HAMID REZA KHOYI STARTUP - Sono sempre più le startup che nascono in giro per il mondo. Quello che prima sembrava essere un fenomeno, oggi costituisce una fetta molto importante di mercato. Ma visto la sua larga diffusione come si fa oggi a partire e portare idee che siano innovative. Hamid-Reza Khoyi fornisce alcuni spunti interessanti per chi è all'inizio di una startup.
Innanzitutto partiamo dall’abc, campendo cosa è una startup. Senza scendere nella definizione tecnica si può dire che le startup sono iniziative aziendali e imprenditoriali in campi e settori nuovi che puntano a lanciare, sviluppare innovativi servizi e prodotti. Le idee che stanno alla base di una startup emergente devo essere novità assolute e ancora mai viste prima. Per poter partire servono quindi una intuizione valida, capacità imprenditoriale e finanziatori.
Eh sì, serve fin da subito che qualcuno finanzi la nostra startup, perché l’investimento iniziale necessario può essere molto alto. Infatti, in base al settore, servizio e prodotti su cui stiamo puntando ci potrebbero servire da poche migliaia di euro, a svariati milioni.
Per prima cosa si deve andare alla ricerca di professionisti che possano aiutarci a dare concretezza al progetto iniziale. Ci si può rivolgere quindi ad associazioni addette a dare supporto alle attività emergenti oppure si possono cercare professionisti del settore commerciali, o addirittura avvocati che sono esperti in questi campi. Una volta che si ha un progetto solido e strutturato allora inizia la ricerca dei finanziatori. Purtroppo andare ad individuare subito chi sono coloro che possono fare al caso nostro non è semplice. Questo perché il target da contattare varia da caso a caso, quindi dare una regola generale è controproducente. In linea di massima però i finanziatori sono da ricercare tra investitori specializzati o intenti a diversificare i propri investimenti. Si possono fare tentativi anche tra gli investitori privati attratti da nuove realtà o fondazioni create ad hoc per sostenere le startup innovative.
Dobbiamo stare sempre in allerta perché non sapremo mai quando l’idea geniale ci colpirà. Da una doccia, una corsetta nel parco, un aperitivo con gli amici, possono scaturire intuizioni rivoluzionarie da non farci scappare. Ma una volta che c’è l’idea cosa è opportuno fare prima di andare a caccia di eventuali finanziatori?
Per me, Hamid-Reza Khoyi per dare vita ad una startup di successo è importante cominciare mettendo sul piatto idee chiare e un buon piano. Per prima cosa Stilare un white paper che descriva chiaramente cosa si vuole andare affare. Necessario è anche un business plan, con analisi di mercato che vada alla ricerca di eventuali competitor sulla piazza. Importantissimo è quindi fin da subito avere ben chiaro quale è il settore verso cui ci spingeremo. Una volta concluse tutte le analisi e i documenti è opportuno sottoporli a professionisti che siano in grado di effettuare un’indagine critica di ciò che è stato sviluppato e delineare che tutto sia stato fatto correttamente.
Queste operazioni potrebbero sembrare banali e scontate, ma non è così. Mi ricordo di un progetto che mi è stato presentato anni fa e che ha riscosso successo non solo grazie all’idea, ma soprattutto per l’attenzione e la precisione che c’è stata nella fase iniziale della startup. Si trattava di un’applicazione che utilizza l’intelligenza artificiale per selezionare il personale all’interno delle risorse umane. Fin da subito e anche nel corso degli anni sono riusciti a trovare un mercato solido e clienti tanto che a distanza di tempo sono ancora in fase di crescita.
Una volta che è stato fatto e approvato il business plan non dobbiamo scordarcelo. Ma ancora più importante è ricordarci che se i costi ci saranno fin da subito, i ricavi tarderanno ad arrivare. Infatti potrebbero metterci anche alcuni anni rispetto a quello che è stato pianificato. Per questo motivo non ci si deve scoraggiare, ma cercare di avere le spalle larghe grazie agli investitori giusti.
Di fronte alle prime difficoltà non ci si deve scoraggiaresoprattutto se si è consapevoli di avere idee brillanti, perseveranza e capacità di trovare i finanziatori giusti. Se si è capaci di dedicare il giusto tempo ad impostare gli scenari per i primi 3-5 anni, a trovare i giusti partner e pianificare non tutto il progetto, ma una piccola fetta allora si è già sicuri di partire con il piede giusto. Non ci si deve preoccupare di avere già tutto pronto al 100% se non si è certi primi di avere i mezzi per affrontare e superare la prima fase, che è sempre la più tosta.
Un aiuto può essere dato anche da chi come me si occupa di revisione di conti. Infatti all’inizio può giocare il ruolo di partner spalla, che sa porre le domande giuste e ha un occhio critico sul business plan. Inoltre più indirizzare verso lo sviluppo di una corretta gestione e impostazione dell’azienda. Avere alle spalle un revisore di conti è necessario anche per presentarsi a finanziatori. Perché agli investitori interessa che ci sia una certificazione che pone delle sicurezze sul modello di investimento e questa la può fornire solo un revisore.
Più che una necessità la sostenibilità oggi sembra essere diventata un trend. Anche per chi vuole iniziare un progetto di startup volge uno sguardo verso questo argomento. Però non basta. Infatti è un fattore che tutti gli investitori considerano ma ovviamente quello a cui puntano maggiormente è che l’idea sottoposta sia di successo. Quindi è corretto proporre idee che sia anche sostenibili, o che pongano l'attenzione al problema, ma non si deve pensare che basti per garantirsi finanziatori.