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RICCARDO FRACCARO COP27 EXCO - Il giorno della chiusura della COP27 è andato in onda anche il terzo appuntamento del ciclo ‘L’Ecometaverso: proposte e soluzioni'. Il tema di questo evento è stato ‘Uffici e store virtuali: perché gli imprenditori di oggi dovrebbero usare la realtà immersiva’. Tra i relatori anche Riccardo Fraccaro, ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha suggerito di prendere a modello realtà come EXCO per migliorare la lotta al cambiamento climatico.
Riccardo Fraccaro racconta si presenta, dalla laurea ai primi incarichi
Io mi sono laureato in giurisprudenza, non ho fatto il praticantato perché sono andato a lavorare subito per Unesco e mi occupavo soprattutto di parte legale e contrattuale, di energy performance contract, queste cose. Questo tipo di percorso mi ha portato poi elaborare il super bonus che è una proposta che feci io alla presidenza del Consiglio quando ero in presidenza e poi divenne legge. Credo anche che i dati sulla riduzione dell'impatto ambientale siano incoraggianti in questo. Tra l'altro leggevo recentemente l'ultimo studio che è uscito sul superbonus che ha ridotto di un miliardo di metri cubi all'anno il fabbisogno di gas nel nostro paese .
La mia esperienza mi porta a dire che si possono fare oggi grandi cose nel settore, diciamo così tutela dell'ambiente. Forse tutela dell'ambiente è anche un'espressione sbagliata, perché qui non dobbiamo tutelare l'ambiente inteso come qualcosa fuori di noi. In realtà la natura continua, la vita continuerà anche dopo di noi. Probabilmente dovremmo pensare di tutelare noi stessi, perché siamo noi che siamo a rischio estinzione.
Riccardo Fraccaro evidenzia quelli che sono i problemi di coerenza di eventi come la Cop27
La domanda che mi faccio io e che vuoi che voglio condividere è rivolta a un congresso, una riunione di altissimo livello internazionale che si svolge ogni anno e che ha come obiettivo quello di fermare il surriscaldamento globale e impedire che la temperatura globale superi un grado e mezzo. Cosa che secondo me abbiamo già che ormai è già assodato che succederà, quindi probabilmente dovremmo evitare i due gradi, visto il livello che abbiamo raggiunto.
Un siffatto congresso che pensa come fare in modo che il pianeta produca meno CO2 e non si occupi lui stesso di non produrne rende l'idea del gap che si crea tra le intenzioni e la vita reale. E se tu vuoi creare una società dal punto di vista delle emissioni climalteranti neutrale, devi iniziare a pensare a una società in cui ogni singolo tassello non produce CO2.
“Ovvio che la fiera virtuale non eliminerà la necessità di un incontro fisico, ma lo renderà più efficiente, perché permetterà di fare incontri mirati” - Riccardo Fraccaro dall’Ecometaverso.
Essere più ecosostenibili nella vita quotidiana
È una cosa che, se pensiamo alle nostre vite quotidiane molto difficile. Immaginiamo di ragionare sulla prima ora della nostra giornata. Quando ci svegliamo per avere un risveglio a zero emissioni, dobbiamo capire la luce che accendiamo per muoverci in casa come viene prodotta; il cibo, il latte se produce CO2, se le mucche che producono il latte che noi mangiamo, che tipo di mangimi hanno utilizzato, se vengono utilizzati diserbanti non vengono utilizzati, è un'attività sostenibile o se la CO2 immense è stata compensata.
Dopodiché apriamo l'acqua per lavarci i denti, il dentifricio è riciclabile, lo spazzolino… È una quantità di cambiamento estremamente radicale che dobbiamo fare nella nostra quotidianità, nella quotidianità di tutti, ma che non è ancora entrato nella mentalità di tutti. A partire da chi dovrebbe guidare la transizione, che è ovviamente la classe politica globale, i leader globali e lo dimostra la Cop.
La Cop27 verso un futuro più ecosostenibile
“La Cop non si preoccupa di essere a emissioni zero, ma vuole raggiungere la società a emissioni zero, cioè un corto circuito. Ora credo che il concetto di base che ho utilizzato anche nella mia attività politica, perché ci credo, è che in questo momento storico c’è un futuro molto preoccupante. Se noi lavoriamo e ci occupiamo di costruire una società a emissioni zero, una comunità globale di emissioni zero, creiamo anche dei benefici per tutti, perché non condivido minimamente la tesi per cui la transizione comporti dei danni per la società. Per me comporta dei benefici.
Mentre ci sono delle situazioni da gestire vanno gestite. Ma se oggi noi lavoriamo per le energie alternative, per produrre energia da fonti rinnovabili, se lavoriamo per la sostenibilità, per l'efficientamento energetico, per la digitalizzazione, che non si aggiunge alla burocrazia tradizionale, cartacea, ma che toglie, creiamo posti di lavoro, ricchezza, benessere, creiamo una società più equa. Non è vero il contrario. Lavorare per la transizione, occuparsi dell'evoluzione permette di vivere meglio tutti quanti.
Riccardo Fraccarco consiglia alla Cop27 di seguire l'esempio di EXCO
E lo dimostra EXCO, questa fiera virtuale estremamente interessante. Perché voi state parlando oggi di qualcosa che succederà è che tutti dovranno fare in futuro, come è successo con i social. Tutti sono entrati nei social. Certo, ci vuole l'infrastruttura perché l'immersione in un mondo digitale prevede oggi l’Oculus e altre tecnologie. Ma pensiamo a cosa sarebbe per esempio una Coop 27, 28 e 29 che si svolgesse con questo tipo di modalità con questo tipo di tecnologia.
Prima di tutto non sarebbe una cosa che durerebbe tutto l'anno. Qualsiasi cittadino del mondo potrebbe immagino entrare in questa Coop e andare a vedere ogni singolo paese cosa può e cosa sta facendo, che posizioni porta. Magari commentare e interagire, vedere quali interventi all'interno di quel paese si sta facendo e magari mettere anche in contatto, che ne so, cittadini o imprese?
La forza degli eventi virtuali
Perché io impresa italiana che vedo che c'è un'attività futuristica interessante la vado a vedere, mi metto in collegamento e sviluppo business. Quindi fare questo oggi significa creare valore, non togliere valore. Ovvio che la fiera virtuale non eliminerà la necessità di un incontro fisico, ma lo renderà più efficiente, perché permetterà di fare incontri mirati.
Magari non ci vanno delegazioni di cinquanta persone, ma vanno all'incontro nel momento cruciale i cosiddetti sherpa e solo loro. Quindi si riduce drasticamente l'inquinamento, la necessità di organizzare eccetera. E c’è una preparazione non solo più lunga, ma credo anche più coinvolgente per tutti.
Chi parla di cambiare le cose non le sta cambiando lui stesso, quindi qualcosa non funziona. Lo vediamo dai dati, perché ogni anno, nonostante le Coop, la temperatura dell'atmosfera aumenta. Quindi noi dovremmo definire degli obiettivi e vedere se si sono raggiunti, perché ancora non stiamo andando nella direzione giusta.
L'unica cosa positiva che mi sembra di aver raccolto da questa Coop è il cambiamento del Brasile di posizione nel contesto internazionale. È una realtà globale importantissima, che ha invitato a fare la Coop in Brasile per parlare di Amazzonia”.
“Prossima Coop, facciamola virtuale e apriamola al mondo intero” - Riccardo Fraccaro.
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