e il 36.3% di valore.

Come le società di calcio danno vita agli NFT e ai Fan Token 

Per la realizzazione di NFT e Fan Token le società agiscono in due modi, o si appoggiano ad aziende come Sorare o operano da sole dando vita ai propri progetti come i casi di Juventus e Fiorentina, ad esempio. Oppure si può avere un mix tra i due come nel caso del Paris Saint Germain che ha realizzato $PSG Fan Tokens, ovvero la moneta che il PSG ha creato con Socios.com nel 2020.

Ad interessarsi a queste tecnologie e nuove fonti di ricavi sono anche le federazioni come la Lega Serie A che ha creato con Crypto.com 7 NFT raffiguranti alcuni aspetti importanti della finale di Coppa Italia del 2021. Ci sono casi poi di singoli giocatori come Andrea Ranocchia che ha messo sul mercato “NFT IM SCUDETTO” la sua collezione in tiratura limitata.

Sorare invece ha messo in vendita un NFT di Cristiano Ronaldo che ha generato ricavi per 252.800 euro. Mentre la Federcalcio spagnola ha messo in vendita Fan Token per un totale di 12,5 milioni di euro, acquistabili da ogni singolo tifoso per un prezzo di 0,50 centesimi.

Esistono casi di club che hanno utilizzato le criptovalute come moneta per pagare parte degli stipendi ai giocatori. È questo il caso del PSG e di Lionel Messi. L’attaccante argentino alla firma del contratto con il club parigino ha accettato un contratto da circa 30 milioni annui più bonus di cui una parte è pagata in $PSG Fan Tokens. 

"Oggi nel lusso il consumatore vuole più un'esperienza che un prodotto. La sfida futura sarà trasformare ciò che viviamo in negozio o allo stadio nel digitale. O, chissà, nel metaverso" - Remo Ruffini, presidente e a.d. di Moncler a La Gazzetta dello Sport.

Davide Moscardelli guida la rivoluzione nel calcio con Il Barbaverso

Dopo la blockchain e le varie forme di token è il momento per il calcio di sperimentare anche l’altro lato del web3: il metaverso. E lo fa con Davide Moscardelli.

Dalla collaborazione con il bomber Davide Moscardelli (e la sua iconica barba) e la tecnologia 3D di Advepa nascono due nuovi format, Il Barbaverso e Il Barbaflash, per parlare di calcio e non solo in maniera virale. Sarà l’avatar di Davide Moscardelli a condurre la trasmissione online, con la collaborazione della giornalista Arianna Botticelli, in un innovativo studio interamente 3D. 

Davide Moscardelli curerà due format video per commentare tutto ciò che avviene nel mondo del calcio all’interno del metaverso. La prima puntata è in programma per lunedì 21 novembre e per accedere basterà scaricare l’app Barbaverso per IOS e Android e cominciare ad interagire nella piattaforma del metaverso.

Per entrare a far parte come pubblico al programma basta scegliere il proprio avatar e raggiungere Davide Moscardelli nello studio 3D per parlare di calcio e di sport anche in compagnia di molti ospiti! Ogni lunedì alle 18, appuntamento dunque con IL BARBAVERSO

Partirà poi anche un appuntamento con Davide Moscardelli in versione avatar nel mondo del metaverso e dei social: BARBAFLASH. Pillole di pochi minuti sui principali argomenti di calcio e di attualità per restare sempre aggiornati in compagnia del bomber Moscagol.

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Riccardo Fraccaro consiglia un modo più ecologico per svolgere la Cop27

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RICCARDO FRACCARO COP27 EXCO - Il giorno della chiusura della COP27 è andato in onda anche il terzo appuntamento del ciclo ‘L’Ecometaverso: proposte e soluzioni'. Il tema di questo evento è stato ‘Uffici e store virtuali: perché gli imprenditori di oggi dovrebbero usare la realtà immersiva’. Tra i relatori anche Riccardo Fraccaro, ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha suggerito di prendere a modello realtà come EXCO per migliorare la lotta al cambiamento climatico. 

Riccardo Fraccaro racconta si presenta, dalla laurea ai primi incarichi

Io mi sono laureato in giurisprudenza, non ho fatto il praticantato perché sono andato a lavorare subito per Unesco e mi occupavo soprattutto di parte legale e contrattuale, di energy performance contract, queste cose. Questo tipo di percorso mi ha portato poi elaborare il super bonus che è una proposta che feci io alla presidenza del Consiglio quando ero in presidenza e poi divenne legge. Credo anche che i dati sulla riduzione dell'impatto ambientale siano incoraggianti in questo. Tra l'altro leggevo recentemente l'ultimo studio che è uscito sul superbonus che ha ridotto di un miliardo di metri cubi all'anno il fabbisogno di gas nel nostro paese . 

La mia esperienza mi porta a dire che si possono fare oggi grandi cose nel settore, diciamo così tutela dell'ambiente. Forse tutela dell'ambiente è anche un'espressione sbagliata, perché qui non dobbiamo tutelare l'ambiente inteso come qualcosa fuori di noi. In realtà la natura continua, la vita continuerà anche dopo di noi. Probabilmente dovremmo pensare di tutelare noi stessi, perché siamo noi che siamo a rischio estinzione. 

Riccardo Fraccaro evidenzia quelli che sono i problemi di coerenza di eventi come la Cop27

La domanda che mi faccio io e che vuoi che voglio condividere è rivolta a un congresso, una riunione di altissimo livello internazionale che si svolge ogni anno e che ha come obiettivo quello di fermare il surriscaldamento globale e impedire che la temperatura globale superi un grado e mezzo. Cosa che secondo me abbiamo già che ormai è già assodato che succederà, quindi probabilmente dovremmo evitare i due gradi, visto il livello che abbiamo raggiunto. 

Un siffatto congresso che pensa come fare in modo che il pianeta produca meno CO2 e non si occupi lui stesso di non produrne rende l'idea del gap che si crea tra le intenzioni e la vita reale. E se tu vuoi creare una società dal punto di vista delle emissioni climalteranti neutrale, devi iniziare a pensare a una società in cui ogni singolo tassello non produce CO2. 

