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Quanto costa diventare un pilota di Formula 1?

8 Febbraio 2023
- Di
Viola
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La monoposto ferrari di Charles Leclerc ai box per il cambio gomme con i meccanici intorno
Tempo di lettura: 5 minuti

Grazie alla serie Netflix, Drive to Survive, e a altre scelte attuate dal Liberty Media, la Formula 1 sta vivendo un nuovo momento di gloria tanto da aver conquistato anche il pubblico USA. Tra i ‘nuovi’ tifosi molti sono giovanissimi che hanno ancora l’età giusta per poter tentare una carriera in questa serie automobilistica. Ma quanto si deve investire economicamente anche solo per sperare di arrivare vicino a ottenere uno di quei 20 ambitissimi sedili? Vediamolo insieme partendo dal raccontare cosa è successo a Nick De Vries

Vicenda De Vries

Il 5 marzo avrà ufficialmente inizio la stagione 2023 di Formula 1. Al via in Bahrain ci sarà anche Nick De Vries che farà il suo esordio come pilota ufficiale a bordo della monoposto dell’AlphaTauri. Prima ancora del primo spegnimento dei semafori il pilota olandese ha già fatto parlare di sì. Il primo campione del Mondo di Formula E è stato citato in giudizio presso i tribunali olandesi da Jeroen Schothorst perché accusato di aver nascosto informazioni e violato accordi relativi a un contratto di prestito stipulato nel 2018. 

Il quotidiano olandese FD riporta che il campione olandese, per correre in Formula 2, con la scuderia Prema, abbia chiesto a Investrand, società di investimenti, con la clausola di un pagamento di interessi pari al 3% all’anno a cui aggiungere una percentuale di ricavi ottenuti nel caso in cui l’olandese fosse riuscito a conquistare un sedile nella massima serie. 

Nell’accordo sarebbe stata anche inserita un’altra clausola che lo avrebbe fatto saltare nel caso in cui De Vries non fosse riuscita ad arrivare in Formula 1 entro il 2022.  

Il pilota avrebbe quindi provveduto a pagare i 190 milioni di euro di interessi dovuti, ma si sarebbe ritenuto libero dal presto dal momento che non aveva nessun contratto in F1 per il 2022. Schothorst però non sarebbe stato dello stesso avviso e avrebbe così deciso di citarlo in giudizio. Motivo? Sarebbe convinto che l’olandese non avrebbe fornito tutte le informazioni richieste relative ai guadagni ricevuto e ai contratti stipulati con le varie scuderie (De Vries nel corso del 2022 ha effettuare sessioni di prove libere ufficiali con AlphaTauri, Aston Martin, Mercedes e una gara con Williams). 

Le dichiarazioni di Schothorst ai media olandesi

"Permettetemi di dire, innanzitutto, che ritengo fantastico che Nyck sia diventato un pilota di Formula 1 di successo e che ci saranno due piloti olandesi al via del Gran Premio d'Olanda in agosto.

Abbiamo investito nella carriera di De Vries in un momento cruciale e quando nessun altro voleva più farlo. Ora abbiamo opinioni diverse sull'interpretazione dell'accordo che abbiamo stipulato all'epoca.

Cose del genere accadono e di conseguenza, purtroppo, non possiamo evitare di portare la questione in tribunale. Avremmo davvero preferito che le cose andassero diversamente, ma ciò non toglie che, da appassionato di motorsport, auguro a Nyck ogni successo possibile per il prosieguo della sua carriera".

La risposta di De Vries 

La decisione del tribunale è attesa entro la fine di febbraio. Nel frattempo, afferma l’avvocato Jeroen Bedaux, De Vries avrebbe negato le accuse e si sarebbe detto anche disposto a pagare l’intera cifra del prestito oltre agli interessi, ma la proposta sarebbe stata rifiutata; allo stesso modo in cui, sempre secondo l’avvocato, de Vries avrebbe rifiutato la richiesta di  Schothorst di fargli da manager. 

Ma perché De Vries ha avuto bisogno di una così ingente sponsorizzazione? Perché diventare piloti di Formula 1 non costa solo a livello di sacrificio per il corpo e per la propria vita, ma soprattutto in termini economici, fin dall’inizio con i kart. 

Quanto costa diventare pilota di Formula 1? Le cifre dai Kart fino alla massima serie

Il costo per diventare un pilota di Formula 1 dipende da molte variabili, tra cui la formazione, la carriera e le opportunità di sponsorizzazione. In generale, si stima che il costo totale per diventare un pilota di Formula 1 possa superare i milioni di euro.

