“Nel 2023, aumenta lievemente la quota di lettori di libri, pari al 40,1% della popolazione di 6 anni e più (39,3%, nel 2022). Tra questi, il 43,7% legge fino a 3 libri l'anno, mentre i “lettori forti” (12 o più libri letti in un anno) sono il 15,4%. La lettura di libri è soprattutto prerogativa dei giovani (fascia d’età 11-24 anni) e delle donne”. Lo riportano i dati Istat, ma questo cosa vuol dire per l’Editoria e per le piccole case editrici come Male Edizioni di Monica Macchioni?
Per quanto riguarda l’editoria italiana, AIE, Associazione Italiana Editori, riporta che:
"Le vendite dell’editoria trade in Italia nel 2023 sono state pari a 1,697 miliardi di euro a prezzo di copertina, in crescita dello 0,8% rispetto all’anno precedente (più 14,1% sul 2019). Le copie sono state invece 111,85 milioni, in flessione dello 0,7% sull’anno precedente (più 12,6% sul 2019)”.
Nel report riporta anche un confronto con altre nazioni:
“La crescita del mercato trade in Italia nel 2023 (più 0,8%) è simile a quella registrata in Francia e Regno Unito (più 1%), mentre la Germania cresce del 2,9%. Gli Usa (dato di ottobre) arretrano dello 0,2%. Se guardiamo invece al confronto tra inflazione e crescita del prezzo dei libri in tutta Europa, secondo i dati Eurostat nel 2022 la prima è stata del 9% e la seconda del 3%”.
Questi dati farebbero pensare che in Italia non si legge. Ma come ha detto Linus nel suo intervento da mediatore al Salone del Libro con l’autore Joel Dicker, “vista le difficoltà di movimento che si hanno al Salone del Libro, dovuti al quantitativo di gente presente, si fatica a credere che in Italia non si leggano libri”. E in effetti i numeri fatti registrare dalla fiera del libro di Torino 2024 confermerebbero le affermazioni del conduttore. Come si legge sul sito dell’evento infatti:
“Cinque giorni con 222.000 persone che hanno incontrato ospiti da tutto il mondo e case editrici in un’atmosfera di gioia e partecipazione, per tracciare parole nuove, sguardi sul mondo e per festeggiare l’appartenenza a una grande e variegata comunità di lettrici e lettori.
I numeri dell’edizione: 137 mila mq espositivi, oltre 800 stand, 51 sale e 180 laboratori, oltre 2.000 eventi al Lingotto e 650 sul territorio con il Salone Off”.
Sempre sul report stilato dal Salone del Libro si fa però riferimento a un altro aspetto: il contributo dei social.
“Su Instagram e TikTok più della metà dei follower ha meno di 34 anni: nella community di TikTok, un utente su tre non ha più di 24 anni.
Sono quasi 90mila le persone che dai tre social sono arrivate al sito salonelibro.it e solo su Instagram si è registrato un aumento di oltre il doppio di clic rispetto all’edizione precedente (55mila). Le visualizzazioni dei video su Instagram e TikTok sono state circa 40 milioni, le visite ai due profili circa 500mila. Le persone raggiunte dalle IgStories sono state 5,3 milioni. Su Instagram @salonelibro ha una community di 185.000 follower, con un aumento di 20.000 follower solo dal lancio di Vita Immaginaria. Anche su TikTok il Salone si conferma un punto di riferimento per le appassionate e gli appassionati di libri. I TikTok Book Awards, per la prima volta in Italia, sono stati un momento fondamentale per questa comunità: la cerimonia di premiazione in Auditorium è stata trasmessa in diretta e vista da oltre 100.000 spettatrici e spettatori unici”.
Ma queste views si tramutano poi in acquisti e successivamente in letture, o i libri rimango a tempo infinito inTBR?
Un altro aspetto importante da sottolineare sul Salone del Libro che si ricollega alla situazione del mercato editoriale è emerso al termine del Festival. La fiera da spazio sia ai grandi colossi dell’editoria che ai più piccoli che sperano di sfruttare questa occasione per farsi conosce. Ma la maggior concentrazione dei visitatori è sempre intorno agli stand delle grandi case editrici le cui pubblicazioni sono facilmente reperibili nella stragrande maggioranza delle librerie sparse per l’Italia.
Tra coloro che rischiano di essere soffocate dalla grande distribuzione sono case editrici come Male Edizioni. La produzione di Monica Macchioni si impegna a dare voce ad autori che esprimono prospettive uniche, originali e inaspettate. Con una forte attenzione alla passione e alla professionalità, la casa editrice sviluppa contenuti che spaziano dalla politica internazionale all'inchiesta, dalla narrativa ai romanzi, dai manuali ai saggi.
La missione di Male Edizioni è quella di ascoltare attentamente storie che altrimenti potrebbero rimanere inascoltate e pubblicarle con coraggio, dando vita a opere che sconvolgano lo status quo e parlino direttamente ai cuori dei lettori.
L'obiettivo della casa editrice è creare contenuti significativi e stimolanti, capaci di ispirare i lettori a pensare in modo diverso e a mettere in discussione le convenzioni.