“Ovvio che la fiera virtuale non eliminerà la necessità di un incontro fisico, ma lo renderà più efficiente, perché permetterà di fare incontri mirati” - Riccardo Fraccaro dall’Ecometaverso. 

Essere più ecosostenibili nella vita quotidiana

È una cosa che, se pensiamo alle nostre vite quotidiane molto difficile. Immaginiamo di ragionare sulla prima ora della nostra giornata. Quando ci svegliamo per avere un risveglio a zero emissioni, dobbiamo capire la luce che accendiamo per muoverci in casa come viene prodotta; il cibo, il latte se produce CO2, se le mucche che producono il latte che noi mangiamo, che tipo di mangimi hanno utilizzato, se vengono utilizzati diserbanti non vengono utilizzati, è un'attività sostenibile o se la CO2 immense è stata compensata.

Dopodiché apriamo l'acqua per lavarci i denti, il dentifricio è riciclabile, lo spazzolino… È una quantità di cambiamento estremamente radicale che dobbiamo fare nella nostra quotidianità, nella quotidianità di tutti, ma che non è ancora entrato nella mentalità di tutti. A partire da chi dovrebbe guidare la transizione, che è ovviamente la classe politica globale, i leader globali e lo dimostra la Cop. 

La Cop27 verso un futuro più ecosostenibile

“La Cop non si preoccupa di essere a emissioni zero, ma vuole raggiungere la società a emissioni zero, cioè un corto circuito. Ora credo che il concetto di base che ho utilizzato anche nella mia attività politica, perché ci credo, è che in questo momento storico c’è un futuro molto preoccupante. Se noi lavoriamo e ci occupiamo di costruire una società a emissioni zero, una comunità globale di emissioni zero, creiamo anche dei benefici per tutti, perché non condivido minimamente la tesi per cui la transizione comporti dei danni per la società. Per me comporta dei benefici. 

Mentre ci sono delle situazioni da gestire vanno gestite. Ma se oggi noi lavoriamo per le energie alternative, per produrre energia da fonti rinnovabili, se lavoriamo per la sostenibilità, per l'efficientamento energetico, per la digitalizzazione, che non si aggiunge alla burocrazia tradizionale, cartacea, ma che toglie, creiamo posti di lavoro, ricchezza, benessere, creiamo una società più equa. Non è vero il contrario. Lavorare per la transizione, occuparsi dell'evoluzione permette di vivere meglio tutti quanti. 

Riccardo Fraccarco consiglia alla Cop27 di seguire l'esempio di EXCO

E lo dimostra EXCO, questa fiera virtuale estremamente interessante. Perché voi state parlando oggi di qualcosa che succederà è che tutti dovranno fare in futuro, come è successo con i social. Tutti sono entrati nei social. Certo, ci vuole l'infrastruttura perché l'immersione in un mondo digitale prevede oggi l’Oculus e altre tecnologie. Ma pensiamo a cosa sarebbe per esempio una Coop 27, 28 e 29 che si svolgesse con questo tipo di modalità con questo tipo di tecnologia. 

Prima di tutto non sarebbe una cosa che durerebbe tutto l'anno. Qualsiasi cittadino del mondo potrebbe immagino entrare in questa Coop e andare a vedere ogni singolo paese cosa può e cosa sta facendo, che posizioni porta. Magari commentare e interagire, vedere quali interventi all'interno di quel paese si sta facendo e magari mettere anche in contatto, che ne so, cittadini o imprese? 

La forza degli eventi virtuali

Perché io impresa italiana che vedo che c'è un'attività futuristica interessante la vado a vedere, mi metto in collegamento e sviluppo business. Quindi fare questo oggi significa creare valore, non togliere valore. Ovvio che la fiera virtuale non eliminerà la necessità di un incontro fisico, ma lo renderà più efficiente, perché permetterà di fare incontri mirati. 

Magari non ci vanno delegazioni di cinquanta persone, ma vanno all'incontro nel momento cruciale i cosiddetti sherpa e solo loro. Quindi si riduce drasticamente l'inquinamento, la necessità di organizzare eccetera. E c’è una preparazione non solo più lunga, ma credo anche più coinvolgente per tutti.

Chi parla di cambiare le cose non le sta cambiando lui stesso, quindi qualcosa non funziona. Lo vediamo dai dati, perché ogni anno, nonostante le Coop, la temperatura dell'atmosfera aumenta. Quindi noi dovremmo definire degli obiettivi e vedere se si sono raggiunti, perché ancora non stiamo andando nella direzione giusta. 

L'unica cosa positiva che mi sembra di aver raccolto da questa Coop è il cambiamento del Brasile di posizione nel contesto internazionale. È una realtà globale importantissima, che ha invitato a fare la Coop in Brasile per parlare di Amazzonia”.

“Prossima Coop, facciamola virtuale e apriamola al mondo intero” - Riccardo Fraccaro.

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Meta, arrivano i primi licenziamenti

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META LICENZIAMENTO - Già nei giorni scorsi il Wall Street Journal ha annunciato che Meta avrebbe provveduto a effettuare un maxi licenziamento di massa. Il 09 novembre abbiamo scoperto l'identità effettiva nel numero di dipendenti della società di Mark Zuckerberg che perderanno il lavoro. Tramite un comunicato meta ha fatto sapere che perderanno il proprio posto di lavoro il 13% del totale dei dipendenti, ovvero 11mila persone. 

Meta, al via il licenziamento di 11 mila dipendenti

Questa decisione sembra una conseguenza diretta dei risultati finanziari di Meta, resa nota poco prima dell'annuncio del più grande licenziamento avvenuto in 18 anni di storia dell’azienda. La società, in perdita già da alcuni anni, ha perso nell’ultimo trimestre il 4% delle entrate provenienti dalle pubblicità. Inoltre il valore dell’azienda, negli ultimi mesi, è crollato di oltre il 70%. 

