Icona di facebookIcona di InstragramIcona del social X

GenZ e Millennial al lavoro: 5 falsi miti smentiti dallo studio Grafton

25 Giugno 2025
- Di
Viola
Condividi:
Categorie:
GenZ e Millennial lavoro 5 falsi miti studio Grafton
Tempo di lettura: 2 minuti

Cinque stereotipi da rivedere, un cambio di paradigma da comprendere. È quanto emerge dall’ultima indagine condotta da Grafton, brand specializzato in Professional Recruitment di Gi Group Holding, che ha raccolto le opinioni di giovani professionisti già inseriti o in ingresso nel mercato del lavoro italiano.

I 5 falsi miti smontati dalla ricerca

Lo studio, intitolato Comprendere per competere: insight e sfide nella talent attraction delle nuove generazioni, punta a sfatare alcuni dei luoghi comuni più diffusi su GenZ e Millennial. Un passaggio necessario, sottolineano i ricercatori, per supportare le imprese nella sfida contro il talent shortage e migliorare le strategie di attrazione e retention.

  1. Non sacrificano la loro routine personale
    In realtà, il 60% dei giovani sarebbe disposto a rinunciare ad abitudini personali e familiari per un lavoro con buone prospettive economiche. La percentuale sale al 67% tra gli under 30.
  2. Vogliono solo lavoro flessibile
    Il lavoro agile è apprezzato, ma non è decisivo: 7 su 10 accetterebbero anche un impiego senza smart working, se motivati da altri fattori.
  3. I valori collettivi sono prioritari
    La sostenibilità e la diversity contano, ma a guidare le scelte lavorative sono un clima positivo in ufficio (70%) e percorsi di crescita chiari (51%).
  4. Guardano all’estero per sfiducia nel Paese
    Solo il 28% cerca opportunità all’estero per mancanza di fiducia nel sistema Italia. Le vere leve sono stipendi più alti (54%) e desiderio di esperienze personali (42%).
  5. Cercano solo work-life balance
    L’equilibrio vita-lavoro è importante, ma retribuzione (40%) e stabilità economica (37%) sono ancora più determinanti nel cercare o cambiare lavoro.

Ascoltare per attrarre: un nuovo approccio per le imprese

Secondo Francesco Manzini, Amministratore Delegato di Grafton, i risultati parlano chiaro:

“Comprendere le nuove generazioni richiede la volontà di ascoltarle con attenzione, liberandosi da letture superficiali. I dati evidenziano un vero mutamento di paradigma: queste generazioni rivendicano autonomia, equilibrio e riconoscimento.”

Per le aziende italiane, questo significa ripensare i modelli di talent attraction, valorizzando i criteri valoriali e le aspettative di GenZ e Millennial. Il lavoro di Grafton si inserisce proprio in questo scenario, offrendo strumenti e chiavi di lettura aggiornate per affrontare le sfide del futuro del lavoro.

Tags:
Icona di facebookIcona di InstragramIcona del social X
Copyright @Finanze Investimenti Criptovalute