INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ ITALIA - In questa intervista a Luciano Ippolito, commerciale con anni di esperienza, facciamo il punto sulla situazione italiana per quanto riguarda innovazione e sostenibilità sul territorio italiano.Innovazione e sostenibilità: uno sguardo verso l’Italia.
In questa intervista a Luciano Ippolito, commerciale con anni di esperienza, facciamo il punto sulla situazione italiana per quanto riguarda innovazione e sostenibilità.
Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità sono stati argomenti che hanno accompagnato la politica e l’economia del paese Italia (e non solo) nell’ultimo decennio. Si è sempre discusso sull'importanza di dover implementare le giuste azioni, sia nel pubblico che nel privato, per raggiungere risultati quanto meno soddisfacenti nei tre ambiti.
Digitalizzazione: l’indice Desi 2020 elaborato dalla Commissione Europea l’Italia è venticinquesimo in Europa collocandosi in una posizione migliore solo di Romania, Grecia e Bulgaria.
A tal proposito sono state allocate ingenti somme per finanziare progetti che creassero un circolo virtuoso per il raggiungimento di questi tre obiettivi, ma attualmente i risultati sono stati poco soddisfacenti.
Quali pensi siano le ragioni per cui l’Italia non riesce a fare quel passo in più rispetto ad innovazione, digitalizzazione e sostenibilità?
Forse la pandemia, e l’esigenza di uscirne fuori il più rapidamente possibile, sta fornendo le risposte che spiegano questo “insuccesso” (o quantomeno le rende oggettive e visibili a chi non vuole ancora considerarle) e ha suggerito, se non imposto, le azioni che le aziende (pubbliche e private) devono avviare per generare quel cambio di passo, tecnologico e soprattutto culturale, per fa si che vengano raggiunti gli obiettivi.
Ho sottolineato culturale perché forse proprio la storia e la tradizione del paese Italia sono diventati, loro malgrado, dei dissuasori che hanno rallentato il processo di crescita.
Potresti fare un esempio di ciò che stai dicendo?
Per innovazione e digitalizzazione si è soprattutto fatto riferimento, nei progetti finanziati e nei budget di innovazione aziendale, a idee progettuali che interessassero la componente “macchine” di una impresa, evincibile, non per altro, nel nome usato da lungo tempo nei parametri valutativi di finanziamenti ed investimenti ovvero “industria” 4.0. Concetto di industria che legato ad una mentalità, ancora fortemente radicata, che valuta il lavoro di un dipendente sulla base della sua presenza davanti al macchinario ha fatto si che le soluzioni per l’innovazione, l’organizzazione e sostenibilità fossero sempre orientate al miglioramento dei macchinari o al miglioramento dei posti di lavoro.
Sostenibilità: Rapporto Sviluppo Sostenibile 2020 con Italia 30° nel Ranking Mondiale Su 193. Rallentata soprattutto dalle Situazioni critiche in cui perdurano i maggiori ritardi che si verificano per il Goal 9 (“Imprese, innovazioni e infrastrutture).
Quanto premesso non ha portato a risultati soddisfacenti anzi ha generato un incremento di azioni inquinanti e ad una rincorsa a produrre strumenti e macchinari sempre più efficienti e produttivi a discapito della crescita professionale e della qualità di vita dei diretti interessati.
L’esempio di questo micro-argomento, appositamente semplicistico, serve a dare l’idea di come cultura e tradizione influenzano, più di quanto si possa pensare, alcune importanti scelte strategiche e prospettiche.
Quindi, per provare a migliorare questa condizione sono stati aumentati i progetti e le promozioni con un nuovo slancio, conosciuto come “Impresa 4.0”, ma che di fondo ricalca in grandi linee Industria 4.0, continuando pertanto a condizionare la spinta innovativa più sulla costruzione di “macchine” che sulla implementazione di soluzioni e servizi innovativi.
Quindi la possibile soluzione è stata a sua volta consolidatrice, se non generatrice, dei problemi.
Praticamente siamo entrati in un circolo vizioso che ha allontanato il traguardo e ha generato caos sia a livello macro che micro.
Quale potrebbe essere, secondo te, una soluzione per implementare la digitalizzazione e la sostenibilità?
Come detto in precedenza , si sta arrivando ad una soluzione, a questo cortocircuito, risolvendo un altro problema: quello della pandemia.
La condizione di Lockdown ha dimostrato che tanti ostacoli alla digitalizzazione erano più mentali che pratici. In meno di un mese aziende e persone, per le quali sembrava impossibile il lavoro agile, si sono trovate a lavorare da remoto con nuovi strumenti di lavoro e progetti di formazione per il personale, la cui programmazione prevedeva una progettualità formativa di mesi, si sono concentrati in poche settimane con risultati più che soddisfacenti.
Il processo di inquinamento atmosferico, acustico e la qualità della vita è improvvisamente migliorata grazie al crollo verticale degli spostamenti (soprattutto in auto) e al ritorno ai momenti di aggregazione familiare intorno al focolaio domestico.
Si è scoperto che il non utilizzare le auto è risultato più eco-sostenibile rispetto all’uso di auto elettriche o ibride la cui progettazione ha richiesto e chiede sforzi innovativi ed economici.
Soluzione ovvia ma mai implementata (se non con rare domeniche ecologiche), ed ecco dove dovrebbe orientarsi la spinta innovativa e digitale ovvero non tanto su come rendere meno inquinanti le auto ma su come abbatterne l’uso.
In conclusione, quali sono, per te, i punti salienti che caratterizzano la digitalizzazione, l’innovazione e la sostenibilità?
Digitalizzazione
Un passo in avanti sulla digitalizzazione è stato fatto, un piccolo passo nella pratica ma un grosso cambio di mentalità che ha fatto superare alle persone la paura del cambiamento, adesso bisogna incentivare e promuovere quanto spontaneamente è nato in ognuno di noi.
Innovazione
Forse stiamo cominciando a comprendere che “invece di inventare alternative al motore a scoppio” dobbiamo trovare il modo di non usare più il “motore a scoppio”. Ovvero non dobbiamo trovare il modo di innovare facendo inquinare meno le automobili, ma dobbiamo innovare trovando il modo di usare meno automobili e macchinari.
Sostenibilità
Portando avanti quanto si sta ottenendo nella Digitalizzazione e innovazione, appena descritto, si sta automaticamente generando un processo sostenibile.
L’inversione di processo si è avviato, il circolo da vizioso sta diventando virtuoso, adesso siamo nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi perché non sono più solo imposti ma sono stati compresi e sono tangibili i vantaggi per ognuno di noi.
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