  1. Formazione: per diventare un pilota di Formula 1, è necessario prima acquisire esperienza nei campionati junior, come la Formula 3 o la Formula 2, che possono costare diverse centinaia di migliaia di euro all'anno.
  2. Carriera: una volta che un pilota ha acquisito abbastanza esperienza e risultati nei campionati junior, potrà cercare di ottenere un contratto con una squadra di Formula 1. Il costo dipenderà dalla squadra e dal budget a disposizione.
  3. Sponsorizzazione: molti piloti cercano di ottenere sponsorizzazioni per finanziare la loro carriera, ma anche questo dipenderà dalla loro popolarità e dai risultati ottenuti.

Ma andiamo nel dettaglio utilizzando i dati forniti da Ralf Schumacher, ex pilota e fratello di Michael e padre di David, pilota di Formula 2 e 3. 

Kart

“Si inizia dai Kart. Una stagione intera richiede almeno 30.000 euro, una cifra difficile da sostenere per molte famiglie. Quando si passa al karting internazionale le cifre aumentano ancora, ci vogliono circa 250.000 euro”.

Ma possiamo andare ancora più nel dettaglio. Per iscriversi al campionato nazionale di Kart bisogna avere compiuto 7 anni di età e avere a disposizione due go-kart che in media valgono a testa 2.500 euro e la quota d’iscrizione pari a circa 20 mila euro. A queste somme poi vanni aggiunte tutte quelle relative ai costi di trasporto e di soggiorno nelle varie località dove si svolgono le gare. 

Al raggiungimento dei 13/15 anni di età e dell’esperienza giusta il pilota può provare ad iscriversi al Campionato Mondiale di Kart. In questo caso la quota varia in base all’anno di iscrizione: 

  • primo anno € 60,000 
  • secondo anno € 72,000 
  • dal terzo anno e successivi € 75,000.

Mentre il mezzo passa dai 2.5 mila euro cadauno a una cifra che varia dai 18 ai 25 mila. 

Formula Regional e Formula 4

“Una stagione in Formula 4 costa circa 300.000 euro, non impossibile con qualche sponsor”.

Una volta terminata l'esperienza dei kart, verso i 16 anni è possibile cominciare la propria carriera nei vari campionati di Formula 4 in Francia, Italia e Germania ad esempio. In queste categorie il costo di iscrizione ha un valore iniziale di 155,000 per arrivare a 180 mila nelle stagioni successive. 

Per quanto riguarda il mezzo invece, questa volta siamo di fronte a delle vere e proprie monoposto, con un prezzo di partenza pari a 33 mila euro. A ciò, come per i kart, vanno aggiunti i costi di trasporto e di soggiorno nelle varie località dove si svolgono le gare. Ingenti sono anche le spese per gli equipaggiamenti: casco, tuta, scarpe, guanti - che ad oggi hanno già integrati i vari sensori anche in queste categorie minori. Sommando tutto si fa presto ad arrivare ai 300 mila euro dichiarati sa Schumacher. 

Formula 3

“Con la Formula 3 le cifre aumentano sensibilmente, servono tra i 900.000 euro ed 1,3 milioni per potervi competere”.

Se si ha il talento e la liquidità necessaria si può arrivare in Formula 3. In questo caso il costo di iscrizione è di circa € 550,000. Le monoposto richieste sono 2 con un valore singolo tra i 110 e i 150 mila euro  Anche in questo caso vanno aggiunte tutte le altre tipologie di spese. 

Formula 2, ex GP 2

“In Formula 2 non si scende mai sotto i 2 milioni, ma facilmente si arriva a spenderne 3 in una singola stagione”.

Arrivati il Formula 2 le spese vengono divise anche con il team, anche se non in modo equo. A pilota spetta coprire circa il 70% delle spese, mentre alla squadra il 30%. Il pilota dovrà quindi racimolare circa 2 milioni dagli sponsor per entrare nel team a cui poi aggiungere € 2.015,000 per la prima stagione e 2.115 milioni per la seconda ed eventuali successive. 

Formula 1

Se si è riusciti ad arrivare in F1 si può tirare un tiro di sollievo dal punto di vista economico. Essere un cosiddetto ‘pilota con la valigia' non fa poi così male, ma se si ha talento ci si può arrivare comunque. In questo caso sono i team a sostenere le spese, ma i prezzi variano in base ai risultati ottenuti di stagione in stagione. Si parte da una base fissa di  € 550,000 che sale in base al piazzamento ottenuto nella classifica costruttori dell’anno precedente. 

Avere un determinato pilota rispetto ad un altro può però aiutare nell’attirare sponsor che possono investire nel team e quindi nello sviluppo della monoposto per fare sempre meglio.

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