EMOZIONI ARTE MANAGER - Ad ognuno di noi nella propria vita è capitato di trovarsi in situazioni in cui le emozioni hanno preso il sopravvento. Per alcuni questo evento si manifesta spesso, per altri molto raramente. La vita ci insegna che le nostre emozioni sono importanti e non dobbiamo evitarle, siano esse buone o cattive. Quello che però dovremmo cercare di fare è impare a conoscerle, comprenderle e saperle gestire per non farci sopraffare. Le nostre reazioni definiscono chi siamo e per questo è importante prevederle in modo da correggerci in tempo. Questo concetto è quanto mai importante per tutti coloro che si trovano a dover sopportare grandi responsabilità, come per esempio manager, insegnanti, medici e atleti.
Vi siete mai chiesti qual è il segreto del successo dietro ai grandi atleti e cosa sia importante oltre al talento? Riccardo Ceccarelli sì. Egli è il fondatore di Formula Medicine e da oltre 15 anni ha studia i metodi per un perfetto allenamento fisico e mentale per i piloti di formula 1 e non solo. Nel suo libro “Cervello super veloce, il metodo rivoluzionario” spiega dettagliatamente i passi che lo hanno portato alla delineazione del Mental Economy Training. La cosa più importante che è arrivato a capire è che per avere successo nello sport si deve riuscire ad allenare anche il cervello, alla pari di tutti gli altri muscoli del corpo.
I suoi studi però gli hanno permesso di capire che l’atteggiamento che contraddistingue un buon pilota è necessario anche a tutto il resto della popolazione. Molto importante però è soprattutto per i manager che ogni giorno si trovano a dover prendere decisioni difficili molto velocemente e devono saper rispondere efficacemente ad ogni crisi gli si pone davanti senza cadere in balia delle emozioni.
Nel suo libro si legge:
“Comprendere la dinamica delle nostre decisioni e delle nostre reazioni nei momenti di pressione è un’arma formidabile per il miglioramento. Se siete un manager, fate attenzione a cosa succede nel vostro team quando la situazione si fa caotica o le scadenze sono pressanti: forse i problemi che emergono non sono anomalie, ma segnali di debolezza che ci sono sempre stati.”
Egli consiglia, ogni volta che ci troviamo di fronte ad una situazione difficile, sia essa andata bene o male, di fermarci e porci queste domande:
Se davanti a queste domande ci rendiamo conto di rispondere in maniere negativa, non dobbiamo abbatterci. Questo infatti significa solamente che dobbiamo imparare a conoscersi maggiormente e a gestire le emozioni che ci assalgono ogni volta. Così facendo saremo in grado si gestirle nelle prossime occasioni. Seguendo i suoi allenamenti presso la sua palestra mentale sono molte le tecniche che saremo in grado di apprendere, ma già nel libro offre dei suggerimenti ed è qui che entra in gioco l’arte.
Tra i consigli che egli offre per prepararsi ad un evento importante ed evitare il sopravvento delle emozioni propone:
“Scegliete un quadro e osservatelo minuziosamente. Scandagliate ogni millimetro, ogni particolare, ogni dettaglio, cercando di memorizzarlo. Chiudete gli occhi e ricreatelo visualizzandolo nella vostra mente.”
Ceccarelli propone l’arte come mezzo di “ distrazione” per controllare le nostre emozioni, ma più volte sottolinea quanto sia importante saperle riconoscere per attuare il metodo di allenamento che più ci porterà a migliorare. Per fare questo allora potrebbe tornarci utile il progetto realizzato da Alan Cowen e Dacher Kelter. I due infatti hanno dato vita a Art Emotions Map. Lo studio, nato da una ricerca dell’Università di Berkley, in California, appena messo online da Google Arts & Culture, permette di navigare attraverso una selezione di 1500 opere d’arte (di svariati ambiti ed epoche) seguendo criteri “emozionali”.
La pagina web presenta tante mini immagini, che aspettano di essere aperte, raggruppate per colori e parole. Facendo riferimento alle loro componenti emozionali, questi grappoli di palline in movimento sono affiancati secondo una studiata corrispondenza cromatica.
L’arte ha assunto, nel corso dei secoli, numerosi significati, passando dall’essere il primo mezzo di comunicazione fino a diventare oggetto di proficui investimenti. Soprattutto questo ultimo aspetto l’ha portata ad interessare un pubblico sempre più ampio e inaspettato. Con gli studi del dottor Ceccarelli e la mappa interattiva di Alan Cowen e Dacher Kelter, sono certa che saranno ancora di più le persone che si interesseranno all’arte e impareranno a guardarla con occhi diversi.Per conoscere più nel dettaglio il progetto Art Emotions Map cliccate qui