#ANATALEREGALAILVINO - Mi hanno inviato ad una cena dell’ultimo minuto e non posso presentarmi a mani vuote, cosa potrei portare? Vorrei regalare una bottiglia di bollicine a Daniele e Laura, ma apprezzeranno? Non ho fatto alcun regalo a mio suocero per questo Natale, se gli facessi una buona bottiglia di vino rosso? Queste sono solo alcune delle domande con variazione sul tema che almeno una volta, con l’avvicinarsi delle feste natalizie ci ritroviamo a porci. Trovare una soluzione a questi dubbi non è mai semplice. Questo anno in nostro soccorso arriva Vinophila con l’iniziativa #anataleregalavino.
#anataleregalailvino è l’hashtag con cui Vinophila si fa portavoce di un’iniziativa social in vista dell’imminente Natale. Capiamo l’obiettivo del progetto dalle parole di uno dei suoi ideatori Lorenzo Biscontin, ideatore e amministratore di Vinophila.
“Tanti consumatori nel timore di sbagliare, rinunciano all’acquisto. Noi crediamo che il piacere del vino vada goduto in modo più spontaneo e naturale. Regalando una bottiglia non si sbaglia mai perché il vino è pensiero, condivisione, emozione e non da ultimo scoperta: se non si conoscono i gusti della persona a cui è destinato, basterà sceglierne una che ci piace. Potremo così donare e condividere una parte di noi”.
Parte dell’iniziativa comprende anche il coinvolgimento sui social. Chiunque vuole partecipare può scaricare il logo dal sito di Vinophila e condividerlo sui social insieme alle immagini dei vini regalati.
L’avvento del Natale 2021 per il settore enogastronomico potrebbe andare incontro ad un grosso problema legato all’introduzione di nuove restrizioni per il contenimento della pandemia. Allo stesso tempo questo pericolo potrebbe essere arginato grazie alla vendita online di prodotti, come bottiglie di vino e necessario per pacchi alimentari, da portare come dono.
La ricerca condotta da Trade Lab riporta che il consumo di cibi e bevande chiuderà il 2021 con un fatturato di 66 miliardi di euro. Il comparto che funziona meglio è quello del spirits e vini che segnano un incremento dell’11%. Il settore che sta vivendo il suo momento di gloria è quello degli spumanti italiani. La domanda è molto attiva sia nel nostro paese che all’esterno. Emblematico è il caso di Asti, spumante spesso legato al solo periodo delle feste, per via della sua connotazione dolce, ma che oggi si sta sempre più affermando nel mercato mondiale, durante l’arco di tutto l’anno.
Angelo Peretti, su Internet Gourmet, ha affermato:
“Se guardiamo all’export, in realtà i volumi sono così piccoli che è difficile fare delle distinzioni. Il 90% del Franciacorta viene consumato in Italia, il Trentodoc fa solo 8 milioni di bottiglie… Però anche questi sono vini che quest’anno stanno andando molto bene, perché c’è meno prodotto rispetto alla richiesta. All’estero arrivano gli spumanti che fanno grandi numeri, come i 700 milioni di bottiglie del Prosecco, e perfino l’Asti”.