TREND BUSINESS SOSTENIBILE - La consapevolezza ambientale è in aumento e per il 2022 sarà sempre più un elemento focale. Vi guarderanno sia i consumatori che le aziende. Hamid-Reza Khoyi ha riassunto in 5 punti quelle che saranno le tendenze per l’anno in corso.
Uno degli obiettivi che le aziende cercheranno di perseguire per il 2022 sarà quello di rendere misurabile il proprio impatto ambientale. Un primo passo in questa direzione è svolgere accurata cartoteca o inventario. In questo modo si può passare alla verifica dell’infrastruttura, dei macchinari, del cibo, dei trasporti dei dipendenti. Una volta fatta una lista ben organizzata si può procedere a calcolare l'impatto ambientale per ogni voce. Il processo da attuare non è semplice, specialmente in fase di avviamento. Per renderlo più semplice è importante partire presto.
Dal punto di vista pratico ed economico per partire ad analizzare il proprio impatto ambientale un'azienda deve sostenere costi interni, a volte alti, ma che in un lasso di tempo ragionevole, porteranno benefici. Ovviamente lo sforzo iniziale sarà diverso da azienda ad azienda. Per cercare di ridurre i costi di avviamento potrebbe essere interessante partire da sondaggi interni, relativi, ad esempio ai dati compatibili. Altra mossa da non sottovalutare quella di ragionare sullo stabile dove opera l’impresa.
Come addetto aziende diverse possono avere modalità, costi e problematiche diverse nel rendere misurabile il proprio impatto ambientale. Però una volta messo in atto il processo sarà simile a raccogliere altri tipi di dati finanziari e redigere un bilancio. Inoltre nel medio-lungo termine questo tipo di approccio porterà dei benefici andando a ridurre anche alcuni costi finanziari. Benefici possono arrivare anche dalla comunicazione e condivisione dei propri dati con i consumatori.
Gli stimoli a rendere il proprio business più sostenibile arrivano da ogni parte. Non ultimo il mondo della finanza. Infatti c’è sempre più la tendenza ad investire su realtà green. Questa attenzione stimola le imprese, quotate in borsa, o con l’intenzione di farlo, a rendersi più sostenibili possibile. Non solo in materia green, ma guardando anche a tutti gli altri aspetti della sostenibilità. A sostegno di ciò una ricerca sostiene che il 53% dei grandi player nel settore finanziario dice che la sostenibilità sarà "centrale" per il loro business in futuro. Sono dati da non sottovalutare.
Nei trend per un business più sostenibile non può non mancare la coerenza. Il fenomeno del Greenwashing è molto diffuso. Dopo due anni di pandemia, però i consumatori hanno imparato a compiere scelte più oculate e a stare molto attenti a questo tipo di comportamento. Diventa quindi sempre più fondamentale per un’azienda essere coerente con quanto fa e quanto dichiara. I messaggi che il business manda devo essere in linea con il proprio operato. Altrimenti rischiano che tutti gli si rivolti contro come un boomerang.
Il quarto trend è forse quello che più rende possibili anche gli altri. Scegliere di affidarsi a fornitori e fonti anch'essi sostenibili semplifica di molto le cose per il nostro business. Infatti nel medio e lungo termine può anche aiutare e portare un vantaggio nella riduzione dei costi. Inizialmente richiede certamente un ingente investimento, ma in un lasso di tempo ragionevole porta benefici e andrà a pesare sulla capacità di investimento dell’azienda.
In aiuto alle aziende per compiere questo passaggio possono arrivare degli incentivi statali e governativi, ma cambiano da caso a caso. Ovviamente è molto diversa la questione anche nel caso in cui si sia proprietari o meno degli stabilimenti in cui si opera. Essere soggetti ad un affitto non permette la stessa libertà, ovviamente, di essere proprietari.
Andare incontro ad una scelta del genere peserà anche sui consumatori, ma non necessariamente in modo negativo. Sicuramente si può verificare un aumento dei prezzi del prodotto finale. Ma, come detto in precedenza, gli acquirenti sono sempre più attenti alla sostenibilità, quindi il fatto di avere un prodotto che costa qualcosa in più perchè verde non vuol dire necessariamente perdere fette di mercato.
Inoltre nel medio e lungo termine affidarsi a scelte 100% green rende le aziende più competitive sul mercato. Sia per quanto riguarda la vendita dei propri prodotti, sia per la scelta dei propri collaboratori. Infatti si andrà ad attirare persone più qualificate perché più interessate a rivolgersi a datori di lavoro convinti di scegliere una strada sostenibile. Lo stesso vale nel caso di business che forniscono beni e prodotti a multinazionali, le quali devono dimostrare di essere green per continuare a rispettare i propri contratti di collaborazione.
Come già ampiamente detto è in corso un processo di consapevolezza maggiore nei confronti della sostenibilità. A sostegno di ciò una ricerca dell’Onu per cui il 70% delle persone è ora più consapevole dell'ambiente rispetto a prima della pandemia. Non solo il 40% vuole cambiare attivamente le proprie abitudini per vivere in modo più sostenibile. Cosa vuol dire questo per un’azienda? Che da ora in poi non dovrà più guardare solo agli interessi dei suoi azionisti, ma anche a tutti gli altri stakeholder. Vi sono compresi quindi investitori, dipendenti, fornitori e consumatori, ad esempio.
Questo implica non pochi problemi dato che sono categorie diverse tra loro e con bisogni e interessi che non sempre combaciano. L’unica cosa che hanno in comune è la necessità di trasparenza. Fino ad ora l’Onu chiede solo alle aziende più grandi di rendere disponibili i propri dati sulle emissioni, ma ciò non vuol dire che anche le più piccole non debbano farlo. Sicuramente però arriveremo ad un momento in cui anche a loro verrà richiesto esplicitamente. Tanto vale prepararsi prima. Anche perché non è un processo semplice. In primo luogo si deve attuare un cambiamento culturale. Si tratta di un passo difficile. Ma necessario, anche perchè non è lontano un futuro in cui arriveranno dei marchi di qualità che certificano la sostenibilità di una società. Già negli ultimi anni si è verificata una crescita tra le B corp.
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