Zuckerberg sembrava non aspettarsi questa tendenza negativa dato che durante gli anni della pandemia Meta aveva fatto registrare una crescita tale per potersi permettere di assumere più di 27mila persone, a cui se ne sono aggiunti 15.344 a inizio anno. Prima di questo maxi licenziamento l’azienda era arrivata a contare 87 mila dipendenti. 

Il comunicato di Zuckerberg sul maxi licenziamento

La comunicazione ai dipendenti, agli investitori e al grande pubblico è arrivata da Zuckerberg stesso. Di seguito un estratto del comunicato. 

“Oggi condivido alcuni dei cambiamenti più difficili che abbiamo mai apportato nella storia di Meta. Ho deciso di ridurre le dimensioni del nostro team di circa il 13% e lasciare andare più di 11.000 dei nostri talentuosi dipendenti. Stiamo inoltre adottando una serie di ulteriori misure per diventare un'azienda più snella ed efficiente, tagliando le spese discrezionali ed estendendo il blocco delle assunzioni fino al primo trimestre. 

Voglio assumermi la responsabilità di queste decisioni e del motivo per cui siamo arrivati ​​qui. So che è dura per tutti e sono particolarmente dispiaciuto per coloro che sono stati colpiti.

All'inizio del Covid, il mondo si è spostato rapidamente online e l'impennata dell'e-commerce ha portato a una crescita dei ricavi smisurata. Molte persone hanno previsto che questa sarebbe stata un'accelerazione permanente che sarebbe continuata anche dopo la fine della pandemia. Anch'io l'ho fatto, quindi ho deciso di aumentare significativamente i nostri investimenti. Sfortunatamente, le cose non sono andate come mi aspettavo.

Abbiamo preso la decisione di rimuovere l'accesso alla maggior parte dei sistemi Meta per le persone che vanno via oggi, data la quantità di accesso a informazioni sensibili. Ma manterremo gli indirizzi email attivi per l’intero giorno, in modo tale che tutti possano dirsi addio.

Inversione di rotta per il futuro

Considero i licenziamenti l'ultima spiaggia, quindi abbiamo deciso di tenere a freno altre fonti di costo prima di lasciare andare i compagni di squadra. Nel complesso, questa misura si aggiungerà a un cambiamento culturale significativo nel modo in cui operiamo. Per esempio, mentre riduciamo la quantità delle nostre proprietà immobiliari, stiamo passando alla condivisione della scrivania per le persone che trascorrono già la maggior parte del loro tempo fuori dall'ufficio. Nei prossimi mesi implementeremo ulteriori modifiche alla riduzione di costi come questo.

Blocco ad assunzioni successive

Stiamo anche estendendo il nostro blocco delle assunzioni al primo trimestre del 2023, con un numero limitato di eccezioni. Osserverò le nostre prestazioni aziendali, l'efficienza operativa e altri fattori macroeconomici per determinare se e quanto dovremo riprendere le assunzioni a quel punto. Questo ci darà la possibilità di controllare i nostri costi nel caso dovesse proseguire la crisi economica. Inoltre, ci metterà sulla strada utile per efficientare i costi più di quanto abbiamo recentemente illustrato agli investitori.

La parole di Zuckerberg ai dipendenti non licenziati

“Per coloro che rimarranno, so che questo è un momento difficile. Non solo stiamo salutando le persone con cui abbiamo lavorato a stretto contatto, ma molti di voi provano anche incertezza riguardo al proprio futuro. Voglio che sappiate che stiamo prendendo queste decisioni per assicurarci che il nostro futuro sia solido. “Sono fiducioso che se lavoreremo in modo efficiente, usciremo da questa recessione più forti e resilienti che mai”.

Il metaverso italiano cambierà il mercato?

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METAVERSO ITALIANO ADVEPA - Dall’annuncio di Mark Zuckerberg del cambio di nominativo della sua società da Facebook a Meta e dell'intenzione di investire in Horizon Worlds è partita la conquista al metaverso. In Italia e nel mondo sono già molte le realtà che si stanno definendo metaversi, anche se siamo ancora lontani da un metaverso come il suo primo fautore lo ha pensato. 

Le prospettive di crescita economica nel metaverso 

Una ricerca condotta dalla società Sensemakers ha rivelato che solo 1 italiano su 4 è consapevole di cosa sia il Metaverso e ritiene pure che possa essere l’evoluzione del web. Ci si aspetta inoltre che porti miglioramenti al nostro modo di fruire lo spazio virtuale rendendolo maggiormente coinvolgente e accessibile. Non solo, l’introduzione del metaverso all’interno della rete potrebbe dare anche una spinta all'evoluzione del web3. Si tratta del prossimo step evolutivo del web che fruiamo oggi e che avrà come centro la decentralizzazione e un'economia che permetterà a tutti, non solo alle big tech, di guadagnare e monetizzare in larga scala. 

Tornado al Metaverso, ci si aspetta che, anche nella sue versione primordiale e non definitiva, porti a guadagni pari a 800 miliardi entro il 2024, ovvero in due anni dal momento in cui stiamo scrivendo. Per JP Morgan si tratterebbe addirittura di cifre sottostimate, tanto che, a suo dire, il metaverso sarà in grado di generare ricavi per un trilione di dollari.

La moda italiana entra nel metaverso

I metaverversi maggiormente conosciuti ed esplorati al momento sono Decentraland, Roblox e Sandbox. Tutti nati da aziende estere, a cui però hanno preso parte e vi stanno partecipando anche oggi aziende Made in Italy. È questo, per esempio, il caso di United Colors of Benetton. All’interno del metaverso di Sandbox è presente un negozio della casa di moda che nel corso della fashion week di Milano ha dato vita ad un vero e proprio capovolgendo dell’esperienza immersiva. 

