La scuola è pronta a mettere a terra le risorse del PNRR per innovare la didattica. La mission che mi propongo come Education Manager di Lenovo è rendere la scuola sempre più accessibile e l’esperienza educativa sia qualitativamente migliore sia per gli studenti che per gli insegnanti. Affinché questo si realizzi, lavoriamo insieme ai nostri partner certificati, al fianco delle scuole italiane, accompagnandole nel processo di digitalizzazione della didattica.
Come? Offrendo soluzioni di apprendimento personalizzate e immersive, che promuovo l’inclusione e favoriscono lo sviluppo delle competenze digitali nel rispetto dei requisiti di progetto previsti dal piano di investimenti di Scuola 4.0, che fa parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e del Piano Nazionale Scuola Digitale, a cui stiamo collaborando attivamente per la stesura delle nuove linee guida. Una grande opportunità per motivare le scuole a investire in tecnologia e a realizzarne il pieno potenziale nella didattica.
Oggi gli studenti e gli insegnanti hanno più dispositivi, più piattaforme e strumenti digitali, che si integrano tra di loro, e molte più competenze nell’uso del digitale sia da remoto, che in modalità mista e in classe. Questo scenario ci porta verso un’esperienza didattica sempre più personalizzata, adattiva, e immersiva.
In questo nuovo ambiente didattico diventa fondamentale l’adozione di infrastrutture efficienti, che consentono di configurare e gestire con semplicità le attività della scuola, dalla gestione dell’istituto all’erogazione della didattica, di software che consentono agli insegnanti di gestire la classe ovunque essa sia. Dalla mia esperienza professionale hp potuto testare sul campo l’efficienza del software Lenovo LanSchool, per centrare tutti questi obiettivi.
La sicurezza, intesa non solo come protezione dagli attacchi informatici, ma anche nella fruizione dei contenuti online, è una delle principali priorità della scuola, per questo abbiamo introdotto un software come Lenovo NetFilter con intelligenza artificiale che aiuta gli insegnanti a proteggere gli studenti dai pericoli del digitale e offrire alla scuola la massima protezione in termini di cybersecurity.
Nella versione premium, questo software fornisce ai docenti una serie di indicatori in tempo reale circa possibili comportamenti negativi, dal cyberbullismo alle minacce, permettendogli di prendere le adeguate precauzioni ed eventualmente di aprire confronti e dibattiti con gli studenti.
Vediamo emergere le tecnologie che favoriscono la collaborazione tra studenti, docenti e personale scolastico. Mi riferisco alle tecnologie che rendono gli ambienti scolastici più collaborativi e produttivi, dispositivi per la collaborazione intelligente, come display interattivi, barre di comunicazione integrata con webcam e hub di comunicazione per la gestione delle lezioni.
E poi ci sono le tecnologie più innovative, come Lenovo VR Classroom, che consentono agli studenti di immergersi completamente negli ambienti didattici, vivere esperienze estremamente coinvolgenti in una forma nuova e unica attraverso visori e dispositivi intelligenti. All’interno di questi ambienti gli studenti hanno l’opportunità di interagire dal vivo con studenti da tutto il mondo, collaborare virtualmente, sperimentare in prima persona esperienze incredibili, dal confrontarsi con animali preistorici in scala fino a visitare luoghi lontani, stimolanti, in tempi attuali o storici. Questa tecnologia porta con sé molti vantaggi sull’apprendimento, le recenti ricerche mostrano che gli studenti sono più sicuri nell’applicare ciò che è stato insegnato, sono più impegnati e l’apprendimento risulta essere estremamente più veloce che in aula.
C’è poi il tema di adeguare gli attuali ambienti di apprendimento all’ingresso delle nuove tecnologia, che siano di supporto per la scuola 4.0. I moderni ambienti di apprendimento dovranno tenere conto della dimensione digitale e delle metodologie che all’interno degli spazi dovranno trovare modularità e flessibilità.
Le aule tradizionali, quindi pensate per la didattica frontale, si trasformeranno in ambienti, non necessariamente fisici. Nel piano scuola 4.0 si prevede la trasformazione di almeno 100 mila aule, nelle scuole primarie e secondarie, di I e di II grado per favorire l’apprendimento attivo, la collaborazione e il benessere emotivo.
Quindi ambienti che consentono una rapida riconfigurazione e che tengono conto delle opportunità offerte dalle tecnologie emergenti, che favoriscono esperienze immersive, con forti collegamenti con ambienti virtuali e nuove competenze digitali, la fruizione delle lezioni da remoto e una migliore connettività.
Per innovare nella scuola è fondamentale partire dalle esigenze dei docenti e sviluppare, in funzione delle sfide che devono affrontare, soluzioni didattiche che li aiutino a ispirare e potenziare le abilità degli studenti.
A questo proposito, è sempre più importante investire nella formazione e nell’aggiornamento delle competenze digitali dei docenti, che si muovono in un ambiente in continua evoluzione, dove sono gli studenti, spesso, i primi utilizzatori delle nuove tecnologie e quindi è importante che l’offerta didattica segua l’evoluzione delle nuove esperienze d’uso del digitale. Le scuole che investiranno negli insegnanti e nello sviluppo tecnologico saranno quelle che avranno più successo con gli studenti.