L’annuale tavola rotonda sull’idrogeno, giunta alla sua quinta edizione, ha recentemente messo in luce il ruolo crescente di questa risorsa nel settore marittimo e della nautica da diporto. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco, dalla Missione per la Transizione Energetica di Monaco e dallo Yacht Club de Monaco, in concomitanza con l’Energy Boat Challenge, una manifestazione dedicata alle propulsioni alternative.
Tra i protagonisti della giornata, SBM Offshore ha presentato le sue iniziative per la transizione energetica. Francesco Prazzo, amministratore delegato di SBM Offshore, ha spiegato l’importanza di investire in competizioni come la Monaco Energy Boat Challenge, che promuovono l’ingegneria del futuro. SBM Offshore ha sviluppato un sistema galleggiante per la produzione di idrogeno per alimentare le barche, focalizzandosi anche su soluzioni commerciabili come l’ammoniaca, un combustibile alternativo emergente nel settore nautico. L’azienda sta esplorando sia terminali per l’offloading nell’immediato, sia l’utilizzo futuro di FPSOs (Floating Production Storage Offloading Units) per la produzione di ammoniaca.
NatPower H ha segnato un traguardo significativo annunciando la finalizzazione del primo rifornimento di idrogeno durante l’evento nautico. L’operazione, supportata da Linde Gas, ha rifornito diverse imbarcazioni, tra cui MadBlue Marine P-01, Inocel-Poseidon e il Riviera Racing dell’Università di Cambridge. Quest’ultimo team di studenti ha l’obiettivo di dimostrare la fattibilità dell’idrogeno come combustibile per un futuro marittimo più sostenibile.
Andrea Minerdo, CEO di NatPower H, ha espresso entusiasmo per l’introduzione dell’idrogeno verde nelle competizioni nautiche, sottolineando l’importanza di unire innovazione tecnologica e rispetto per l’ambiente. Ha inoltre ribadito l’impegno dell’azienda a promuovere soluzioni energetiche sostenibili.
Il dibattito sull’utilizzo dell’idrogeno nel settore marittimo continua, con una delle principali domande che emergono: “Cella a combustibile o motore a combustione interna a idrogeno?” Jules Billiet, CEO di Inocel, ha evidenziato che, sebbene l’idrogeno sia una risorsa chiave per la decarbonizzazione, la mancanza di infrastrutture ne sta rallentando l’adozione. Tuttavia, le celle a combustibile si stanno dimostrando molto efficienti per un uso intensivo, e i motori a combustione interna a idrogeno (H2ICE) rappresentano una soluzione promettente per accelerare lo sviluppo dell’ecosistema.