Solitamente sono le realtà nel metaverso ad ispirarsi a quelle presenti del mondo fisico. United Colors of Benetton ha dato vita ad una esperienza al contrario. È stato infatti lo store in Corso Vittorio Emanuele a Milano ad ispirarsi in tutto e per tutto a quello ospitato in Sandbox. A differenziare le due realtà è stato il modo in cui l’utente poteva fruire il negozio. Nel metaverso infatti i clienti potevano girare e partecipare ad attività e giochi coinvolgenti con lo scopo di guadagnare punti da convertire in buoni da spendere nello store fisico. 

"Lavorare in modo più creativo, simpatico e coinvolgente rende tutto meno alienante" - Rossano Tiezzi

Come cambierà il mercato italiano con l’imporsi del metaverso

United Colors of Benetton è solo un esempio del Made in Italy che entra nel metaverso, ma si tratta di una realtà molto grande e con potenzialità economiche notevoli. Chi invece dovrebbe puntare maggiormente all’ingresso nel metaverso e che ne potrebbe trarre maggiore profitto sono le PMI italiane. 

In italia si sta puntando molto ad una digitalizzazione sempre maggiore per le aziende. Le PMI si trovano, però, in grande difficoltà in questo ambito. Ma la loro importanza per il mercato italiano è notevole, dal momento che da sole coprono il 41% dell’intero fatturato generato in Italia. C’è bisogno quindi che applichino una veloce trasformazione digitale per poter rimanere competitive sul suolo nazionale, ma soprattutto estero. Il PNR da questo punto di vista sta cercando di mandare aiuti, ma anche il Metaverso potrebbe fare la sua parte. 

Permette infatti di raggiungere un pubblico enorme e proveniente da ogni parte del mondo, in poco tempo e con risorse economiche esigue. Non esistono barriere temporali, fisiche e linguistiche nel metaverso e le prospettive di crescita sono esponenziali e non proporzionali al capitale investito. La discriminante tra chi vi trarrà profitto e chi non dipende solo dalla volontà di farne parte. 

Il metaverso mette tutti sullo stesso piano e offre a tutti le stesse opportunità. Se le PMI decideranno di credere in questo progetto potranno ottenere in Italia un potere maggiore rispetto a quel 41% registrato fino ad ora. 

Il metaverso di Advepa 3d for Business, azienda leader in Italia

Come abbiamo visto il metaverso ha notevoli margini di crescita economica. La cosa più affascinante è che è accessibile a tutti i settori e a tutte le realtà, da quelle con maggiori possibilità economiche a quelle con wallet più esigui. Lo sanno bene le aziende che hanno investito in Advepa, azienda leader italiana del metaverso. Advepa opera in Italia da ben 15 anni e a oggi ha attivi ben cinque metaversi commissionati da realtà del nostro territorio ed estere. Le applicazioni sono molteplici e spaziano dal settore del food&beverage, alla cybersecurity, dal mondo della moda a quello dell'ecosostenibilità e tecnologia. Non mancano anche metaversi dedicati al lavoro. 

In un'intervista realizzata dal giornalista Simone Turchetti per il TG2, Rossano Tiezzi, direttore commerciale di Advepa, ha spiegato il presente della realtà virtuale e quali opportunità gli ambienti 3D stanno già creando nel mondo del lavoro. Di seguito potete ascoltare le sue parole.

L’importanza di una corretta sicurezza dati

Tempo di lettura: 2 minutiSICUREZZA DATI - Ma possibile che ancora non si comprenda l'importanza di mettere in sicurezza i nostri dati e quelli aziendali? In realtà è un argomento così importante che la National Cyber Security Alliance (NCSA) e il dipartimento della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti (DHS) hanno dato vita alla campagna Cyber Security Awareness Month. Ovvero hanno dedicato il mese di ottobre 2021 alla sensibilizzazione degli utenti e delle aziende verso il tema della sicurezza dati personali e delle proprie infrastrutture IT.

L’importanza della sicurezza dati

Sono ormai più di venti anni che si parla di trasformazione digitale, ma oggi siamo nel pieno di questa transizione. Il processo si è poi accelerato con l’arrivo della pandemia, che ha dimostrato quanto sia importante usare a nostro vantaggio la tecnologia ed essere in grado di fornire servizi a distanza attraverso l’utilizzo di essa. In questo contesto storico non possiamo rifiutarci di innovare a chiuderci alle novità, ma dobbiamo allo stesso tempo conoscerne vantaggi e rischi.

Uno dei pericoli maggiori che incorriamo in quest’era di trasformazione digitale riguarda la sicurezza dati, personali e/o aziendali. Quando parlo di sicurezza dati mi riferisco a tutte quelle azioni in grado di salvaguardare i dati digitali da azioni indesiderate compiute da utenti non autorizzati. Queste operazioni possono infatti portare a danni enormi per la nostra persona, ma in particolar modo per il nostro business. Si va da un danno di immagine correlato alla reputazione della nostra azienda per arrivare fino a un danno economico. Uno studio condotto da IBM ha dimostrato che il costo medio di una violazione dei dati si aggira sui 3,92 milioni di dollari. Si tratta di una cifra economica enorme, che comprende vari fattori.

I pericoli per la sicurezza dati 

Quando si pensa alla violazione della sicurezza dei nostri dati spesso si fa riferimento solo ad attacchi esterni dovuti ai criminali informatici. In realtà i pericoli sono dovuti anche all’errore umano e all’utilizzo di una tecnologia informatica inadatta. Questi ultimi fattori hanno assunto un’importanza maggiore dopo la pandemia da Covid-19 e l’incremento dello smart working. Con esso è stato accreciuto anche il quantitativo di dati scambiati e informazioni che ogni giorno vengono condivise con un numero crescente di utenti.

Questi processi non sono affatto semplici visto la qualità del comparto tecnologico a disposizione della maggior parte delle aziende e dei livelli di conformità e privacy a cui i dati sono sottoposti. Per questo è importante investire nella sicurezza dati attraverso l’utilizzo di software integrati che garantiscano la protezione end-to-adeguata. Implementare oggi la tecnologia informatica permette di risparmiare domani in seguito alla perdita dei dati.

