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Ad di Edison, Monti: "Siamo di fronte a una rivoluzione tecnologica ed energetica"

4 Settembre 2023
- Di
Viola
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Nicola Monti Edison LaPresse
Tempo di lettura: 3 minuti

La transizione energetica rappresenta il cruciale bivio dell'umanità nel XXI secolo. In un mondo in rapida evoluzione, l'energia sostenibile è la chiave per un futuro prospero e verde. Questo articolo esplorerà come stiamo abbandonando le vecchie fonti di energia a favore di soluzioni più pulite ed efficienti, gettando le basi per un mondo in cui l'ambiente è preservato e le nostre esigenze energetiche sono soddisfatte in modo responsabile. In tal senso va lo studio condotto da Edison con The European House Ambrosetti e presentato al Forum di Cernobbio. Lo studio ha l’obiettivo di promuovere una riflessione strategica rispetto alle evoluzioni che plasmeranno la Società del Futuro. 

Transizione energetica: facciamo i conti

La transizione ecologica è una priorità condivisa tra giovani e imprese italiane. L'80% dei giovani e il 60% delle imprese la considerano cruciale per il futuro. I giovani pongono enfasi su valori inclusivi, comunità e bene comune. Inoltre, il 67% delle imprese ritiene che l'attuale modello economico non promuova uno sviluppo sostenibile, mentre il 60% ritiene insufficiente l'attenzione verso inclusione, crescita economica, tutela ambientale e resilienza. Questo genera incertezza per il futuro in sette giovani su dieci. La svolta ecologica è ora essenziale.

Lo studio di Edison

Lo Studio ha identificato 3 mega trend che impatteranno sullo sviluppo della Società fino al 2050: 

  • le dinamiche geopolitiche ed economiche globali
  • la demografia
  • l’evoluzione tecnologica

Dinamiche geopolitiche ed economiche globali

La tendenza dominante nel contesto geopolitico attuale riguarda la crescente polarizzazione globale tra il blocco occidentale e quello sino-russo. Questa polarizzazione è accompagnata da un gruppo diversificato di Paesi che preferiscono collaborazioni flessibili e multidimensionali, adattandosi agli interessi strategici in evoluzione. Inoltre, questa evoluzione nel panorama internazionale sta provocando una ristrutturazione delle catene globali del valore, in particolare nei settori industriali considerati di grande importanza e ad alta tecnologia. In definitiva, assistiamo a una ridefinizione degli scambi internazionali all'interno di una globalizzazione frammentata, suddivisa tra diverse regioni geografiche di competenza.

Contesto demografico

In parallelo, il contesto demografico vede la combinazione di due diversi fattori: da un lato è visibile un forte cambiamento nei pesi demografici delle diverse regioni del mondo. In particolare, il peso dell’Europa sulla popolazione globale dovrebbe raggiungere il 7% al 2050, in calo di 13 punti percentuali rispetto al 1960 e di 2 punti percentuali rispetto al 2022. Nelle economie mature lo scenario demografico implica anche l’invecchiamento della popolazione: in Italia la popolazione over-65 è oggi il 23,5% del totale e potrebbe salire fino al 34,9% del totale al 2050. 

Evoluzione tecnologica

Nel periodo più recente l’accelerazione tecnologica è stata associata allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale generativa: ChatGPT è stata l’app che ha raggiunto più rapidamente i 100 milioni di utenti mensili, impiegando solo 2 mesi. Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale è divenuto quindi un tema centrale nello scenario competitivo internazionale con tutti i maggiori Paesi impegnati a ottenere un vantaggio competitivo dalla sua applicazione.

Altri trend emersi

Un ulteriore aspetto centrale che emerge dallo Studio riguarda la necessità di accelerare i tempi della transizione mantenendo forte l’attenzione su comunità, territorio e sistema pubblico. L’urgenza di agire per ridurre la distanza tra il futuro desiderato e il futuro realisticamente prospettato si traduce nei giovani in impegno e senso di responsabilità verso la comunità e il territorio: 

  • 3 giovani su 4 vedono nel ruolo del sistema pubblico (scuola e Istituzioni) un pilastro di riferimento per affrontare i prossimi anni. 

In parallelo, anche le imprese stanno affrontando il cambiamento: 

  • quasi 1 azienda su 2 sta già portando avanti piani per declinare la transizione ecologica, anche se un maggiore impegno politico e supporto istituzionale per la transizione è richiesto da 4 imprese italiane su 10. 

La tecnologia ha ovviamente un ruolo chiave in questo processo di cambiamento: 

  • per oltre 7 giovani su 10 il digitale è parte integrante della quotidianità ed è un potente strumento di interazione sociale. 

Per guidare il cambiamento verso la ‘Società 5.0’ – che mette al centro il benessere dell’uomo tramite la convergenza tecnologica – occorre però un potenziamento del sistema educativo (per quasi 2 giovani su 3), con una maggiore focalizzazione sui temi di etica, tecnologia e sostenibilità oltre che sulle competenze tecniche (citate da quasi un’azienda su 2), necessarie a cogliere appieno le opportunità della transizione tecnologica.

Le dichiarazioni di Nicola Monti, ad di Edison

“Siamo di fronte a una rivoluzione tecnologica ed energetica. Abbiamo deciso di dispiegare investimenti notevoli. Dovremo spendere di più nei prossimi due decenni. L’Europa è al centro della politica di decarbonizzazione. Bisogna creare lo strumento per gli investimenti e piattaforme tecnologiche per essere leader mondiali come Usa e Cina. 

La necessità di perseguire obiettivi di sostenibilità e inclusività rende l’energia un fattore chiave per realizzare un futuro equo e rispettoso dell’ambiente: è sufficiente pensare che tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dalle Nazioni Unite, 6 su 17 (e 28 target) sono direttamente impattati dall’energia – ha sottolineato Nicola Monti – Questo ruolo cruciale non farà che intensificarsi grazie alle frontiere aperte dalla ricerca, dall’innovazione e dagli investimenti: già oggi, infatti, l’energia è il primo settore economico a livello europeo e italiano per intensità degli investimenti (39% del valore aggiunto del settore in entrambi i casi, per un valore complessivo di 90 miliardi dell’Unione Europea)”.

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