Durante il suo intervento al Festival Nazionale dell’Economia Civile di Firenze, il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha ribadito la volontà dell’Italia di partecipare attivamente alla fase di ricostruzione dello Stato palestinese e delle aree colpite dalla guerra. L’occasione sarà la conferenza internazionale prevista in Egitto, dove il nostro Paese porterà il proprio contributo materiale e diplomatico.
La dichiarazione arriva in risposta all’appello del Patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, che ha evidenziato la necessità di creare reti di economia civile per garantire pace e sviluppo una volta concluso il conflitto. Tajani ha sottolineato il ruolo della comunità cristiana in Medio Oriente come elemento di pace e stabilità, e l’importanza di coinvolgerla nei progetti di ricostruzione.
Il Festival ha rilanciato il modello dell’economia civile come strumento capace di promuovere una crescita inclusiva e sostenibile. Tajani ha elogiato in particolare le cooperative italiane, protagoniste del settore agroalimentare e attive anche nelle aree interne più svantaggiate, dove riescono a generare benessere e sviluppo sociale.
Secondo il ministro, questo approccio può essere applicato anche alla ricostruzione in Palestina, favorendo progetti che uniscano sviluppo economico e coesione sociale. “Crescita non per pochi privilegiati, ma per tutti”, ha ribadito nel Salone dei Cinquecento.
Nel suo intervento Tajani ha affrontato anche il tema della tassazione degli extraprofitti bancari, attualmente al centro della discussione durante la stesura della manovra di bilancio. Ha ricordato la differenza tra le grandi banche e le BCC (banche di credito cooperativo) e banche popolari, evidenziando come queste ultime svolgano un ruolo essenziale nel supporto alle piccole e medie imprese, erogando credito e favorendo investimenti locali.
Il ministro ha avvertito che una tassazione indiscriminata rischierebbe di penalizzare proprio gli istituti di prossimità, vitali per l’economia territoriale. “Due anni fa abbiamo evitato che la tassa sugli extraprofitti colpisse le BCC e le banche popolari; dobbiamo continuare a sostenerle”, ha concluso.