Affidarsi agli esperti

Purtroppo non esiste la certezza matematica di evitare eventuali attacchi informatici o che per errore venga inviato materiale sensibile al soggetto sbagliato, però si possono mettere in atto soluzioni per evitarlo. Troppo spesso si interviene per riparere i danni, ma in questo caso è necessario prevenirli. Per questo sul mercato sono presenti professionisti di cyber security in grado di fornire l’assistenza più sofisticata e adatta alle nostre esigenze.

L’importante, per noi, è affidarci alle persone giuste, che rispettano standard aziendali alti e la cui esperienza è dimostrata da anni di attività nel settore. Troppo spesso infatti si verificano casi di aziende che cavalcando l’onda della necessità si spacciano per professionisti acclamati, ma in realtà fino a ieri si occupavano di tutt’altro. Scegliere la giusta azienda di cyber security è il primo passo per mettere in sicurezza i nostri dati.

Per saperne di più sul Cyber Security Awareness Month

Il clamore sul Metaverso per il business vale la pena? Parla Oliver Camponovo

Tempo di lettura: 4 minutiMETAVERSO BUSINESS - Benvenuti nella rete di spazi virtuali sempre attivi dove potete mescolarvi e interagire in modi che non avreste mai pensato possibili! Benvenuti nel Metaverso, la nuvola di realtà aumentata, l'universo specchio e l'Internet tridimensionale. Sta arrivando, e sarà enorme!

Il nuovo "buzz" nel mercato è il "metaverso", che sta colpendo Internet come un'onda e catturando l'interesse dell'industria tecnologica e commerciale. Il Metaverso sta guadagnando trazione dove uno dei più popolari siti online sta facendo un rebranding per promuovere questo concetto futuristico.

Cos'è esattamente il METAVERSO?

Il Metaverso può essere pensato come un "habitat virtuale". Cuffie di realtà virtuale, app per smartphone, dispositivi di realtà aumentata e altri gadget sono usati per creare spazi online di comunità virtuali interconnesse dove gli esseri umani possono interagire in modo più realistico e incontrarsi, lavorare e giocare al di fuori dei modi tradizionali di comunicazione.

La parola "metaverso" deriva da "meta", che significa "oltre", e "verso", che si riferisce a "universo". Di conseguenza, si riferisce a un mondo virtuale separato da quello reale, in cui beni fisici come terreni ed edifici possono essere trasferiti per denaro digitale. Gli esseri umani possono ora esplorare luoghi, fare amicizie, comprare cose, sviluppare beni virtuali e persino partecipare a eventi virtuali in questo nuovo "mondo".

L'intero "scenario pandemico" e le tattiche di blocco hanno elevato ancora di più la nozione di Metaverso. Sempre più pubblico sta esplorando il mondo virtuale per il tempo libero e per gli affari a causa delle norme sul lavoro a distanza e la tendenza del "lavoro da casa". Questo ha creato una pletora di opzioni commerciali.

Mentre il Metaverso può essere interpretato in vari modi, tre caratteristiche chiave sono la presenza, l'interoperabilità e la standardizzazione. L'interoperabilità si riferisce al movimento tra i mondi virtuali con avatar e altre cose digitali, e la presenza si riferisce all'esperienza di essere nel mondo virtuale. L'interoperabilità dei servizi e delle piattaforme attraverso il Metaverso è costruita sulla base della standardizzazione.

Perché METAVERSO è importante nel business?

Con il futuro del Metaverso in mente, grandi aziende come Google, Apple, Microsoft e Facebook stanno già pianificando di abbracciarlo prima dei loro concorrenti. Non si può negare che il Metaverso ha il potenziale per rivoluzionare la nostra cultura, società e politica. Tuttavia, ha il potenziale per creare nuove industrie, reti sociali innovative, gadget migliorati e nuovi modelli comportamentali dei consumatori e brevetti.

A causa del modo in cui funziona il Metaverso - la tecnologia blockchain - le aziende possono trarne un profitto significativo. È quasi impossibile manomettere un record dopo che è stato fatto e aggiunto alla catena a causa del suo database decentralizzato condiviso attraverso reti di computer. Questo sistema mantiene l'integrità dei dati ed elimina la possibilità di frode.

Quando si tratta di casi d'uso nel mondo reale, il business dell'intrattenimento è il più importante per i clienti ad utilizzare la realtà virtuale. Il business dell'intrattenimento guadagnerà significativamente dal Metaverso, dalla formazione allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Gettoni non fungibili (NFT)

Gli NFT rappresentano beni virtuali come film e fotografie. Gli utenti che sono registrati sulle blockchain possiedono questi beni virtuali. Ciò rende possibile il commercio e l'accumulo di NFT come beni digitali. Le imprese impiegano gli NFT per scopi promozionali e per monetizzare i loro beni. Marchi popolari come Louis Vuitton e Nike hanno espresso interesse, aprendo nuove opportunità di marketing e promozione. Anche la Coca-Cola produce e vende questi cimeli. Ciò suggerisce che gli NFT hanno il potenziale per diventare uno strumento per i proprietari di imprese per sfruttare le crescenti possibilità del Metaverso.

Il Metaverso può assistere le imprese in una varietà di modi, molti dei quali sono ancora da scoprire, ma che includono:

Il Metaverso può trasformare le relazioni tra clienti e aziende:

Fornendo ulteriori luoghi per i potenziali clienti e migliorando il loro coinvolgimento con i loro prodotti e servizi, possono espandere il loro mercato. Il Metaverso di Sotheby's, un mercato online dove i clienti possono acquistare arte NFT, è il miglior esempio.

Nel Metaverso, l'interesse delle aziende sta crescendo rapidamente. Il settore dell'intrattenimento sta capitalizzando questa opportunità, e i giochi online si stanno evolvendo da semplici videogiochi a un vasto universo, e Roblox e Fortnite sono i migliori esempi.

