Sembrerebbe che il gruppo Stellantis stia guardando al Marocco come possibile base dei propri investimenti. La domanda è semplice: perché lo fa ? perché ci sono tanti inventivi fiscali per le imprese che decidono di stabilire la loro produzione nel territorio del Marocco.
La ZES ( Zona Economica Speciale ) è di fatto un’“arma” per poter invogliare imprese a investire in un territorio offrendo incentivi fiscali, agevolazioni burocratiche e per attenuare il costo del lavoro; a tutto questo sommando la vicinanza e la disponibilità di un efficiente ed efficace sistema infrastrutturale ubicato nelle immediate vicinanze, in genere un aeroporto, un porto, con ferrovie e strade facilmente raggiungibili.
In diversi Paesi del mondo le ZES sono utilizzate da anni, alcuni hanno addirittura quasi “istituzionalizzato” tale strumento, estendendolo a gran parte del territorio nazionale.
Per capire bene il funzionamento della ZES vediamo ad esempio come sono strutturate le ZES a Tangeri :
TANGER MED si trova in una posizione strategica a 14 km dalla Spagna e sulla via di passaggio tra Asia, Europa e America; è circondato da una zona franca di attività industriali e logistiche. Tanger Med non è solo porto: è una piattaforma logistica ed industriale di livello intercontinentale interamente gestito dalla Tanger Med special Agency (TMSA).
Tanger Med è anche una Grande Piattaforma Industriale (GIP) che comprende:
È poi presente una zona dedicata alle attività offshoring (Tetouan Shore) che è un outsourcing di servizi call center e che rappresenta un richiamo al nearshoring europeo con un’area di 28 ettari, un investimento complessivo di 120 mln€ e la creazione di complessivi 12 mila posti di lavoro.
Tanger Med prevede speciali procedure doganali, amministrative e sociali:
L’insediamento imprenditoriale è anche facilitato dalla presenza di nuove infrastrutture, ampi spazi per lavorare le merci ed efficienti collegamenti stradali, ferroviari e aeroportuali.
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In ITALIA ecco la norma: Beneficio fiscale previsto dall’art.5 della L.12 agosto 2017 n.123 ;
Credito d’imposta Art.5 co.2
In relazione agli investimenti effettuati nelle ZES, il credito d’imposta di cui all’articolo 1, commi 98 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015 n. 208, è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2020 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui al medesimo articolo 1, commi 98 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.
Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nell’area ZES per almeno sette anni dopo il completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti;
le imprese beneficiarie non devono essere in stato di liquidazione o di scioglimento.
Il riconoscimento delle agevolazioni fiscali è soggetto alle seguenti limitazioni:
Dal punto di vista doganale i vantaggi per le imprese consistono nella velocizzazione delle procedure e nelle agevolazioni doganali di natura sospensiva riguardanti, ad esempio, i dazi e l'IVA. Bisogna precisare che ancora nulla di realmente concreto si è fatto per rendere operativa questa legge in Italia e poi come al solito ci annodiamo su norme contorte e difficili!!!
MA COSA CI VUOLE A SCRIVERE COME FANNO GLI ALTRI : PER DIECI ANNI PAGHI IMPOSTE RIDOTTE SE INVESTI IN QUESTE ZONE E SE PORTI INVESTIMENTI TECNOLOGICI ED INDUSTRIALI (perché il credito d’imposta )?? perché sempre dobbiamo creare la giungla delle interpretazioni e dei nodi? L’attuale Governo Italiano lo può fare perfettamente perché ha la visione e la coscienza del problema.
USIAMO ANCHE LA PAROLA ESENZIONE LIMITATA NEL TEMPO così come fanno gli altri! CHIAREZZA ,SEMPLICITA’ , APPROCCIO CONCRETO E PRATICO!!!
Pensate Tanger in mezzo al deserto cosa è riuscita a fare; ma vi immaginate in ITALIA CHE INDOTTO ESTERNO CI SAREBBE INTORNO ALLA ZES !!!!!
Stellantis ha cominciato a studiare ed a verificare dove poteva avere più vantaggi legali-fiscali-economici rispetto all’Italia; immediatamente una parte d’Italia si è scagliata contro Stellantis senza domandarsi il perché di questa scelta. Uno Stato illuminato deve semplicemente cercare di capire perché l’impresa sta trasferendo la sua sede all’ estero e poi semplicemente cercare di ricreare in Italia quelle stesse condizioni ( o migliori ) economiche-giuridiche che la Stellantis sta trovando in Marocco.