MONDO REALTÀ VIRTUALE - Ma possibile che si usi tanto il termine virtuale e ancora non si sappia cosa è veramente virtuale? Già da anni il mondo della realtà virtuale ha cominciato a farsi avanti nelle nostre vite, ma il lancio finale è stato dato dalle restrizioni imposte dal Coronavirus. Per più di un anno ormai siamo stati costretti a svolgere tutte le attività all’interno della nostra abitazione. Il web ci ha permesso di rimanere in collegamento e di raggiungere anche spazi e luoghi che ci erano altrimenti preclusi, anche prima del Covid. Quello che abbiamo trovato in rete però è un amalgama di prodotti diversificati erroneamente proposti con lo stesso nome: Realtà Virtuale. Ma è giusto definire come virtuale tutto ciò che sul web va a sostituire la realtà? Io, Rossano Tiezzi, responsabile commerciale di Advepa Communication e dei loro prodotti InSYNX Virtual Fairs, Events and Showrooms, vi dico come la penso.
Se ad oggi si digita in un qualsiasi motore di ricerca “realtà virtuale” i risultati che ci si parano davanti sono migliaia. Questo perchè molti spacciano le loro offerte per realtà virtuale, ma in verità fanno altro. Quello su cui dovremmo fare chiarezza forse è cosa è davvero la realtà virtuale. Virtuale non è tutto ciò che è un rete. Non fanno virtuale tutti quelli che ti propongono un sito, una cartina interattiva o una zoomata particolare. Infatti sotto il nome di realtà virtuale rientrano solo quelle tecnologie che riescono a trasporre il mondo reale in virtuale e farti interagire con esso.
Un neofita, che si affaccia per la prima volta su questo mondo non è in grado di fare distinzioni. Potrebbe acquistare un prodotto che non è quello desiderato invogliato dal prezzo conveniente. Ovviamente il prezzo di un prodotto che non è di realtà virtuale sarà inferiore rispetto ad un prodotto virtuale a tutto tondo. Il prezzo vantaggioso è il primo amo che chi vuole fregarti lancia per farti cadere nella sua trappola.
Quando si conosce la verità molto facilmente. Realtà virtuale è tutto quello che propone in un ambiente tridimensionale la realtà e ti permette di interagire con essa. All’interno di uno spazio virtuale ci si può muovere con il nostro avatar scegliendo indipendentemente cosa vedere e dove andare. È possibile parlare con gli altri avatar che incontriamo, aprire menù interattivi, ad esempio. In alcuni spazi ben ricreati è possibile anche cambiare canale alla tv, accendere il camino, cambiare i quadri alle pareti, accedere e spegnere le luci. Nei casi in cui si fa utilizzo di visori oculus allora la cosa diventa ancor più interattiva.
Se il prodotto che ci viene proposto non ci permette di fare questo allora non è vera realtà virtuale. Ci sono, infatti, delle tecnologie che possono simulare la realtà virtuale, ma che non lo sono. Ad esempio la tecnica delle fotografie e dei tour virtuali a 360°. L’utente in questo caso si trova immerso nella realtà reale ma può solo vedere l'ambiente circostante senza potervi interagire. La direzione presa dallo spazio non è scelta dall’utente, ma dallo spazio stesso. Si passa così da essere personaggi attivi nel paesaggio ad essere passivi.
Purtroppo il mercato del virtuale non è molto chiara al momento. Ci sono in giro troppi furbetti, che per cavalcare l’onda del successo spacciano per virtuale ciò che non lo è. Chiedo a voi: come può, chi fa davvero ciò che dice, imporsi sugli altri? Per saperne di più sullo sviluppo della realtà virtuale e della realtà aumentata, clicca qui