Su scala tradizionale, il Metaverso può permettere l'ingresso di nuove valute sul mercato

Le imprese possono ora vendere i loro servizi su un mercato completamente nuovo e distinto, mentre le criptovalute blockchain guadagnano popolarità. La migliore caratteristica del Metaverso è la sua natura decentralizzata, che permette alle persone di prendere decisioni piuttosto che averle prese per loro dall'alto. Questo carattere decentralizzato è un segno chiave di come le nuove valute si svilupperanno e di come le nuove imprese opereranno. Le aziende possono ora utilizzare il Metaverso per implementare le loro strategie e concetti di business. Questa tendenza continuerà a migliorare man mano che le criptovalute diventeranno più ampiamente riconosciute e integrate nella società.

Il Metaverse può portare nuovi strumenti di conversazione per migliorare e semplificare il lavoro di squadra

Il Metaverso fornisce nuove modalità di collaborazione e lavoro di squadra per le imprese commerciali, oltre agli incentivi monetari. Durante l'epidemia e lo spegnimento, c'è stata un'impennata nella collaborazione nelle riunioni su Zoom, che era comodo ma anche limitato. Metaverso può aiutare a colmare il divario combinando la convenienza delle conferenze online con l'efficacia delle riunioni di persona attraverso sale conferenze virtuali.

Ci sono dei rischi per le imprese nel Metaverse?

All'epoca, c'erano due pericoli principali associati all'adozione del Metaverso. Il primo è l'imprevedibilità del futuro della tecnologia blockchain, e il secondo è la minaccia della cybersecurity. Questo e qualsiasi altro pericolo associato al Metaverso e ad altre tecnologie blockchain dovrebbe essere monitorato dalle imprese e dalle società.

Take-away

Il Metaverso ha il potenziale per essere un game-changer nel moderno ambiente aziendale, dove la scienza dei dati, la realtà virtuale e l'intelligenza artificiale dettano il tasso di crescita, il profitto e la produttività. Tuttavia, trasferendo tutta la nostra vita su una piattaforma puramente virtuale, il Metaverse innalzerà la tradizionale minaccia di cybersecurity a un nuovo e più serio livello. Il Metaverso, senza dubbio, ci permette di sfuggire ai confini e alle limitazioni del mondo fisico. Tuttavia, il cambiamento è ancora in corso, e c'è ancora molto da imparare.

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Il metaverso non sostituirà la vita vera

Tempo di lettura: 4 minutiMETAVERSO - Ma possibile che non si capisca che la realtà virtuale non sostituirà la vita vera? Il Metaverso riproduce tutto ciò che è presente nella vita reale ma non lo esclude, anzi lo rende più accessibile.

L’origine del Metaverso

Nel mondo dei social e della tecnologia in generale un argomento molto attuale e caldo è quello del “Metaverso”. Si tratta di un progetto che Mark Zuckerberg vuole realizzare nell’immediato futuro, ma un concetto che esiste nella nostra cultura già dai primi anni novanta.

La paternità del termine metaverso è infatti attribuita a Neal Stephenson, che usa questo vocabolo nel suo romanzo fantascientifico Snow Crash, del 1992. Il romanzo è ambientato in un mondo parallelo dove le persone possono interagire tra di loro e con lo spazio circostante attraverso avatar in 3D. All’interno di questo mondo parallelo, rappresentato come una sfera nera, ogni persona con il proprio avatar è in grado di costruire in 3D tutto, dalle case, ai parchi, dagli uffici, ai negozi. Non solo, all’interno del Metaverso ha la possibilità di vivere una vita completamente identica a quella reale.

Il Metaverso oggi

Dagli anni novanta ad oggi il termine è stato più volte ripreso, specialmente nel settore dei videogiochi come Fortnite, ma è stato Mark Zuckerberg a dare una prospettiva più reale al mondo virtuale. Il CEO di Facebook ha affermato di voler dar vita a “un internet incarnato, in cui invece di limitarsi a visualizzare contenuti, ci sei dentro”. L’idea è quella di avere accesso ad un luogo virtuale in cui però poter sperimentare tutte le occasioni che si presentano nella vita reale, come se vi fossimo fisicamente. Ad interagire per conto nostro sarà però un avatar, o nella versione più aggiornata, la nostra stessa proiezione olografica. Quello che fa in sostanza è riunire in un unico posto più tecnologie che riguardano il settore delle e-mail, videoconferenze, blockchain, videogiochi, streaming, tecnologia immersiva 3D. Nell’immaginario del suo ideatore moderno il metaverso rappresenta il “big step” della rivoluzione digitale.

Nel progetto di Zuckerberg il metaverso sarà “una visione che comprende molte aziende”. Tutti potranno abitare questo luogo, ma nessuno lo possederà. Accessibilità e interoperatività saranno le parole chiave a guida del metaverso. Tutti potranno creare, sviluppare contenuti ed essere presenti compresi musei, biblioteche, piazze, giardini, negozi.

Molte aziende hanno cominciato a investire

Per poter rendere l’esperienza ancora più immersiva Zuckerberg nel 2014 ha acquistato il produttore di device VR Oculus per 2 miliardi di dollari. Così facendo vuole cercare nel tempo di rendere il costo di questi dispositivi più economico e accessibile. Oltre a questo, le notizie dicono che Facebook stia investendo 5 miliardi all’anno per dare vita a tutte le tecnologie necessarie a questo progetto. Ma per il suo CEO i ricavi, una volta che il metaverso sarà online, non arriveranno dalla vendita dei dispositivi, ma dalla partecipazione di più persone possibili, che condivideranno la propria economia con quella del metaverso.

Notizia recente riguarda le opportunità di lavoro che Facebook ha in progetto di mettere a disposizione. Una nota ufficiale emessa domenica 17 ottobre 2021 riporta infatti che solo nell’Unione Europea verranno garantiti da Metaverso 10.000 milioni di posti di lavoro, per figure come ingegneri altamente specializzati, ma non solo. Infatti nella nota si legge l’intenzione da parte di Facebook di investire “nel potenziale del talento tecnologico europeo”.

