Cinque stereotipi da rivedere, un cambio di paradigma da comprendere. È quanto emerge dall’ultima indagine condotta da Grafton, brand specializzato in Professional Recruitment di Gi Group Holding, che ha raccolto le opinioni di giovani professionisti già inseriti o in ingresso nel mercato del lavoro italiano.
Lo studio, intitolato “Comprendere per competere: insight e sfide nella talent attraction delle nuove generazioni”, punta a sfatare alcuni dei luoghi comuni più diffusi su GenZ e Millennial. Un passaggio necessario, sottolineano i ricercatori, per supportare le imprese nella sfida contro il talent shortage e migliorare le strategie di attrazione e retention.
Secondo Francesco Manzini, Amministratore Delegato di Grafton, i risultati parlano chiaro:
“Comprendere le nuove generazioni richiede la volontà di ascoltarle con attenzione, liberandosi da letture superficiali. I dati evidenziano un vero mutamento di paradigma: queste generazioni rivendicano autonomia, equilibrio e riconoscimento.”
Per le aziende italiane, questo significa ripensare i modelli di talent attraction, valorizzando i criteri valoriali e le aspettative di GenZ e Millennial. Il lavoro di Grafton si inserisce proprio in questo scenario, offrendo strumenti e chiavi di lettura aggiornate per affrontare le sfide del futuro del lavoro.