GREEN ECONOMY HAMID-REZA KHOYI - Economia verde, blu, circolare sono ormai molti gli aggettivi che sentiamo accompagnare a questa parola. Ma cosa si intende quando li usiamo? A spiegarci Green Economy è Hamid-Reza Khoyi, con accenni anche alla blue economy.
Cominciamo con il definire cosa si intende per Economia Verde e Blue Economy. Con Green Economy si indica il modello economico volto al raggiungimento del benessere e dell'equità sociale, andando contemporaneamente a ridurre i rischi ambientali e la scarsità ecologica. L’ economia blu altro non è che uno sviluppo dell’economia verde, che orienta i propri interessi verso il mondo marino e oceanico. Là dove la green si prefigge di arrivare ad una riduzione di CO2 entro un limite accettabile, l'economia blu prevede di arrivare ad emissioni zero di CO2.
Il pericolo più grande per questi modelli economici è quello di essere usato per i motivi sbagliati. Sono molti quelli che ritengono, ad esempio, la Blue economy possa essere la risposta all’eventualità di un futuro in cui si registri una perdita di occupazione a causa dell’impiego della robotica e dell’intelligenza artificiale. Molto probabilmente ciò sarà vero, ma limitare questi modelli economici a solo questo utilizza è una cosa sbagliatissima. Lo scopo primario dell’applicazione di green e blue economy non è creare posti di lavoro, ma salvaguardare il nostro pianeta.
Purtroppo ancora non sono molte le aziende che mettono in campo azioni in linea con i principi della Green economy e ancora meno il numero di quelle che lo ritengono un progetto fattibile. L’impegno deve venire da parte di tutti.
L’Europa ad oggi produce il 10% dell’inquinamento a livello globale, contro India e Cina che ne producono quasi la totalità. Se però aspettiamo che siano le grandi potenze le prime a muoversi non andremo da nessuna parte. Da qualche parte si deve cominciare per dare il via al cambiamento e i primi siamo noi. L’impegno dei singoli parte dall’attenzione negli acquisti, al consumo e alla provenienza dei vari prodotti. Fare acquisti oculati però richiede impegno e tempo. Un'agevolazione potrebbe arrivare dalle istituzioni con l’introduzione di un marchio o di una certificazione riconosciuta a livello globale che aiuti il consumatore a distinguere chi rispetta i principi della green economy e chi no.
Come abbiamo detto i consumatori giocano un ruolo importante nell'attuazione dell’economia verde. Molto spesso però essi possono non essere incentivati a compiere azioni verdi dalla maggiorazione che i prodotti realizzati secondo le regole green possiedono. Per questo la domanda potrebbe andare a diminuire di giorno in giorno, comportando un ulteriore rincaro dei prezzi dei prodotti in linea con l’economia verde, che a sua volta porterà ad una riduzione maggiore della domanda.
L’economia verde ha anche le potenzialità per diventare un forte alleato dell’economia dei piccoli paesi. Infatti questi, avendo un’economia agli inizi hanno più facilità nell'attuare le mosse necessarie per rendere la propria economia green, rispetto alle grandi realtà che hanno situazioni già affermate da decenni. Se riescono ad immettersi nel mercato avranno maggiori possibilità di creare una forte rete concorrenziale con l’occidente dove la domanda di prodotti green è molto alta, a discapito di un’offerta di basso livello e alto costo.
L’attuazione dell’economia verde non deve essere un peso per le aziende ma una necessità. Un qualcosa che si fa, non perché si deve ma perché si vuole, per il nostro bene, quello del Pianeta che ci sostiene e per le generazioni a venire. Se un’azienda sceglie l’economia verde perché ci crede avrà sicuramente più successo e riuscita di una che lo fa perché deve e saprà mettere in campo le azioni migliori e più fruttuose. Questo è il pensiero di Hamid-Reza Khoyi sulla green economy.