Ad investire non è solo il colosso social più famoso al mondo. Sono molteplici i settori che vogliono farsi trovare pronti. Tra questi troviamo le compagnie telefoniche, l'industria dei videogiochi con Epic Games e il suo Fortnite in vantaggio sulla concorrenza. Ma anche il mercato delle aziende un po’ più piccole sta scoprendo le opportunità che il metaverso offre e ci sono già aziende in grado di farsi trovare pronte quando questo diventerà realtà.

Il Metaverso non minaccia il mondo reale

Se da una parte ci sono molte aziende entusiaste di far parte del progetto Metaverso, ci sono anche molte realtà che gli muovono critiche. La paura principale è quella che un giorno ci si ritrovi a vivere seduti davanti a dispositivi con le nostre riproduzioni 3D a muoversi e interagire per noi. La pandemia che abbiamo mostrato ci ha insegnato come sia semplice comunicare anche senza incontrarsi e quanti vantaggi questo porta portare. Allo stesso tempo però ci ha anche dimostrato quanto sia importante per ognuno di noi il contatto ravvicinato e la condivisione reale di spazi ed esperienze.

Il Metaverso, come tutta la tecnologia legata alla realtà virtuale 3D, non vuole sostituire la vita reale, quella che compiamo all’esterno e che comporta anche il contatto fisico. Il vero scopo della realtà immersiva è quello di sostenere la vita reale, portando sul mercato alternative che permettono di andare a coprire delle mancanze. Per esempio penso a tutte quelle realtà lavorative con pochi strumenti finanziari a disposizione. Per loro acquistare uno spazio all’interno di un Expo o di una fiera in presenza è spesso proibitivo. Ciò però è limitante perché non offre loro la possibilità di ampliare i propri confini lavorativi. Al contrario investire in uno spazio all’interno di un expo virtuale è alla portata di tutti i portafogli aziendali. Così si possono raggiungere clienti in ogni parte del mondo, incrementando le possibilità di crescita del proprio ROI.

Un evento ibrido va a costituire quindi un’opportunità per la vita vera e offre un’interazione ottimale tra vita reale e realtà virtuale. Il metaverso si inserisce in questa concezione andando a riunire in un unico luogo e implementando tutto quello che già abbiamo a disposizione e di cui abbiamo già fatto un’esperienza positiva. Questo concetto inoltre si può applicare a molti ambiti anche al di fuori del settore lavorativo.

Apertura a nuove opportunità

Voglio concludere con una frase presente nella nota di Facebook firmata Nick Clegg, vice presidente global affairs, e Javier Olivan, vice presidente central product services:

“Il Metaverso si basa sull’idea che rafforzando la sensazione di “presenza virtuale”, l’interazione online può diventare molto più vicina all’esperienza che si ha con le interazioni di persona. Il Metaverso ha il potenziale di aiutare a sbloccare l’accesso a nuove opportunità creative, sociali ed economiche.”

Il metaverso scalabile di Advepa Communication

Tempo di lettura: 2 minutiMETAVERSO SCALABILE ADVEPA COMMUNICATION - Il 15 e 16 ottobre 2021 si è tenuta a Lugano la 25° edizione del Premio Möbius. Nella giornata di sabato sono stati presentati i progetti finalisti nelle categorie Grand Prix Möbius Suisse, Grand Prix Möbius Editoria Mutante, Möbius Giovani. Tra i finalisti nella categoria Editoria Mutante fiere e congressi immersivi di qualità c’era anche Swiss Virtual Expo, e il metaverso scalabile di Advepa Communication.

Il Premio Möbius

Il Premio Möbius è stato istituito dalla CIttà di Lugano e dalla Radiotelevisione Svizzera nel 1997, in collaborazione con il Prix Mobius International. Con il patrocinio dal 2015 della Fondazione Möbius Lugano per lo sviluppo della cultura digitale. La Fondazione si propone di sviluppare iniziative volte alla divulgazione e alla valorizzazione dei grandi temi della cultura digitale nei suoi vari aspetti, soprattutto umanistici e artistici, che toccano tematiche di grande rilevanza per l'evoluzione sociale.

Sono tante le “era geologiche” che hanno caratterizzato i cambiamenti della nostra società digitale negli ultimi venticinque anni e per cercare di capire dove stiamo andando servono riflessioni profonde e qualificate sui pilastri del nostro convivere civile: città e democrazia ne sono un esempio imprescindibile, così come le sfere culturali che fanno da sfondo ai diversi Möbius incontri del Venticinquesimo.

Riconoscimento al metaverso scalabile di Advepa Communication

Swiss Virtual Expo, realizzato mediante la tecnologia per ambientazione immersive 3D di Advepa Communication, si è aggiudicato il Premio Möbius nella categoria “Editoria Mutante con questa motivazione:

“Premiamo Swiss Virtual Expo per la capacità di progettare un metaverso scalabile, ecologico, utilizzabile anche al di fuori di occasioni espositive specifiche in cui proporre ed espositori ed utenti forme di co-creazione di contenuti e di spazi espositivi.”

Advepa si impegna infatti a realizzare e offrire alle aziende una tecnologia scalabile che non lasci indietro nessuno. All’interno delle ambientazioni immersive realizzate tutti possono trovare uno spazio e personalizzarlo, con investimenti minimi. I prodotti dell’azienda sono alla portata di tutti, con la possibilità di ricavarne profitti non proporzionati, capaci di incrementare il proprio ROI.

