Icona di facebookIcona di InstragramIcona del social X

Come si fa a cambiare gli altri?

15 Settembre 2022
- Di
Parvin
Tempo di lettura: 3 minuti

GRUPPI LAVORO - Come si fa a cambiare gli altri? Qual è l’ultima volta in cui hai tentato di cambiare il comportamento del tuo partner, del tuo collega di lavoro, del tuo amico, del tuo capo, dei tuoi figli? Qual è stato il risultato che hai ottenuto? 

La volontà di cambiare gli altri

Presumo nessuno e, semmai tu sia riuscito/a a determinare una briciola di cambiamento nell’altro, scommetto che hai compromesso in qualche modo il vostro rapporto.  

Pretendiamo di agire su qualcosa che non dipende da noi. Il tentativo è fallimentare in partenza e dovremmo immaginarlo. Eppure siamo lì che puntiamo i piedi, pretendiamo, ci ostiniamo.  Per capire meglio il concetto dell’impossibilità di cambiare gli altri, ho deciso di condividere con voi un breve racconto dal messaggio molto esplicito:

“Un re che camminava per un paese roccioso, si arrabbiò e disse: ‘Ordino che tutte le mucche vengano uccise per farne dei tappeti per ricoprire tutto il paese’. I saggi del luogo si riunirono e gli risposero: ‘Faremo come sua altezza chiede: uccideremo dieci mila mucche e conceremo le loro pelli, e fra dieci anni avremo tappezzato tutto il paese così da non causare il dispiacere del nostro re’. Ma ecco che un buffone  si fece avanti, e dopo aver chiesto il permesso del re, intervenne:  ‘Perché non uccidere una sola mucca, e con il cuoio ricavato non farne delle scarpe?’. Fu così che il re imparò come fosse meglio cambiare se stesso che cercar di cambiare il paese intero.”

È la stessa cosa che capita a noi: crediamo che cambiare gli altri sarà più semplice rispetto a cambiare noi stessi. 

5 principi per 5 dita per un gruppo di lavoro efficiente

In un ambiente lavorativo cambiare gli altri lo riteniamo necessario perché convinti che per lavorare bene ci si deve assomigliare e avere caratteristiche caratteriali e lavorative molto simili. Non c’è nulla di più sbagliato. Esistono infatti 5 principi per 5 dita su cui impostare gruppi di lavoro EFFICACI, portatori di spirito COSTRUTTIVO, RISPETTOSI degli altri, in MIGLIORAMENTO continuo e con la consapevolezza di offrire CONTRIBUTI validi:

  • L’EFFICACIA abbinata al POLLICE, che essendo per gli esseri umani un dito opponibile ha determinato un vantaggio competitivo fondamentale rispetto gli altri esseri viventi. L’efficacia sul lavoro significa praticità e concretezza, basare quindi gli obiettivi su elementi facilmente visualizzabili e palpabili con mano così come si può afferrare un oggetto. Lavorare senza efficacia rende vano ogni sforzo.
  • La COSTRUTTIVITÀ è l’INDICE ovvero il dito che indica una direzione, si spiega alle persone dove andare e dove si possono trovare le cose d’interesse. L’indice è il dito che punta l’orizzonte di un cammino e la metà di un percorso. Senza spirito costruttivo si finisce nel lamento e negli alibi.
  • Il RISPETTO è associato al DITO MEDIO che è il più alto della mano e che guarda tutti dall’alto in basso, e per questo anche chi è più importate e più forte in gruppo non deve mancare di rispetto verso chi è meno importante o meno forte. La mancanza di rispetto crea sistemi di sudditanza e meccanismi di difesa che inibiscono la volontà di partecipare e di formulare idee nuove.
  • Il MIGLIORAMENTO DI SÉ è legato all’ANULARE, dito spesso trascurato, così come l’impegno a migliorarsi. Il dito anulare è il dito della fede nuziale che ci ricorda come in una relazione sia importante rivedere le nostre abitudini e atteggiamenti verso gli altri, migliorando il rispetto e riducendo le intolleranze, l’egoismo e la pigrizia.
  • In fondo alla mano troviamo il MIGNOLO il dito più piccolo e dipendente nei movimenti dalle altre dita; il mignolo rappresenta il CONTRIBUTO che ognuno può dare al gruppo di lavoro e per questo ha diritto di espressione come altri, se gli verrà data la possibilità di contribuire saprà essere indispensabile.
Tags:
Icona di facebookIcona di InstragramIcona del social X
Copyright @Finanze Investimenti Criptovalute