Vinophila, il primo Expo virtuale dedicato al mondo del vino

Tempo di lettura: 4 minutiVINOPHILA - Già prima della pandemia, ma con maggior ragione dopo, abbiamo cominciato a trasferire la nostra vita online. Questo ci porta a dipendere da essa e a chiedere un suo continuo aggiornamento e miglioramento, per rendere l'esperienza di internet più reale possibile. Una delle cose che fino ad ora mancava era la possibilità di essere in rete e poter condividere anche uno spazio con cui poter interagire e poter compiere virtualmente tutto quello che possiamo fare nella vita reale. A dare una soluzione a ciò è intervenuto Mark Zuckerberg e la sua idea di metaverso e c’è chi già fa delle prove, come Vinophila, il primo Expo virtuale dedicato al mondo del vino.

Il metaverso

Chi segue un po’ le notizie relative ai grandi colossi informatici, o segue il mondo fantascientifico, avrà già sicuramente sentito parlare del termine “Metaverso”. Ma andiamo a spiegare di cosa stiamo parlando e di ciò che attualmente si sta muovendo intorno a questo concetto. La parola è composta dal prefisso “meta” che significa “oltre” e da “universo”. La paternità di metaverso è da attribuirsi a Neal Stephenson, che usa questo termine nel suo romanzo fantascientifico Snow Crash, del 1992. Il romanzo è ambientato in un mondo parallelo dove le persone possono interagire tra di loro e con lo spazio circostante attraverso avatar rappresentanti se stessi. Dagli anni novanta ad oggi il termine è stato più volte ripreso, specialmente nel settore dei videogiochi come Fortnite, ma è stato Mark Zuckerberg a dare una prospettiva più reale al mondo virtuale.

Il CEO di Facebook ha affermato di voler dar vita a “un internet incarnato, in cui invece di limitarsi a visualizzare contenuti, ci sei dentro”. L’idea è quella di avere accesso ad un luogo virtuale in cui però poter sperimentare tutte le occasioni che si presentano nella vita reale, come se vi fossimo fisicamente. Ad interagire per conto nostro sarà però un avatar, o nella versione più aggiornata, la nostra stessa proiezione olografica. Nell’immaginario del suo ideatore moderno il metaverso rappresenta il “big step” della rivoluzione digitale.

L’economia del metaverso

Nel progetto di Zuckerberg sarà “una visione che comprende molto aziende, l’intero settore”. Tutti potranno abitare questo luogo, ma nessuno lo possederà. Accessibilità a interoperatività saranno le parole chiave che guideranno il metaverso. Tutti potranno creare, sviluppare contenuti ed essere presenti compresi musei, biblioteche, piazze, giardini, negozi. Per poter rendere l’esperienza ancora più immersiva Zuckerberg nel 2014 ha acquistato il produttore di device VR Oculus per 2 miliardi di dollari. Così facendo vuole cercare nel tempo di rendere il costo di questi dispositivi più economico e accessibile. Oltre a questo, le notizie dicono che Facebook stia investendo 5 miliardi all’anno per dare vita a tutte le tecnologie necessarie a questo progetto. Ma per il suo CEO i ricavi, una volta che il metaverso sarà online, non arriveranno dalla vendita dei dispositivi, ma dalla partecipazione di più persone possibili, che condivideranno la propria economia con quella del metaverso.

Per essere un metaverso completo deve, infatti, essere integrato con un’economia funzionante. A questo aspetto stanno puntando i massimi vertici del settore crypto che vogliono usare questo strumento per separare definitivamente la finanza tradizionale dalla blockchain. I partecipanti potranno portare con se’ nello spazio alternativo i propri beni e tutti gli acquisti fatti sia dentro che fuori, come app, vestiti, accessori e molto altro.

Vinophila

Si chiama Vinophila ed è il primo Expo virtuale dedicato al mondo del vino e dell’agroalimentare: una piattaforma 3D immersiva dove è possibile svolgere direttamente dal proprio computer o smartphone tutte le attività che si fanno normalmente in una fiera: visitare stand; incontrare produttori; richiedere materiale o campioni; ottenere l’accesso ad una degustazione; partecipare a seminari ed eventi; avviare trattative commerciali. Ma tutto questo sarà possibile farlo da remoto, tramite un Avatar, senza muoversi dal proprio ufficio o dal luogo in cui ci troviamo in quel momento.

A lanciare Vinophila è una startup triestina, Labhornet, cui partecipano diverse realtà del mondo del vino, guidata da Lorenzo Biscontin, manager e docente universitario, con una lunga esperienza internazionale dell'agroalimentare di eccellenza. Ad affiancarli in questo progetto c’è Advepa Communication e la sua esperienza decennale nel campo delle fiere e dalla tecnologia immersiva 3D.

Le parole degli addetti ai lavori

“Vinophila va nella direzione della convergenza tra ambito fisico ed ambito digitale in un’unica realtà. Si tratta dell’idea di metaverso che tanto ha fatto discutere recentemente e che nella visione di Labhornet è un concetto logico prima ancora che tecnologico” - Afferma Lorenzo Biscontin

“Non ci sono soltanto le manifestazioni fieristiche – aggiunge l’AD di Labhornet -: pensiamo alle centinaia di eventi legati all’agroalimentare che possono convogliare sul territorio un numero limitato, ad esempio, di buyer o opinion-maker: con Vinophila questi eventi possono essere rilanciati nel mondo, su una platea molto più vasta di operatori commerciali, giornalisti e semplici appassionati, moltiplicando la visibilità ed i risultati economici”.

Un futuro lontano ma non così troppo

Ancora siamo lontani dalla visione completa di metaverso che Zuckerberg ha presentato, ma non così tanto quanto si potrebbe pensare. Nel mondo sono molte le tecnologie che presentano similitudini e che hanno già imboccato la strada per farsi trovare pronti nel momento in cui il metaverso farà ufficialmente il sui ingresso nel mercato. Tra questi c’è Advepa Communication, e a spiegarlo e Rossano Tiezzi, direttore commerciale dell'azienda:

“Advepa da sempre si prefigge lo scopo di anticipare i tempi e offrire i migliori servizi ai propri clienti. Oggi la trasformazione digitale vede il mercato proiettato verso il Metaverso: Advepa Communication ne fa già parte e Vinophila ne è un esempio”.